+3 LINKS N° 2 (PERCEPTIVE FLOW APPROACH TO MUSIC)
LUCIANO CARUSO (Luciano Caruso, Ivan Pilat, Alberto Collodel)
SOLD OUT
Luciano Caruso _ sax soprano curvo _ composizione
Alberto Collodel _ clarinetto basso
Ivan Pilat _ sax baritono
Questo nuovo lavoro di Luciano Caruso - a cui collaborano due attivi musicisti come il leggendario Ivan Pilat (incursore musicale di lunga data e suo collaboratore da molti anni) ed il più giovane ma altrettanto impegnato Alberto Collodel - si muove lungo un percorso difficile e introverso, quello della partitura grafica. Questa musica è stata pubblicata inizialmente sulla sua etichetta-pagina bandcamp Hoaxhoborecords. Non nuovo a queste soluzioni creative, in Links Caruso approfondisce magistralmente le corrispondenze dei segni ai suoni, alle loro combinazioni, al movimento autogenerativo, in un lavoro che graficamente può ricordare, vagamente, Treatise del compositore inglese Cornelius Cardew. Ne parla Caruso stesso: "Links nasce dall'esigenza di trovare percorsi alternativi, che affondino le radici nella musica improvvisata, e al contempo racchiuda quanto sino ad ora è stato prodotto (nella musica improvvisata di mia conoscenza). Ambisce ad un lavoro di sintesi permettendo la coesistenza di partiture non convenzionali e conductions. La composizione dei Grafi è ispirata liberamente ai quadri di Wassily Kandinsky (libro: "Punto linea superficie"), agli elettrocardiogrammi ed agli elettroencefalogrammi. Links prende a prestito in alcuni casi il linguaggio dalla teoria delle reti o SNA (Social Network Analysis) e in altri casi la struttura per definire il proprio sviluppo: 'Nella teoria delle reti sociali la società è vista e studiata come rete di relazioni, più o meno estese e strutturate. Il presupposto fondante è che ogni individuo (o attore) si relaziona con gli altri e questa sua interazione plasma e modifica il comportamento di entrambi'." L'arte di tutti i musicisti coinvolti garantisce una seria interpretazione, ma soprattutto è capace di esprimere una musica credibile, vera. Registrato da Riccardo Farnea a Venezia presso la Torre dell'Arsenale, il 19 giugno 2016, durante il Compressed Music Festival; artwork della copertina di Ivan Pilat.
Per maggiori informazioni:
https://en.wikipedia.org/wiki/Luciano_Caruso
"(...) Un altro filone su cui l'improvvisazione indaga da tempo grazie a Braxton e Coleman, è quello delle mappe concettuali, ossia seguire un percorso musicale di interazione e rapporti al pari di un disegno con tracciato di partenza e destinazione; una visione grafica del tutto particolare è quella fornita dal sassofonista Luciano Caruso, che si spinge ancora più a fondo negli esperimenti, tentando di aderire musicalmente a quella che è stata chiamata SNA (Social Network Analysis). Applicata solo recentemente alla musica, la teoria delle reti tenta di elaborare ulteriori risposte analitiche a quelle che non sono evidenti ad una prima analisi dei fenomeni: se fate una piccola ricerca su internet, constaterete che la teoria è stata utilizzata per dimostrare con dovizia di prove che coloro che conosciamo come iniziatori di un movimento musicale, in realtà l'hanno condiviso con altri artisti di pari dignità; uno studio comparato svolto sulla musica classica inglese, ottenuto incrociando dati e relazioni tra compositori e musicisti, è riuscito nel compito di affermare che autori come Havergal o Coleridge-Taylor soffrivano di una minore e non giustificata importanza nell'ambito del movimento classico inglese del primo novecento, per questioni di razza e ceto sociale, dove lo studio delle relazioni di quel tempo (una serie di elementi della rete di natura musicale e sociale) ne ricostruiscono gli effetti positivi; oppure si è scoperto che l'influenza di Britten fu egualmente importante nonostante egli se ne stesse piuttosto appartato rispetto ai suoi coetanei (potete trovare l'interessantissimo studio di McAndrew e Everett); ma naturalmente non si tratta solo di dati e sociologia, si tratta anche di trovare dalla rete le migliori risposte per una proficua relazione musicale. I due modelli di influenza posti in musica da Caruso (chiamati links e pubblicati [inizialmente] sulla sua etichetta-pagina bandcamp Hoaxhoborecords) creano un risultato concreto, un innegabile effetto che può essere rinvenuto in links da +3 ed oltre: il live alla Torre dell'Arsenale di Venezia, in trio con Alberto Collodel al clarinetto basso e Ivan Pilat al baritono, è un potente mezzo per riconoscere densità, metriche o convergenze d'assieme così come in un'analisi specifica; è, per dirla alla Caruso, musica compressa, ma vi dà la subdola sensazione di essere in un caos quasi amico, che può chiamare alla memoria immaginativa varie rappresentazioni: turbe del traffico di un'autostrada o di un particolare ed affollato quartiere di una città metropolitana oppure codificazioni neurali che proiettano in prossimità di un lungomare corredato di navi in partenza. Una società vissuta nelle sue relazioni, che vive e si nutre di esse, per stabilire comportamenti auto-influenzanti e cinicamente proiettati nella ricerca di un assioma." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2017.
