THE LAND OF BLUE LICHENS
NEU MUSIK DUETT (Guido Mazzon, Marta Sacchi)
SOLD OUT
Guido Mazzon _ tromba _ flicorno _ flauti _ fisarmonica _ basso _ tastiere _ percussioni
Marta Sacchi _ clarinetti _ pianoforte _ flauti _ live electronics _ basso _ voce _ flicorno _ percussioni
Secondo album del Neu Musik Duett (vedi "Sounding Line", SM3250) e in un certo senso il terzo se includiamo il Neu Musik Project, sempre con Mazzon e Sacchi in trio con Stefano Giust (vedi SM2980). La musica che troviamo qui, come è loro abitudine, scava nel profondo. Ed è forse questo il senso più urgente della musica di ricerca, oggi: cercare nuove sintesi e connessioni, certo, ma anche e soprattutto, cercare dentro se stessi per trovare l'altro, in un mondo divenuto saturo e che giorno dopo giorno diventa più distopico. Abbiamo tutti bisogno di licheni blu! Il disco è stato registrato nel 2017 e 2018 ed è una coproduzione di Setola di Maiale con la BugjArt Production.
"(...) Il ritorno del Neu Musik Duett (Guido Mazzon e Marta Sacchi) regge usualmente le sponde della musica e della poesia: chi è attento alle prospettive essenziali dei social network, potrà avvertire delle vere scosse emotive di fronte a quanto Mazzon posta sul suo profilo facebook; Guido pubblica foto di percorsi naturalistici fenomenali, spesso invocando posti e licenze poetiche che sono fotografie di un approccio sano e cosciente alla vita. The land of blue lichens non fa eccezione a questa regola e proietta la musica al nostro ascolto come si potrebbe proiettare un corpo vegetativo: l'afflato davisiano di una tromba, regolata acusticamente sugli umori a seconda delle circostanze, viene costantemente affiancato da elementi per così dire organici, risaltati dall'uso degli strumenti e delle parti elettroniche. Talvolta si tratta di contemplazioni (come l'omonimo brano che dà il titolo al cd), altre volte si raggiungono postazioni più accidentali (Ab imis rebus e Verso gli spazi della musica hanno dalla loro parte la capacità commutatoria dei flauti e clarinetti), oppure spazi onirici (Out of line, Ulisse's flight) o nostalgici (Blue key). In tutto The land of blue lichens c'è un'aria ispirata, che presenta una realtà profonda e purtroppo scomoda: i licheni vestiti di solitudine potrebbero essere visti come destinatari delle cattive tolleranze del mondo e se si fa qualche ricerca specifica si può anche scoprire che nell'antichità venivano usati come cibo d'emergenza. Straordinario è il messaggio in cui si afferma che: "...la libertà, la libertà è nel sogno. Tutto il resto è plastica..."." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2018.
01 _ The Land Of Blue Lichens
02 _ Ab Imis Rebus
03 _ Squirrel Blues
04 _ Out Of Line
05 _ Double Minds
06 _ La Libertà è Nel Sogno
07 _ Verso Gli Spazi Della Musica
08 _ Blue Key
09 _ Ulisse’s Flight
10 _ Elegia Di Primavera
(C) + (P) 2018
SOLD OUT
Guido Mazzon _ trumpet _ flugelhorn _ flutes _ accordion _ bass _ keyboards _ percussions
Marta Sacchi _ clarinets _ piano _ flutes _ live electronics _ bass _ vocal _ flugelhorn _ percussions
Second album by Neu Musik Duett after "Sounding Line" (see SM3250) and in a sense the third if we include the Neu Musik Project, again with Mazzon and Sacchi as a trio with Stefano Giust (see SM2980). The music we find here, as usual from them, digs deep inside. And this is perhaps the most urgent aspect of research in music, today: to seek new syntheses and connections, of course, but also and above all, to search within ourself to find the other, in a world that is saturated and that becames more dystopian day after day. We all need blue lichens! The album was recorded in 2017 and 2018. A co-production between Setola di Maiale and BugjArt Production.
"(...) Il ritorno del Neu Musik Duett (Guido Mazzon e Marta Sacchi) regge usualmente le sponde della musica e della poesia: chi è attento alle prospettive essenziali dei social network, potrà avvertire delle vere scosse emotive di fronte a quanto Mazzon posta sul suo profilo facebook; Guido pubblica foto di percorsi naturalistici fenomenali, spesso invocando posti e licenze poetiche che sono fotografie di un approccio sano e cosciente alla vita. The land of blue lichens non fa eccezione a questa regola e proietta la musica al nostro ascolto come si potrebbe proiettare un corpo vegetativo: l'afflato davisiano di una tromba, regolata acusticamente sugli umori a seconda delle circostanze, viene costantemente affiancato da elementi per così dire organici, risaltati dall'uso degli strumenti e delle parti elettroniche. Talvolta si tratta di contemplazioni (come l'omonimo brano che dà il titolo al cd), altre volte si raggiungono postazioni più accidentali (Ab imis rebus e Verso gli spazi della musica hanno dalla loro parte la capacità commutatoria dei flauti e clarinetti), oppure spazi onirici (Out of line, Ulisse's flight) o nostalgici (Blue key). In tutto The land of blue lichens c'è un'aria ispirata, che presenta una realtà profonda e purtroppo scomoda: i licheni vestiti di solitudine potrebbero essere visti come destinatari delle cattive tolleranze del mondo e se si fa qualche ricerca specifica si può anche scoprire che nell'antichità venivano usati come cibo d'emergenza. Straordinario è il messaggio in cui si afferma che: "...la libertà, la libertà è nel sogno. Tutto il resto è plastica..."." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2018.
01 _ The Land Of Blue Lichens
02 _ Ab Imis Rebus
03 _ Squirrel Blues
04 _ Out Of Line
05 _ Double Minds
06 _ La Libertà è Nel Sogno
07 _ Verso Gli Spazi Della Musica
08 _ Blue Key
09 _ Ulisse’s Flight
10 _ Elegia Di Primavera
(C) + (P) 2018