L'ATTIMO FUGGENTE
GIUSEPPE GIULIANO / GABRIEL BECHINI / AMEDEO VERNIANI
CD digipack 6 pagine
Giuseppe Giuliano _ pianoforte
Gabriel Bechini _ clarinetto _ clarinetto basso
Amedeo Verniani _ contrabbasso
Improvvisazioni libere registrate presso l'Auditorium ISSM "P.Mascagni" Livorno il 21/09, 22/09, 2021. Registrazione digitale di Lorenzo Raffaele; fonico e mastering, Federico Scalas; copertina basata su Franz Pichler, 1990, Eisen, Lack.
Dalle note di copertina di Fabio De Sanctis De Benedictis: "L’improvvisazione non si improvvisa. Questa affermazione, quasi lapidaria nella sua sintesi scultorea, restituisce alla disciplina, qualora fosse ancora necessario, la dignità che le compete: una vera e propria composizione in tempo reale, arricchita dai valori dell’estemporaneità e dalla plastica coesione tra gli interpreti. Un’esperienza alquanto trascurata nella musica cosiddetta colta e ripresa ai primi del Novecento con l’avvento del Jazz, ma in passato pratica corrente e parte del corredo indispensabile ed essenziale dell’interprete e del compositore. Nell'improvvisazione trovano posto il talento, l’istinto, la sinergia tra gli interpreti, la conoscenza degli stili e delle strutture musicali, la grande padronanza del proprio strumento e molte altre qualità.
È in questo contesto che nasce questo CD, frutto dell’incontro tra due giovani musicisti, Gabriel Bechini e Amedeo Verniani, che nel settembre 2021 hanno chiesto a Giuseppe Giuliano di unirsi a loro per realizzare una sessione di improvvisazioni musicali in un’esperienza di lavoro comune. E successivamente, il lavoro realizzato si è concretizzato nelle sessioni qui presentate. Le registrazioni sono state effettuate tutte in presa diretta, senza alcun lavoro di montaggio. Riflettono quindi lo spirito autentico dell’improvvisazione e dell’estemporaneità, frutto di una coscienza sonora comune tra gli interpreti, della concentrazione e dell’impegno del momento. Ogni brano perciò può essere definito come una autentica Instant Form, rappresentazione fedele dell’attimo sonoro condiviso, dell’espressione autentica e interattiva scaturente dall’armonia tra gli interpreti.
Ne risulta una musica di grande emozionalità e fantasia inventiva, in cui confluiscono elementi che spaziano dal Free Jazz alla musica colta, da accenni alle atmosfere etniche e popolari alla decodifica di simboli e grafismi, da cui le Dediche a Bussotti e Cardew. Trame sonore fantasiose, difficilmente rappresentabili in notazione musicale, riflettenti la creatività e i moti espressivi degli interpreti, preziosi attimi fuggenti nel flusso di coscienza condiviso. Troviamo quindi, solo per fare pochi esempi, esordi al contrabbasso che ricordano quasi una Sarabanda, come in Miss Boston, poi confluenti in dialoghi pacati e tranquilli; atmosfere timbriche dolci, rarefatte e discorsive, come nella prima parte di Black twiggy; melodie dal sapore etnico immerse in un delicato e cangiante substrato timbrico, arricchito dai suoni inediti del pianoforte, come in Dedica 1 a Cardew; brevi silenzi in cui risuonano nella mente dell’ascoltatore le suggestioni timbriche appena scorse, come in Dedica 2 a Cardew; o infine il riemergere di ricordi della tradizione, squisitamente italiana, nei frammenti melodici nell’ultimo brano, quasi relitti galleggianti nel mare emozionale dell’esecuzione. Una messe di atmosfere sonore cangianti, quasi fuori del tempo, che guideranno l’ascoltatore, in un vero e proprio attimo fuggente."
"(...) E’ evidente che una sessione di improvvisazione libera segua dei canoni particolari ogni qualvolta venga posta in essere. Gianni Lenoci mi insegnò che un improvvisatore, al pari di qualsiasi essere umano, ha un umore differente per ciascun giorno del calendario e la pratica del momento gioca un ruolo decisivo per la performance in un dato istante: se nella mente c’è un soggetto o argomento musicale che è scavato nello studio e mani o respiro sono musicalmente impegnate in un certo modo, la performance avrà stimmate di questi processi preventivi.
