JAMES FREDERICK WILLETTS
RAOUL KIRCHMAYR / ANDREA MASSARIA / ALESSANDRO SERAVALLE / GIANPIETRO SERAVALLE
Raoul Kirchmayr _ testi _ parola pronunciata
Andrea Massaria _ chitarra elettrica _ effetti _ oggetti
Alessandro Seravalle _ chitarra elettrica _ chitarra elettrica baritone _ effetti _ elettronica _ oggetti _ sintetizzatori
Gianpietro Seravalle _ electro-grooves _ pianoforte _ piano elettrico _ sintetizzatori
Un disco acido e politico, elettronico se non fosse per le chitarre elettriche e la voce. Musica non convenzionale felicemente intrisa dai linguaggi della techno, della idm, della drum'n'bass, etc. Chi era James Frederick Willetts? Colui che per primo nella storia violò un copyright.
Dalle note di copertina di Ettore Garzia: "L'universo del "mettere insieme" generi, approcci stilistici e pezzi di costruzione filosofica, in un dominio previsto per la scena musicale del futuro, ha bisogno per soddisfarsi della credibilità del messaggio e della buona riuscita dell'accoppiamento degli elementi. Negli spazi appositamente ideati dal duo di chitarre (Alessandro Seravalle e Andrea Massaria) ed elettronica (Gianpietro Seravalle), ideologicamente caricati sulla persona di James Frederick Willetts, il primo pirata riconosciuto dalla storia in tema di violazione dei diritti d'autore, è facile cogliere una lodevole eccezione che impone una voce autonoma nel mezzo di qualsiasi situazione di poliedricità.
Si tratta di nuovi concepimenti che cercano di impostare rinnovati corsi dell'improvvisazione, del reading letterario e della scansione ritmica della moderna cultura dance: l'ironia di una chitarra dislessica, l'asettico statement dei testi profusi da Kirchmayr su Willetts e strati variamente configurati di elettronica alienata in beep, si ritrovano a scambiarsi informazioni su uno stesso livello, in equilibrio paritario, creando un'ulteriore prospettiva. E permette di addentrarsi in un percorso immacolato, in un prodotto alternativo in cui gli stimoli al suo egregio funzionamento sono esattamente calcolati e si schierano al servizio del pensiero e della bravura degli artisti che lo compongono."
Chitarre registrate da Andrea Rot presso Andrea Rot Studio; elettronica registrata da Alessandro Seravalle all'Anon Studio, Cervignano del Friuli (Ud); electro-groove e mixaggio di Gianpietro Seravalle presso lo Studio GPS, Cervignano del Friuli (Ud); parole pronunciate registrate da Raffaello Indri nello Studio di Skorpio, Loc. San Gallo (Ud). Mastering di Francesco Marzona al Birdland Studio (Ud).
Per maggiori informazioni:
www.soundcloud.com/jamesfrederickwilletts
www.soundcloud.com/alessandro-seravalle
www.andreamassaria.com
"(...) È un progetto indubbiamente molto peculiare quello composto da Alessandro Seravalle, Andrea Massaria (entrambi alle chitarre) e Gianpietro Seravalle (elettronica), ideologicamente uniti a celebrare la figura di James Frederick Willetts, principale teorico della libertà di riproduzione degli spartiti e primo "pirata" riconosciuto dalla storia in tema di violazione dei copyright. A guidarli in questo rito liberatorio ci pensano i testi e lo spoken word del maestro di cerimonie Raoul Kirchmayr, professore di Estetica all’Università di Trieste e redattore - tra le altre - della rivista "aut aut".
"James Frederick Willetts" è un concept-album quasi improvvisativo, un reading allucinato e algido scandito da ritmi dance e chitarre stranianti. Dai movimenti tribali e drum & bass di "Guilty", in cui la voce si amalgama al flusso sonoro, fino alle declamazioni accusatorie di "In The Name Of Growth", passando per vere e proprie faide tra chitarre ("Die Endlose Krise Ist Ein"), l'album si compone di pause ed accenti, rumore bianco e deflagrazioni elettroniche, in cui James Frederick Willetts sembra tornare in vita e difendersi in una cupa arringa.
L'universalità del problema dei diritti d'autore si riflette nella diversità delle lingue usate, non solo quella inglese, ma anche italiano ("The Dust Is Powerless", "Biopiracy") e francese ("The Biggest Threat"). Il risultato finale è un binomio di idm e avant-rock, capace di spiazzare l'ascoltatore con una narrazione elettronica sempre agghiacciante e nichilista." Valeria Ferro, Onda Rock, 2017.
"(...) Avant-jazz e dance nel nome del 'pirata'. Per anni è stato il leader di una formazione friulana di progressive metal, i Garden Wall, che ha esportato la sua fama ben al di fuori dei confini regionali. Da un po' di tempo, il chitarrista Alessandro Seravalle si dedica a progetti ai confini tra avant-jazz e sperimentazione elettronica radicale, in forma solista o in collaborazione con altri musicisti, come il chitarrista Andrea Massaria. Il nuovo album, intitolato a 'James Frederick Willetts', il primo 'pirata' riconosciuto dalla storia in tema di violazione dei diritti d'autore, vede le chitarre affiancate dall'elettronica di Gianpietro Seravalle e dallo spoken word di Roul Kirchmayr. Il risultato è un album volutamente 'alternativo', senza tempo nè genere, che affianca improvvisazione e reading letterario, l'avanguardia e i ritmi della dance contemporanea, dalla trance al drum & bass alla edm, tra chitarre 'libere', ritmi ossessivi e i testi (in inglese) su Willetts" Andrea Ioime, Il Friuli, 2017.
