RED NIGHT
23REDANTS AND PABLO ORZA (Macarena Montesinos, Niet F-n, Pablo Orza)
SOLD OUT
Macarena Montesinos _ violoncello
Niet F-n _ elettronica
Pablo Orza _ chitarra preparata
23RedAnts nasce nell’aprile del 2012 dall’incontro fra Macarena Montesinos, già violoncellista di Suelen Estar Quartet e dell’Orchestra de Música Espontánea de Galicia (OMEGa), e Niet F-n, sound artist attivo da tempo col progetto solista Ranter’s Bay. Il duo, principalmente dedito all’improvvisazione, inizia subito a collaborare con diversi artisti e nei primi due anni di vita pubblica due dischi e un ep su netlabel, oltre a collaborare alle musiche per lo spettacolo teatrale “Silencio por favor” della ballerina e coreografa Licenciada Sotelo. Contemporaneamente inizia la collaborazione con Pablo Orza, multi strumentista, improvvisatore e artista plastico anch’egli parte della OMEGa e membro fondatore del TPS (Centro de Nueva Tecnologia del Pico Sacro) dove ha organizzato il “Vibrational fest” (festival di improvvisazione libera) nel 2009 e 2011. Il loro primo disco “Escap.ism”, uscito in free download per la netlabel Pan y Rosas di Chicago, è stato nominato tra i dischi più interessanti del 2014 dal blog Act of Silence. “Red night” è il loro secondo disco e il primo in collaborazione con Setola di Maiale. Dalle parole degli stessi artisti: "Red Night è stato concepito durante un’unica sessione d’improvvisazione libera ed articola una cartografia, un viaggio attraverso la prossemica dove, per mezzo dei silenzi, delle entrate e le uscite improvvise, delle peculiari sonorità o degli effetti, si vanno generando spazi e luoghi dove poter sperimentare i diversi stati d’animo che fanno parte dello spettro delle emozioni umane. La texture, gli armonici, i gravi del violoncello, le distorsioni, le trame, i suoni organici, le voci o la radio: tutto contribuisce a creare strutture sovrapposte per cappe che entrano ed escono, si costruiscono o si lasciano distruggere, flessibili, dai suoni generati dal violoncello o dalla chitarra. È un dialogo costante tra gli strumenti, nel quale un silenzio, un congelamento, una falla nel tempo e nello spazio permettono agli esecutori di continuare ad esplorare il proprio immaginario componendo, incastrando e fondendo le singole personalità, una super-struttura, un’opera totale."
(...) La presentazione di suoni sgradevoli, provocati dal linciaggio del canto, di note o accordi volutamente non rientranti nell'abbecedario ordinario della musica, costituisce una parte considerevole del lavoro svolto in Setola di Maiale. I 23RedAnts sono un binomio di Vigo composto da Macarena Montesinos e Niet F-n: mentre la prima è una violoncellista impegnata a far suonare il suo strumento grazie a pedali, oggetti ed elettronica collegata, il secondo è un sound artist scoperto da Giust nell'esperienza dei Ranter's Bay, un apocalittico gruppo aperto alla lotta e alla resistenza, basato sul campionamento non digitale. L'affrancamento dei due musicisti avviene proprio sul campo delle idee: sia per la Montesinos che per Niet F-n lo scopo della rappresentazione viene raggiunto tramite l'ausilio dei vecchi stadi dell'elettronica (i droni, il noise, i campi di registrazione, i loop ricavabili dall'amplificazione). Il progetto oggi si è ulteriormente ampliato, grazie alla partecipazione del chitarrista Pablo Orza, un improvvisatore libero della Galizia, fautore anche di un festival dedicato alle presunte diversità. "Red Night" mantiene il tiro sui lavori sperimentali dell'improvvisazione provvista di basi acustiche ed elettroniche in cui la fanno da padrone la tensione amorfa del cello (che a volte colpisce con il drone e le sue micro variazioni), il glitch, i campi di registrazioni consistenti in proclami di radio, nonché uguale peso specifico viene dato alle pause per equilibrare le intensità e alle irregolarità che rendono irriconoscibili gli strumenti utilizzati. Il suono è molecolare e talvolta ostruito, tant'è che in Microbi sembra di scorgere una rilevazione di microorganismi che tentano di farsi presente da un tubo metallico. Una sorta di flessibilità della materia musicale. La forza di questo trio sta nel bilanciamento di tutti gli elementi, in modo da creare continuamente un interesse sonico, un perpetuo movimento sonoro in cui scoprire nuove configurazioni che restituiscono ambienti chimici. Solo il drone finale di Contrast sembra voler completamente cambiare le carte in tavola ed è un ulteriore spiazzamento." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2015.
"(...) Subdural intercommunication, asphyxiating narrowness, throaty gurgles, resonant enervation, radiophonic practicalness. Three performers placing their music’s quiddity under a coat of knowledgeable hesitancy, leaving things semi-visible to that segment of intuition which constitutes a means to define (vaguely) and memorize (barely). Faraway motions and dysfunctional mechanisms depict a portrait of erudite, if somewhat naive introversion. Rare openings for an intake of clean air; numberless occasions for a complete re-thinking of the act of playing in accordance with a silent intent. Togetherness and isolation coexist admirably in this short, efficient and principled record." Massimo Ricci, Touching Extremes, 2015.