01 _ Links (OrC)+(AnB)+(RoM)=∞ 5:03
02 _ Links N0213 8:16
03 _ Links (∂+m)ψ=0 7:50
04 _ Links Σn=0+∞1n2=π26 13:09
(C) + (P) 2017
SOLD OUT
Luciano Caruso _ curved soprano sax _ composition
Alberto Collodel _ bass clarinet
Ivan Pilat _ baritone sax
This new work by Luciano Caruso - featured by two active musicians such as legendary Ivan Pilat (longtime musical incursor and close collaborator of Caruso from many years) and the youngest but equally active Alberto Collodel - moves along a difficult and introverted path of the graphic score. Noteworthy in these creative solutions, that Caruso deepens the correspondence of the signs to sounds, zoom their combinations, self-generating movement, in a work that graphically remembers, vaguely, Treatise of English composer Cornelius Cardew. Caruso says "Links comes from the quest for alternative paths to vehicle the improvisation while keeping a bond with the musical languages i have been exposed to so far. It is a synthetic idiom in which conductions and unconventional notated scores coexist. The composition of the Graph is freely inspired by the paintings of Wassily Kandinsky (book: Point and Line to Plane) and by electrocardiograms and electroencephalograms. Links borrows elements belonging to the Social Network Analysis (SNA) and the structure defining its own development: “ According to SNA, the society consists of a net of connections differently extended and structured. The assumption this theory moves from is that each performer interacts with the others and this interaction moulds and modifies their behaviors." The art of all the musicians involved guarantees a serious interpretation, but above all it is capable of expressing a credible, true music. Recorded by Riccardo Farnea in Venice, Torre dell'Arsenale, on June 19th 2016 during Compressed Music Festival; original artwork by Ivan Pilat.
"(...) Un altro filone su cui l'improvvisazione indaga da tempo grazie a Braxton e Coleman, è quello delle mappe concettuali, ossia seguire un percorso musicale di interazione e rapporti al pari di un disegno con tracciato di partenza e destinazione; una visione grafica del tutto particolare è quella fornita dal sassofonista Luciano Caruso, che si spinge ancora più a fondo negli esperimenti, tentando di aderire musicalmente a quella che è stata chiamata SNA (Social Network Analysis). Applicata solo recentemente alla musica, la teoria delle reti tenta di elaborare ulteriori risposte analitiche a quelle che non sono evidenti ad una prima analisi dei fenomeni: se fate una piccola ricerca su internet, constaterete che la teoria è stata utilizzata per dimostrare con dovizia di prove che coloro che conosciamo come iniziatori di un movimento musicale, in realtà l'hanno condiviso con altri artisti di pari dignità; uno studio comparato svolto sulla musica classica inglese, ottenuto incrociando dati e relazioni tra compositori e musicisti, è riuscito nel compito di affermare che autori come Havergal o Coleridge-Taylor soffrivano di una minore e non giustificata importanza nell'ambito del movimento classico inglese del primo novecento, per questioni di razza e ceto sociale, dove lo studio delle relazioni di quel tempo (una serie di elementi della rete di natura musicale e sociale) ne ricostruiscono gli effetti positivi; oppure si è scoperto che l'influenza di Britten fu egualmente importante nonostante egli se ne stesse piuttosto appartato rispetto ai suoi coetanei (potete trovare l'interessantissimo studio di McAndrew e Everett); ma naturalmente non si tratta solo di dati e sociologia, si tratta anche di trovare dalla rete le migliori risposte per una proficua relazione musicale. I due modelli di influenza posti in musica da Caruso (chiamati links e pubblicati [inizialmente] sulla sua etichetta-pagina bandcamp Hoaxhoborecords) creano un risultato concreto, un innegabile effetto che può essere rinvenuto in links da +3 ed oltre: il live alla Torre dell'Arsenale di Venezia, in trio con Alberto Collodel al clarinetto basso e Ivan Pilat al baritono, è un potente mezzo per riconoscere densità, metriche o convergenze d'assieme così come in un'analisi specifica; è, per dirla alla Caruso, musica compressa, ma vi dà la subdola sensazione di essere in un caos quasi amico, che può chiamare alla memoria immaginativa varie rappresentazioni: turbe del traffico di un'autostrada o di un particolare ed affollato quartiere di una città metropolitana oppure codificazioni neurali che proiettano in prossimità di un lungomare corredato di navi in partenza. Una società vissuta nelle sue relazioni, che vive e si nutre di esse, per stabilire comportamenti auto-influenzanti e cinicamente proiettati nella ricerca di un assioma." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2017.
For more info:
https://en.wikipedia.org/wiki/Luciano_Caruso
01 _ Links (OrC)+(AnB)+(RoM)=∞ 5:03
02 _ Links N0213 8:16
03 _ Links (∂+m)ψ=0 7:50
04 _ Links Σn=0+∞1n2=π26 13:09
(C) + (P) 2017