01 _ Guilty! 7:00
02 _ The Dust Is Ppowerless 4:36
03 _ The Biggest Threat 10:46
04 _ Zero Drag 4:56
05 _ Biopiracy (Pirates’ Shadows) 7:44
06 _ In The Name Of Growth 7:00
07 _ Die Endlose Krise Ist Ein Machtinstrument (Necessitas Non Habet Legem) 10:34
(C) + (P) 2017
Raoul Kirchmayr _ lyrics _ spoken word
Andrea Massaria _ electric guitar _ fx pedalboard _ objects
Alessandro Seravalle _ electric guitar _ baritone electric guitar _ fx pedalboard _ electronics _ objects _ synth
Gianpietro Seravalle _ electro-grooves _ piano _ electric piano _ synths
An acid and political album of electronic music, electric guitars and spoken voices. Unconventional music, happily intrigued by languages such as techno, idm, drum'n'bass.
From the liner notes by Ettore Garzia: "The universe of 'putting together' genres, stylistic approaches and pieces of philosophical constructions, in an expected domain for the musical scene to come, needs a trusted message and a successfull match of the elements to be fulfilled.
Within the spaces specifically designed by the guitar duo (Andrea Massaria and Alessandro Seravalle) and the electronics (Alessandro and Gianpietro Seravalle), ideologically grounded on the person of James Frederick Willetts, the first pirate concerning the violation of the copyright to be recognised by history, it’s easy to get a praiseworthy exception which imposes an independent voice in the midst of whichever situation of many-sidedness.
It’s about new conceptions trying to set updated developments for the improvisation, for the literary reading and for the rhythmic scansion of the modern dance culture: the wit of a dyslexic guitar, the aseptic statement of the lyrics lavished by Kirchmayr on Willets and variably configured alienated electronic beeps layers, meet up to exchange information at the same level, in matching balance, creating further perspectives. And it allows the entrance in a spotless path, in an alternative product in which the stimuli for its eminent functioning are precisely calculated and which stands at the service of thinking and of the skill of the artists it consists of."
Guitars recorded by Andrea Rot at Andrea Rot Studio; electronics recorded by Alessandro Seravalle at Anon Studio, Cervignano del Friuli (Ud); electro-grooves and mixing by Gianpietro Seravalle at GPS Studio, Cervignano del Friuli (Ud); Spoken words recorded by Raffaello Indri at Skorpio Studio, Loc. San Gallo (Ud). Mastered by Francesco Marzona at Birdland Studio (Ud).
For more info:
www.soundcloud.com/jamesfrederickwilletts
www.soundcloud.com/alessandro-seravalle
www.andreamassaria.com
"(...) È un progetto indubbiamente molto peculiare quello composto da Alessandro Seravalle, Andrea Massaria (entrambi alle chitarre) e Gianpietro Seravalle (elettronica), ideologicamente uniti a celebrare la figura di James Frederick Willetts, principale teorico della libertà di riproduzione degli spartiti e primo "pirata" riconosciuto dalla storia in tema di violazione dei copyright. A guidarli in questo rito liberatorio ci pensano i testi e lo spoken word del maestro di cerimonie Raoul Kirchmayr, professore di Estetica all’Università di Trieste e redattore - tra le altre - della rivista "aut aut".
"James Frederick Willetts" è un concept-album quasi improvvisativo, un reading allucinato e algido scandito da ritmi dance e chitarre stranianti. Dai movimenti tribali e drum & bass di "Guilty", in cui la voce si amalgama al flusso sonoro, fino alle declamazioni accusatorie di "In The Name Of Growth", passando per vere e proprie faide tra chitarre ("Die Endlose Krise Ist Ein"), l'album si compone di pause ed accenti, rumore bianco e deflagrazioni elettroniche, in cui James Frederick Willetts sembra tornare in vita e difendersi in una cupa arringa.
L'universalità del problema dei diritti d'autore si riflette nella diversità delle lingue usate, non solo quella inglese, ma anche italiano ("The Dust Is Powerless", "Biopiracy") e francese ("The Biggest Threat"). Il risultato finale è un binomio di idm e avant-rock, capace di spiazzare l'ascoltatore con una narrazione elettronica sempre agghiacciante e nichilista." Valeria Ferro, Onda Rock, 2017.
"(...) Avant-jazz e dance nel nome del 'pirata'. Per anni è stato il leader di una formazione friulana di progressive metal, i Garden Wall, che ha esportato la sua fama ben al di fuori dei confini regionali. Da un po' di tempo, il chitarrista Alessandro Seravalle si dedica a progetti ai confini tra avant-jazz e sperimentazione elettronica radicale, in forma solista o in collaborazione con altri musicisti, come il chitarrista Andrea Massaria. Il nuovo album, intitolato a 'James Frederick Willetts', il primo 'pirata' riconosciuto dalla storia in tema di violazione dei diritti d'autore, vede le chitarre affiancate dall'elettronica di Gianpietro Seravalle e dallo spoken word di Roul Kirchmayr. Il risultato è un album volutamente 'alternativo', senza tempo nè genere, che affianca improvvisazione e reading letterario, l'avanguardia e i ritmi della dance contemporanea, dalla trance al drum & bass alla edm, tra chitarre 'libere', ritmi ossessivi e i testi (in inglese) su Willetts" Andrea Ioime, Il Friuli, 2017.
01 _ Guilty! 7:00
02 _ The Dust Is Ppowerless 4:36
03 _ The Biggest Threat 10:46
04 _ Zero Drag 4:56
05 _ Biopiracy (Pirates’ Shadows) 7:44
06 _ In The Name Of Growth 7:00
07 _ Die Endlose Krise Ist Ein Machtinstrument (Necessitas Non Habet Legem) 10:34
(C) + (P) 2017