UN DEUX TROIS QUATRE
NAMU 3 (Steve Gibbs, Joachim Raffel, Willem Schulz)
SOLD OUT
Steve Gibbs _ chitarra preparata a 8 corde _ voce
Joachim Raffel _ percussione _ oggetti _ voce
Willem Schulz _ violoncello _ voce
Dalla loro stessa, efficace, presentazione, leggiamo una interessante critica al loro lavoro fatta da Jazz Podium (DE): "Un amalgama musicale la cui presenza è semplicemente senza paralleli nella sfera musicale, un paesaggio sonoro improvvisato che adatta la nostra percezione dell'improvvisazione collettiva in un modo nuovo".
E ancora: "Namu3 descrive il loro processo di creazione in tempo reale come 'action painting in sound', un paesaggio perennemente in evoluzione che integra un bagaglio estremamente vario dalla musica classica contemporanea attraverso tradizioni rituali non occidentali, Dada e noise metal. Il loro nuovo album Un Deux Trois Quatre, registrato durante una febbrile serie di concerti nel 2018, vede il loro livello di telepatia salire a nuove vette di barbarie e sottigliezza. I loro noisescapes di morte acustica sono un universo in espansione di forme vaste e di espressioni calde, assurde, alla deriva nello spazio profondo."
Per maggiori informazioni:
https://soundingarts.wixsite.com/namu3
https://soundingarts.wixsite.com/soundingarts
https://soundingarts.wixsite.com/stevegibbs
www.joachim-raffel.de
www.willemschulz.de
"(...) Dopo aver partecipato allo splendido quartetto di Wasteland, il chitarrista Steve Gibbs ritorna su Setola con il trio Namu3, progetto d'improvvisazione attuato assieme al pianista/percussionista Joachim Riffel e al violoncellista Willem Schulz. I tre suonano insieme da diverso tempo, attuando una presentazione in scena che potrebbe ricordare un riempitivo barocco: piedi nudi, raccolti in uno spazio ravvicinato, con Gibbs che impugna una chitarra preparata a 8 corde e Riffel seduto a terra con un set di percussioni ed oggetti.
Il sottosuolo teorico di Un deux trois quatre (questo il titolo del cd) è quello di un set improvvisativo speciale, che al suo interno condisce alcuni elementi: una particolare esplorazione delle virtù teatrali, senza una vera connessione temporale, un riferimento alle incomprensioni del linguaggio dadaista e a quelli vergini, sviluppati in seno all'improvvisazione degli anni sessanta, austerità e interposizione sulle estensioni, che paiono maltrattamenti. I numeri della titolazione indicano 4 brevi sketches, che ingabbiano musicalmente la dimensione dei teatrini dei burattini, fornendo supporto sonoro a ciò che potrebbe essere immaginato come una via di mezzo tra farsa e stordimento non-sense; si travolgono i significati, i recitativi diventano atti sfigurati che nascondono drammaturgie leggere di diversa provenienza, anche geografica (l'Oriente tiene anche il suo peso), ma in queste trasmigrazioni immediate dei suoni c'è la possibilità anche di innamorarsi della stranezza, di soffermarsi con piacere sulla sensazione complessiva derivata dal complesso preparato dei suoni, la tavolozza creativa sprigionata dall'action painting in sound, la definizione usata dai tre musicisti per descrivere il loro assetto musicale." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2019.
Un
01 _ Punktus
02 _ Scorrevole
03 _ Recitativo
04 _ Scherzo
(12:27)
Deux
05 _ Shhhnabak
06 _ Un Ricain Amer
07 _ Contredanse
08 _ My Dog Has Fleas
(20:29)
Trois
09 _ Scrape
10 _ Ghattam
11 _ Benoît
12 _ Pierrot
(08:46)
Quatre
13 Prolepsis
14 Rain
15 En Plein Air
(17:24)
(C) + (P) 2019
SOLD OUT
Steve Gibbs _ 8 string prepared guitar _ voice
Joachim Raffel _ percussion _ objects _ voice
Willem Schulz _ cello _ voice
From their own, effective, presentation, we read an interesting critique of their work by Jazz Podium (DE): ”A musical amalgam whose presence is quite simply without parallel in the musical sphere, an improvised sonic landscape that adjusts our perception of collective improvisation in a new way."
And still: "Namu3 describes their real time creation process as 'action painting in sound', a perpetually evolving landscape integrating a hugely diverse baggage from contemporary classical music through non-Western ritual traditions, Dada and noise metal. Their ground-breaking new album Un Deux Trois Quatre, recorded during a feverish series of concert dates in 2018, sees their level of telepathy rise to new heights of barbarism and subtlety. Their acoustic death noisescapes are an expanding universe of vast forms and warm, barbaric, absurd expression, adrift in the eery wastes of deep space."
For more info:
https://soundingarts.wixsite.com/namu3
https://soundingarts.wixsite.com/soundingarts
https://soundingarts.wixsite.com/stevegibbs
www.joachim-raffel.de
www.willemschulz.de
"(...) Dopo aver partecipato allo splendido quartetto di Wasteland, il chitarrista Steve Gibbs ritorna su Setola con il trio Namu3, progetto d'improvvisazione attuato assieme al pianista/percussionista Joachim Riffel e al violoncellista Willem Schulz. I tre suonano insieme da diverso tempo, attuando una presentazione in scena che potrebbe ricordare un riempitivo barocco: piedi nudi, raccolti in uno spazio ravvicinato, con Gibbs che impugna una chitarra preparata a 8 corde e Riffel seduto a terra con un set di percussioni ed oggetti.
Il sottosuolo teorico di Un deux trois quatre (questo il titolo del cd) è quello di un set improvvisativo speciale, che al suo interno condisce alcuni elementi: una particolare esplorazione delle virtù teatrali, senza una vera connessione temporale, un riferimento alle incomprensioni del linguaggio dadaista e a quelli vergini, sviluppati in seno all'improvvisazione degli anni sessanta, austerità e interposizione sulle estensioni, che paiono maltrattamenti. I numeri della titolazione indicano 4 brevi sketches, che ingabbiano musicalmente la dimensione dei teatrini dei burattini, fornendo supporto sonoro a ciò che potrebbe essere immaginato come una via di mezzo tra farsa e stordimento non-sense; si travolgono i significati, i recitativi diventano atti sfigurati che nascondono drammaturgie leggere di diversa provenienza, anche geografica (l'Oriente tiene anche il suo peso), ma in queste trasmigrazioni immediate dei suoni c'è la possibilità anche di innamorarsi della stranezza, di soffermarsi con piacere sulla sensazione complessiva derivata dal complesso preparato dei suoni, la tavolozza creativa sprigionata dall'action painting in sound, la definizione usata dai tre musicisti per descrivere il loro assetto musicale." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2019.
Un
01 _ Punktus
02 _ Scorrevole
03 _ Recitativo
04 _ Scherzo
(12:27)
Deux
05 _ Shhhnabak
06 _ Un Ricain Amer
07 _ Contredanse
08 _ My Dog Has Fleas
(20:29)
Trois
09 _ Scrape
10 _ Ghattam
11 _ Benoît
12 _ Pierrot
(08:46)
Quatre
13 Prolepsis
14 Rain
15 En Plein Air
(17:24)
(C) + (P) 2019