SHE
TIZIANO MILANI
Tiziano Milani _ computer _ field recordings _ oggetti trovati _ utensili per la lavorazione del legno _ strumenti acustici
Ogni disco di Tiziano Milani riserva delle sorprese e delle novità, pur muovendosi all'interno di una ricerca elettroacustica precisa e originale. Innumerevoli sono ormai le sue uscite e questa, conferma ulteriormente le sue doti compositive e organizzative del materiale sonoro.
Per maggiori informazioni:
https://milanitiziano.wordpress.com
"(...) C'è un tantino di confusione e sopravvalutazione nelle considerazioni di ciò che è stata (e che è) l'elettronica italiana: mi indirizzo soprattutto alla parte non accademica di essa, spesso un pozzo infinito di stimoli. La rivalutazione attribuita a molti giovani musicisti emergenti (spesso pompati dalle riviste di settore) non sembra essere il frutto di nuove scoperte e la maggior parte delle prove discografiche degli artisti portati ai piani alti dei sondaggi o dei polls valutativi sono operazioni che in media si svolgono in un alveolo di opacità e prevedibilità dei risultati. La lunga scia di ascolti fatta lo scorso anno di prodotti italiani ha sviluppato in me questa riflessione: operazioni come quella della premiata ditta Massaria-Seravalle sono casi isolati per creatività e substrato filosofico; se escludiamo questo lavoro e pochissimo altro, il 2017 dell'elettronica italiana è veramente modesto. Da questo punto di vista altri paesi stanno facendo meglio di noi. Date le inconsistenze e restando nell'epoca della piena maturità della musica, un buon espediente per tenere banco in ogni stagione, è continuare a lavorare sull'emotività dei suoni e la non sussidiarietà dei progetti: sia che si tratti di droni, di noise o di field recordings è la significatività della strategia sonora a fare la differenza e a far superare la fase dell'ovvietà. Questo è quanto succede quasi sempre con Tiziano Milani, che con il nuovo She, dimostra che per permettere alla musica di comunicare bene, è ancora importante impegnarsi sul quel versante. In She 3 brani elettroacustici, con suoni raffinati, sia della manipolazione elettronica che concreta, un transfer evocativo che spesso ha in serbo la maturità dei viaggi di Roach e degli artisti della Projekt R. ed una soggettività degli incontri da fare, lasciata ai puntini sospensivi. I primi nove minuti fissano la direzione di viaggio, ma se non vi dicessero che è Milani il compositore, sareste convinti di trovarvi di fronte ad un pezzo del recente Forrest Fang; il No title no. 2 si dedica finanche ad un'operazione nuova per Milani, ossia quella di inserire manipolazioni vocali (è Meredith Monk che subisce trattamento) nel clima misterioso provocato dalla musica.
A livello operativo She si affianca pressapoco a quanto già espresso dall'artista in Materia (Storia da ciò che rimane), restando naturalmente lontano dai linguaggi artificiali degli esordi e dai poemi audio-visuali di The city of simulation; tuttavia penso che l'architetto di Lecco abbia pochi rivali oggi in Italia, per il livello raggiunto e la bellezza delle sue creazioni." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2018.
"(...) Decima uscita per il musicista/architetto di Lecco Tiziano Milani. Ne è passato di tempo dalle camere a maggior caratura digitale di “Chamber Music For Screeching And Artificial Insects” del 2006. Questo nuovo “She”, amplia e organizza spazi accoglienti per un suono in apparenza quasi impalpabile che, discreto e senza stridori eccedenti, nell'arco di tre lunghe composizioni senza titolo, tra field recordings, oggetti trovati, strumentazione acustica, attrezzi per la lavorazione del legno (?) e sensibile manipolazione post, delinea i contorni di una risonanza interiore di opalescente arcaica eleganza, mille miglia distante dall'approccio tappezzeria o ring ring telefonico mordi/cestina/dimentica di un oggi dagli occhi pesti e poche idee ben confuse. Stratificazioni gentili e dronanti, rintocchi di campane metalliche, gocciolamenti e materia in lento movimento, l'inaspettato organizzato, stasi rituali e bagliori intermittenti. Il tempo deve scorrer libero, non esser compresso. Un silenzioso, caldo abbraccio. Ce lo meritiamo tutti." Marco Carcasi, Kathodik, 2018.
"(...) Almost three year after "Materia", Tiziano Milani returns with a release constructed using field recordings, found objects, tools for working wood and acoustic instruments which were processed using computer. This time, instead of a collection of track, the artist proposes a a track divided in three distinct movement where it's audible the cohesive idea behind it: using a relatively small palette of sound and developing them working on structure and nuance. "She" is divided in three parts. The first one opens with strings and piano and evolves in a crescendo where, at his peak, there's something almost new for the artist: noise, which creates a tension with the bell in the background so there's a true dialectic between the musical elements. The second part is the center of this release where the drone is used a glue that tie together sparse sound elements as concrète sounds, piano, bells and even a quiet, pulsating noise creating a sense of narrative as demanding as charming. The third one is a quiet crescendo starting with silence, evolving with a drone and closing with small sounds, all searching the listener's attention rather than overwhelming it. Long, complex and quiet, it's a release that could be arduous in times where there's a trend of user-oriented sound for the infinite amount of like in a social network. This is music that reconciles with the concept of "development in time" not "entertainment". Necessary as air. Chapeau." Andrea Piran, Chain D.L.K., 2018.