Per l’improvvisazione del trio Giuseppe Giuliano (pianoforte), Gabriel Bechini (clarinetti) e Amedeo Verniani (contrabbasso) all’Auditorium ISSM Mascagni di Livorno nel settembre del 2021, si possono certamente dare indicazioni concrete su quanto prima accennato; l’esibizione è finita nel CD intitolato L’attimo fuggente e presenta in linea generale una sessione musicale che mette assieme tre impostazioni del momento: Giuliano sembra aver in mente una soluzione variabile tra i grappoli di Cecil Taylor e i pianisti moderni che abbondano nel fornire ostacoli ai parametri lavorando negli interni del pianoforte, Bechini ha in testa il It Ain’t Necessarily So, dove questo standard verrebbe disorientato nella riconoscibilità con modifiche della linea melodica, mentre Verniani potrebbe stare tra Paul Chambers e un filo di austerità.
Ci sono comunque dei tributi dichiarati, uno è nei confronti di Bussotti, l’altro è proiettato su Cardew, che fanno intuire come l’improvvisazione abbia dei referenti compositivi, ma nulla che sia direttamente estraibile ai nomi citati, poiché il flusso improvvisativo si crea e si arricchisce degli istinti real time dei musicisti (per esempio, in Dedica 2 a Cardew si accolgono molte tecniche estensive antropomorfe che sono però in legatura perfetta tra loro); è molto labile il confine tra texture e flusso incosciente.
L’attimo fuggente rileva quindi uno spazio d’azione mentale, uno spazio dotato di una fantomatica realtà comunicativa, che forse traccia un senso dell’essere veri musicisti oggi, non essere inerti nel comprendere le complessità ed esser liberi di presentare un potere sostitutivo della musica che si esplica su coordinate nettamente differenti da quelle che gli standards vorrebbero imporre. E per questo risultato, ci vogliono anche musicisti decisamente di valore." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2022.
01 _ Miss New York 5:00
02 _ Miss Boston 5:45
03 _ Twiggy 7:14
04 _ Miss New Orleans 4:00
05 _ Black twiggy 7:41
06 _ Dedica a Sylb 4:09
07 _ Dedica 1 a Cardew 2:50
08 _ Dedica 2 a Cardew 3:55
09 _ Dedica 3 a Cardew 2:44
10 _ Missy 3:21
11 _ Marsha 3:27
12 _ Tender love 3:55
(C) + (P) 2022
CD digipack 6 pages
Giuseppe Giuliano _ piano
Gabriel Bechini _ clarinet _ bass clarinet
Amedeo Verniani _ double bass
Free improvisations recorded at Auditorium ISSM "P.Mascagni" Livorno on 21/09, 22/09, 2021. Digital recording by Lorenzo Raffaele, sound engineer and mastering by Federico Scalas, cover art based on Franz Pichler, 1990, Eisen, Lack.
From the liner notes of Fabio De Sanctis De Benedictis: "Improvisation cannot be improvised. This statement, almost lapidary in its sculptural synthesis, restores to the discipline, if still necessary, the dignity it deserves: a real composition in real time, enriched by the values of extemporaneousness and by the plastic cohesion between the performers. An experience somewhat neglected in the so-called cultured music and revived in the early twentieth century with the advent of Jazz, but in the past current practice and part of the indispensable and essential equipment of the interpreter and composer. In improvisation there are talent, instinct, synergy between the performers, knowledge of musical styles and structures, great mastery of one's instrument and many other qualities.
It is in this context that this CD was born, the result of the meeting between two young musicians, Gabriel Bechini and Amedeo Verniani, who in September 2021 asked Giuseppe Giuliano to join them to create a session of musical improvisations in a work experience. common. And subsequently, the work carried out has materialized in the sessions presented here. The recordings were all made live, without any editing work. They therefore reflect the authentic spirit of improvisation and extemporaneousness, the result of a common sound awareness among the performers, of the concentration and commitment of the moment. Each piece can therefore be defined as an authentic Instant Form, a faithful representation of the shared sound moment, of the authentic and interactive expression arising from the harmony between the performers.