01 _ Red Night
02 _ Loss
03 _ Microbi
04 _ Bajo el Agua
05 _ Contrast
(C) + (P) 2015
SOLD OUT
Macarena Montesinos _ cello
Niet F-n _ electronics
Pablo Orza _ prepared guitar
23RedAnts was born in April 2012 out of a joint effort by Macarena Montesinos, cellist of Suelen Estar Quartet and Orchestra de Música Espontánea de Galicia (OMEGa), and Niet F-n, sound artist active for a while with his solo project Ranter’s Bay. The duo, whose main focus is free improvisation, immediately starts some collaborations with other artists and in the first two years, releases two records and one ep on netlabel besides a musical collaboration for the theatrical performance “Silencio por favor”, by the dancer and choreographer Licenciada Sotelo. At the same time, they start the collaboration with Pablo Orza, multi instrumentalist, improviser and artist also part of the OMEGa and founder member of TPS (Centro de Nueva Tecnologia del Pico Sacro) where he organized the “Vibrational fest” (a festival for free improvisation) in 2009 and 2011. Their first record “Escap.ism”, released in free download for Pan y Rosas Discos from Chicago, was nominated as one the most interesting albums of 2014 by the blog Act of Silence. “Red night” is their second album and their first with Setola di Maiale. From the artists' own words: "Red Night was conceived during an unique session of free improvisation which articulate a cartography, a journey through the proxemics where, through the silences, the sudden entrances and exits, the peculiar sounds and the effects, create spaces and places, where it's possible the experimentation of different moods as part of the scope of human emotions. The texture, the harmonics, the deep notes of the cello, the distortions, the organic sounds, the voices and the radio, creating overlapping structures for capes that come in and go out, build themselves or let themselves to be destroyed, flexibles. It’s a constant dialogue between the instruments, where a silence, a freeze, a breach in time and space allow the performers to continue to explore their own imaginary composing, melting the singles personalities into a super-structure, a total work."
"(...) Subdural intercommunication, asphyxiating narrowness, throaty gurgles, resonant enervation, radiophonic practicalness. Three performers placing their music’s quiddity under a coat of knowledgeable hesitancy, leaving things semi-visible to that segment of intuition which constitutes a means to define (vaguely) and memorize (barely). Faraway motions and dysfunctional mechanisms depict a portrait of erudite, if somewhat naive introversion. Rare openings for an intake of clean air; numberless occasions for a complete re-thinking of the act of playing in accordance with a silent intent. Togetherness and isolation coexist admirably in this short, efficient and principled record." Massimo Ricci, Touching Extremes, 2015.
De las propias palabras de los artistas: "Red night fue concebido durante una única sesión de improvisación libre en la que se articula una cartografia, un viaje proxémico donde, a través de los silencios, las entradas y las salidas, de las peculiares sonoridades o los efectos, se van generando espacios y lugares donde poder experimentar, estar, pasar, admirar o temer. Las texturas, los armónicos, los graves del cello, las distorsiones, las tramas, los sonidos orgánicos, las voces o la radio: todo contribuye a crear estructuras superpuestas de sonidos que aparecen y desaparecen, se construyen o se dejan romper, flexibles, por las intervenciónes del cello, de la guitarra o de la electrónica. Es un diálogo constante entre los instrumentos, en el que un silencio, un congelamiento, una falla en el tiempo y espacio permiten a los improvisadores continuar en la exploración de su propio imaginario componiendo, encajando y fundiendo las propias personalidades, creando una superestructura, una obra total."
(...) La presentazione di suoni sgradevoli, provocati dal linciaggio del canto, di note o accordi volutamente non rientranti nell'abbecedario ordinario della musica, costituisce una parte considerevole del lavoro svolto in Setola di Maiale. I 23RedAnts sono un binomio di Vigo composto da Macarena Montesinos e Niet F-n: mentre la prima è una violoncellista impegnata a far suonare il suo strumento grazie a pedali, oggetti ed elettronica collegata, il secondo è un sound artist scoperto da Giust nell'esperienza dei Ranter's Bay, un apocalittico gruppo aperto alla lotta e alla resistenza, basato sul campionamento non digitale. L'affrancamento dei due musicisti avviene proprio sul campo delle idee: sia per la Montesinos che per Niet F-n lo scopo della rappresentazione viene raggiunto tramite l'ausilio dei vecchi stadi dell'elettronica (i droni, il noise, i campi di registrazione, i loop ricavabili dall'amplificazione). Il progetto oggi si è ulteriormente ampliato, grazie alla partecipazione del chitarrista Pablo Orza, un improvvisatore libero della Galizia, fautore anche di un festival dedicato alle presunte diversità. "Red Night" mantiene il tiro sui lavori sperimentali dell'improvvisazione provvista di basi acustiche ed elettroniche in cui la fanno da padrone la tensione amorfa del cello (che a volte colpisce con il drone e le sue micro variazioni), il glitch, i campi di registrazioni consistenti in proclami di radio, nonché uguale peso specifico viene dato alle pause per equilibrare le intensità e alle irregolarità che rendono irriconoscibili gli strumenti utilizzati. Il suono è molecolare e talvolta ostruito, tant'è che in Microbi sembra di scorgere una rilevazione di microorganismi che tentano di farsi presente da un tubo metallico. Una sorta di flessibilità della materia musicale. La forza di questo trio sta nel bilanciamento di tutti gli elementi, in modo da creare continuamente un interesse sonico, un perpetuo movimento sonoro in cui scoprire nuove configurazioni che restituiscono ambienti chimici. Solo il drone finale di Contrast sembra voler completamente cambiare le carte in tavola ed è un ulteriore spiazzamento." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2015.
01 _ Red Night
02 _ Loss
03 _ Microbi
04 _ Bajo el Agua
05 _ Contrast
(C) + (P) 2015