01 _ No title [..........................] 08:52
02 _ No title [..........................] 27:52
03 _ No title [..........................] 19:52
(C) + (P) 2017
Tiziano Milani _ computer _ field recordings _ found objects _ tools for working wood _ acoustic instruments
Every record of Tiziano Milani reserves surprises and novelties, although moving within a precise and original electro-acoustic research. At this point, numerous are its albums, and She, further confirms his compositional science.
For more info:
https://milanitiziano.wordpress.com
"(...) Almost three year after "Materia", Tiziano Milani returns with a release constructed using field recordings, found objects, tools for working wood and acoustic instruments which were processed using computer. This time, instead of a collection of track, the artist proposes a a track divided in three distinct movement where it's audible the cohesive idea behind it: using a relatively small palette of sound and developing them working on structure and nuance. "She" is divided in three parts. The first one opens with strings and piano and evolves in a crescendo where, at his peak, there's something almost new for the artist: noise, which creates a tension with the bell in the background so there's a true dialectic between the musical elements. The second part is the center of this release where the drone is used a glue that tie together sparse sound elements as concrète sounds, piano, bells and even a quiet, pulsating noise creating a sense of narrative as demanding as charming. The third one is a quiet crescendo starting with silence, evolving with a drone and closing with small sounds, all searching the listener's attention rather than overwhelming it. Long, complex and quiet, it's a release that could be arduous in times where there's a trend of user-oriented sound for the infinite amount of like in a social network. This is music that reconciles with the concept of "development in time" not "entertainment". Necessary as air. Chapeau." Andrea Piran, Chain D.L.K., 2018.
"(...) C'è un tantino di confusione e sopravvalutazione nelle considerazioni di ciò che è stata (e che è) l'elettronica italiana: mi indirizzo soprattutto alla parte non accademica di essa, spesso un pozzo infinito di stimoli. La rivalutazione attribuita a molti giovani musicisti emergenti (spesso pompati dalle riviste di settore) non sembra essere il frutto di nuove scoperte e la maggior parte delle prove discografiche degli artisti portati ai piani alti dei sondaggi o dei polls valutativi sono operazioni che in media si svolgono in un alveolo di opacità e prevedibilità dei risultati. La lunga scia di ascolti fatta lo scorso anno di prodotti italiani ha sviluppato in me questa riflessione: operazioni come quella della premiata ditta Massaria-Seravalle sono casi isolati per creatività e substrato filosofico; se escludiamo questo lavoro e pochissimo altro, il 2017 dell'elettronica italiana è veramente modesto. Da questo punto di vista altri paesi stanno facendo meglio di noi. Date le inconsistenze e restando nell'epoca della piena maturità della musica, un buon espediente per tenere banco in ogni stagione, è continuare a lavorare sull'emotività dei suoni e la non sussidiarietà dei progetti: sia che si tratti di droni, di noise o di field recordings è la significatività della strategia sonora a fare la differenza e a far superare la fase dell'ovvietà. Questo è quanto succede quasi sempre con Tiziano Milani, che con il nuovo She, dimostra che per permettere alla musica di comunicare bene, è ancora importante impegnarsi sul quel versante. In She 3 brani elettroacustici, con suoni raffinati, sia della manipolazione elettronica che concreta, un transfer evocativo che spesso ha in serbo la maturità dei viaggi di Roach e degli artisti della Projekt R. ed una soggettività degli incontri da fare, lasciata ai puntini sospensivi. I primi nove minuti fissano la direzione di viaggio, ma se non vi dicessero che è Milani il compositore, sareste convinti di trovarvi di fronte ad un pezzo del recente Forrest Fang; il No title no. 2 si dedica finanche ad un'operazione nuova per Milani, ossia quella di inserire manipolazioni vocali (è Meredith Monk che subisce trattamento) nel clima misterioso provocato dalla musica.
A livello operativo She si affianca pressapoco a quanto già espresso dall'artista in Materia (Storia da ciò che rimane), restando naturalmente lontano dai linguaggi artificiali degli esordi e dai poemi audio-visuali di The city of simulation; tuttavia penso che l'architetto di Lecco abbia pochi rivali oggi in Italia, per il livello raggiunto e la bellezza delle sue creazioni." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2018.
"(...) Decima uscita per il musicista/architetto di Lecco Tiziano Milani. Ne è passato di tempo dalle camere a maggior caratura digitale di “Chamber Music For Screeching And Artificial Insects” del 2006. Questo nuovo “She”, amplia e organizza spazi accoglienti per un suono in apparenza quasi impalpabile che, discreto e senza stridori eccedenti, nell'arco di tre lunghe composizioni senza titolo, tra field recordings, oggetti trovati, strumentazione acustica, attrezzi per la lavorazione del legno (?) e sensibile manipolazione post, delinea i contorni di una risonanza interiore di opalescente arcaica eleganza, mille miglia distante dall'approccio tappezzeria o ring ring telefonico mordi/cestina/dimentica di un oggi dagli occhi pesti e poche idee ben confuse. Stratificazioni gentili e dronanti, rintocchi di campane metalliche, gocciolamenti e materia in lento movimento, l'inaspettato organizzato, stasi rituali e bagliori intermittenti. Il tempo deve scorrer libero, non esser compresso. Un silenzioso, caldo abbraccio. Ce lo meritiamo tutti." Marco Carcasi, Kathodik, 2018.
01 _ No title [..........................] 08:52
02 _ No title [..........................] 27:52
03 _ No title [..........................] 19:52
(C) + (P) 2017