DEDALUS
PHILIP CORNER (Philip Corner, Amélie Berson, Thierry Madiot, Deborah Walker, Silvia Tarozzi, Didier Aschour, Sofi Hémon)
SOLD OUT
Amélie Berson _ flauto
Thierry Madiot _ trombone
Deborah Walker _ violoncello
Silvia Tarozzi _ violino
Didier Aschour _ chitarra
Philip Corner _ pianoforte _ voce
Sofi Hémon _ score design
Quarto album del compositore Philip Corner su Setola di Maiale e, come è già accaduto, anche questo è di grande interesse. La musica è stata registrata il 30 maggio 2014 da un eccellente ensemble presso lo Spazio Dante di Parma (per questo il titolo è Dedalus Parma) e non allo Spazio Godot di Reggio come erroneamente riportato in copertina. Registrato da Hernan Losa, mastering di Tommaso Marletta.
Per maggiori informazioni:
https://en.wikipedia.org/wiki/Philip_Corner
"(...) Quando si compie una ricognizione sul movimento Fluxus per verificarne la sua vitalità, spesso ci lasciamo trascinare da falsi preconcetti: si fa presto a dichiarare la morte di qualcosa che invece diventa un patrimonio estendibile al pari dei tanti movimenti artistici che la storia ha prodotto; teoricamente si potrebbero costruire ancora scorie del medioevo, della classicità o dei "disturbatori" dell'arte del novecento. Riguardo al Fluxus, abbiamo la fortuna di avere ancora con noi alcuni dei suoi rappresentanti storici, nonostante l'inevitabile arrivo dei capelli bianchi: uno di loro vive proprio in Italia. Documentare l'attività di Philip Corner non è certamente compito facile alla luce di quanto prodotto in più di mezzo secolo, tuttavia l'attuale rapporto creato in Setola di Maiale è la migliore delle sistemazioni che l'artista statunitense potesse trovare, il luogo giusto per far girare le sue produzioni (un primo impatto c'è già stato grazie a 3 precedenti pubblicazioni); ciò che Luigi Meneghelli chiama "autentico azzeramento del linguaggio" è quanto si propone spesso in registrazioni ed opere di Corner, ed anzi, il cd gli va pure stretto, in mancanza di un impianto visivo dove verificare il resto.
Due sono le pubblicazioni proposte: un concerto distraente del 2014 a Reggio Emilia, con l'Ensemble Dedalus, ed uno proveniente da Shangai con improvvisatori cinesi [vedi SM3860]. Per quanto concerne il primo di essi, non sarebbe male se andassimo a disturbare le affermazioni di Rosenkranz sull'estetica del brutto: Corner ha impostato una Ugly music, improvvisazioni composte facendo ricorso ad una serie di manovre completamente in conflitto con qualsiasi regola di buona riuscita; grazie alla scrittrice Ivanna Rossi abbiamo anche un commento e qualche foto di queste esibizioni, da lei chiamate "sconcerti" per via delle preparazioni usate, degli stridori profusi, degli ululati e conati simulati da Corner. Ma quanto cercato da Corner è un concetto di conversione dell'arte, di scavalcamento delle logiche, di adesione ad una politica di graduazione del brutto a cui non interessa forse nemmeno una valutazione. Per un'operazione che insiste sul fatto di voler vivere nella negazione degli eventi e nell'opposto razionale, la riuscita sta nella dimensione emotiva dei suoni creati e far suonare tutto non significa automaticamente garanzia di successo: le tre evoluzioni di Dedalus Parma 30 May, 2014 forse non permettono di avere la stessa visione entusiastica di Corner, tuttavia rendono benissimo l'idea di uno strapazzamento del mondo e di un suo incredibile, animalesco come back temporale." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2019.
01 _ Ugly Music
02 _ Another Long-line Piece
03 _ On Ideal Amen [questo titolo scritto sulla copertina è un errore, il titolo corretto è: "Boston Waterfront Via Farini 1"]
(C) + (P) 2019
SOLD OUT
Amélie Berson _ flute
Thierry Madiot _ trombone
Deborah Walker _ cello
Silvia Tarozzi _ violin
Didier Aschour _ guitar
Philip Corner _ piano _ voice
Sofi Hémon _ score design
Fourth album of the composer Philip Corner on Setola di Maiale and, as has already happened, this too is of great interest. The music was recorded on May 30th 2014 by an excellent ensemble at the Spazio Dante in Parma (for which the title is Dedalus Parma) and not at the Spazio Godot in Reggio as erroneously reported on the cover. Recorded by Hernan Losa, mastering by Tommaso Marletta.
For more info:
https://en.wikipedia.org/wiki/Philip_Corner
"(...) Quando si compie una ricognizione sul movimento Fluxus per verificarne la sua vitalità, spesso ci lasciamo trascinare da falsi preconcetti: si fa presto a dichiarare la morte di qualcosa che invece diventa un patrimonio estendibile al pari dei tanti movimenti artistici che la storia ha prodotto; teoricamente si potrebbero costruire ancora scorie del medioevo, della classicità o dei "disturbatori" dell'arte del novecento. Riguardo al Fluxus, abbiamo la fortuna di avere ancora con noi alcuni dei suoi rappresentanti storici, nonostante l'inevitabile arrivo dei capelli bianchi: uno di loro vive proprio in Italia. Documentare l'attività di Philip Corner non è certamente compito facile alla luce di quanto prodotto in più di mezzo secolo, tuttavia l'attuale rapporto creato in Setola di Maiale è la migliore delle sistemazioni che l'artista statunitense potesse trovare, il luogo giusto per far girare le sue produzioni (un primo impatto c'è già stato grazie a 3 precedenti pubblicazioni); ciò che Luigi Meneghelli chiama "autentico azzeramento del linguaggio" è quanto si propone spesso in registrazioni ed opere di Corner, ed anzi, il cd gli va pure stretto, in mancanza di un impianto visivo dove verificare il resto.
Due sono le pubblicazioni proposte: un concerto distraente del 2014 a Reggio Emilia, con l'Ensemble Dedalus, ed uno proveniente da Shangai con improvvisatori cinesi [vedi SM3860]. Per quanto concerne il primo di essi, non sarebbe male se andassimo a disturbare le affermazioni di Rosenkranz sull'estetica del brutto: Corner ha impostato una Ugly music, improvvisazioni composte facendo ricorso ad una serie di manovre completamente in conflitto con qualsiasi regola di buona riuscita; grazie alla scrittrice Ivanna Rossi abbiamo anche un commento e qualche foto di queste esibizioni, da lei chiamate "sconcerti" per via delle preparazioni usate, degli stridori profusi, degli ululati e conati simulati da Corner. Ma quanto cercato da Corner è un concetto di conversione dell'arte, di scavalcamento delle logiche, di adesione ad una politica di graduazione del brutto a cui non interessa forse nemmeno una valutazione. Per un'operazione che insiste sul fatto di voler vivere nella negazione degli eventi e nell'opposto razionale, la riuscita sta nella dimensione emotiva dei suoni creati e far suonare tutto non significa automaticamente garanzia di successo: le tre evoluzioni di Dedalus Parma 30 May, 2014 forse non permettono di avere la stessa visione entusiastica di Corner, tuttavia rendono benissimo l'idea di uno strapazzamento del mondo e di un suo incredibile, animalesco come back temporale." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2019.
01 _ Ugly Music
02 _ Another Long-line Piece
03 _ On Ideal Amen [this title written on the cover is a mistake, the correct title is: "Boston Waterfront Via Farini 1"]
(C) + (P) 2019