The result is a music of great emotionality and inventive imagination, in which elements ranging from Free Jazz to cultured music converge, from hints to ethnic and popular atmospheres to the decoding of symbols and graphics, from which the Dedications to Bussotti and Cardew. Imaginative sound textures, difficult to represent in musical notation, reflecting the creativity and expressive motions of the performers, precious fleeting moments in the shared stream of consciousness. We therefore find, just to give a few examples, debuts on the double bass that almost resemble a Sarabanda, as in Miss Boston, then converging in calm and peaceful dialogues; sweet, rarefied and discursive timbre atmospheres, as in the first part of Black twiggy; melodies with an ethnic flavor immersed in a delicate and changing timbral substrate, enriched by the unpublished sounds of the piano, as in Dedication 1 to Cardew; short silences in which the timbre suggestions just glimpsed resonate in the mind of the listener, as in Dedication 2 to Cardew; or finally the re-emergence of memories of the exquisitely Italian tradition in the melodic fragments in the last piece, almost relics floating in the emotional sea of performance. A harvest of iridescent sound atmospheres, almost out of time, which will guide the listener, in a real fleeting moment."
"(...) E’ evidente che una sessione di improvvisazione libera segua dei canoni particolari ogni qualvolta venga posta in essere. Gianni Lenoci mi insegnò che un improvvisatore, al pari di qualsiasi essere umano, ha un umore differente per ciascun giorno del calendario e la pratica del momento gioca un ruolo decisivo per la performance in un dato istante: se nella mente c’è un soggetto o argomento musicale che è scavato nello studio e mani o respiro sono musicalmente impegnate in un certo modo, la performance avrà stimmate di questi processi preventivi.
Per l’improvvisazione del trio Giuseppe Giuliano (pianoforte), Gabriel Bechini (clarinetti) e Amedeo Verniani (contrabbasso) all’Auditorium ISSM Mascagni di Livorno nel settembre del 2021, si possono certamente dare indicazioni concrete su quanto prima accennato; l’esibizione è finita nel CD intitolato L’attimo fuggente e presenta in linea generale una sessione musicale che mette assieme tre impostazioni del momento: Giuliano sembra aver in mente una soluzione variabile tra i grappoli di Cecil Taylor e i pianisti moderni che abbondano nel fornire ostacoli ai parametri lavorando negli interni del pianoforte, Bechini ha in testa il It Ain’t Necessarily So, dove questo standard verrebbe disorientato nella riconoscibilità con modifiche della linea melodica, mentre Verniani potrebbe stare tra Paul Chambers e un filo di austerità.
Ci sono comunque dei tributi dichiarati, uno è nei confronti di Bussotti, l’altro è proiettato su Cardew, che fanno intuire come l’improvvisazione abbia dei referenti compositivi, ma nulla che sia direttamente estraibile ai nomi citati, poiché il flusso improvvisativo si crea e si arricchisce degli istinti real time dei musicisti (per esempio, in Dedica 2 a Cardew si accolgono molte tecniche estensive antropomorfe che sono però in legatura perfetta tra loro); è molto labile il confine tra texture e flusso incosciente.
L’attimo fuggente rileva quindi uno spazio d’azione mentale, uno spazio dotato di una fantomatica realtà comunicativa, che forse traccia un senso dell’essere veri musicisti oggi, non essere inerti nel comprendere le complessità ed esser liberi di presentare un potere sostitutivo della musica che si esplica su coordinate nettamente differenti da quelle che gli standards vorrebbero imporre. E per questo risultato, ci vogliono anche musicisti decisamente di valore." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2022.
01 _ Miss New York 5:00
02 _ Miss Boston 5:45
03 _ Twiggy 7:14
04 _ Miss New Orleans 4:00
05 _ Black twiggy 7:41
06 _ Dedica a Sylb 4:09
07 _ Dedica 1 a Cardew 2:50
08 _ Dedica 2 a Cardew 3:55
09 _ Dedica 3 a Cardew 2:44
10 _ Missy 3:21
11 _ Marsha 3:27
12 _ Tender love 3:55
(C) + (P) 2022