BRZYTWA / GOLIA
MARYCLARE BRZYTWA / VINNY GOLIA
SOLD OUT
MaryClare Brzytwa _ flauto contralto _ flauto traverso _ max-msp
Vinny Golia _ flauto contrabbasso _ flauto basso _ flauto contralto _ flauto traverso _ ottavino
Justin Asher _ programmazione _ editing
Si tratta di un incredibile album incentrato particolarmente sulla famiglia dei flauti, con un tocco delicato di elettronica. Qui, accanto a Maryclare - che ha già pubblicato sette album in passato con Setola di Maiale - c'è Vinny Golia (nato a New York nel 1946), un compositore americano e polistrumentista specializzato in strumenti a fiato. Lavora nei generi della musica contemporanea, del jazz e del free jazz, e nel campo della libera improvvisazione. Vive a Los Angeles, in California, e insegna presso il California Institute of the Arts. Si è esibito in tutti gli Stati Uniti, così come in Canada, Messico, Europa e Giappone. Nel 1982 ha fondato il 37-Piece Vinny Golia Large Ensemble per eseguire le sue composizioni. Golia ha suonato e/o registrato con moltissimi musicisti di rilievo, tra cui la Los Angeles Philharmonic Orchestra. Golia ha anche fondato nel 1977 l'etichetta discografica di jazz Nine Winds. La musica di MaryClare è una miscela specializzata di acustica, strategicamente amplificata e trasformata, ed uso di tecniche estese (anche digitali) del flauto traverso. La sua gamma multi strumentale si estende da composizioni micro tonali per flauto, improvvisazione al laptop, canto, pianoforte e ballate acustiche, noise. MaryClare ha suonato al San Francisco Tape Music Festival, San Francisco Electronic Music Festival, Università di Buffalo Flute Festival, The Stone (edizione curata da Fred Frith). Suona regolarmente negli Stati Uniti, Europa e Giappone. La sua discografia comprende molti dischi, tra cui Byznich, Bolivar Zoar, Stariwells, Bebe Donkey (pubblicato da Ambiances Magnetiques). MaryClare detiene un B.A. in composizione/media elettronici conseguita al Mills College, dove ha studiato composizione. Ha studiato flauto con A. Korogelos e R. Dick ed ha suonato e/o suona tutt'oggi tra gli altri con: W. Winant, F. Frith, R. Dick, J. Léandre, D. Leone, K. Blechdom e Gravida. Justin Asher è un compositore di Los Angeles, sound designer e artista multimediale il cui lavoro riflette i rapporti tumultuosi degli esseri umani con le loro tecnologie. Si concentra sulla produzione come strumento, feedback, discorso, iper-acustica e archetipi sonori. Lavora comodamente sia nelle regolazioni sperimentali che commerciali.
Per maggiori informazioni
www.vinnygolia.com
www.maryclarebrzytwa.com
www.justinashermusic.com
"(...) L'improvvisazione recente proveniente dalla California non può dimenticarsi di un suo mentore, da individuare nella figura del pluristrumentista ai fiati Vinny Golia: particolarmente conosciuto nel mondo per le sue tante collaborazioni internazionali, Golia ha tenuto a battesimo tutta la scena degli ultimi vent'anni del jazz e dell'improvvisazione libera dell'ampia zona californiana, avvicinando molti dettami contemporanei all'improvvisazione e creando un'etichetta discografica, la Nine Winds, conosciuta molto bene dagli appassionati per un certo jazz, anche free, ma di fatto restata un oggetto defilato in termini di diffusione internazionale. Tra i tanti improvvisatori validi della zona di S. Francisco, la flautista MaryClare Brzytwa è una delle musiciste che, per le sue registrazioni, ha scelto soprattutto l'Italia grazie all'interesse della label di Stefano Giust: la prima considerazione utile sull'artista è il suo eclettismo; l'improvvisazione è sicuramente il centro dell'ispirazione di Brzytwa, ma non è l'unico canale possibile. La flautista americana, attraverso alcuni lavori densi di prospettive musicali incrociate, ha dimostrato di poter diramare le sue conoscenze musicali in tutte le principali modernità conosciute dalla musica e quando non è potuta arrivare col flauto è stata la sua voce che ha raccolto gli stimoli delle sue proposte: "Bebe Donkey" (in collaborazione con il chitarrista Antoine Bertiaume) faceva mirabilmente sparire il timbro caratteristico degli strumenti; "MCB" tirava fuori la weird version di Vienna Teng (oltre a far riaffiorare pastiche particolarmente riusciti di flauto barocco e progressivo); "Stairwells" spostava il tiro sulla disperazione vocale e l'empasse elettronico tra una Bozulich e una Galas più domata. L'ultimo lavoro per Setola della flautista è proprio una collaborazione con Golia e, per quanto riguarda la Brzytwa, è un'altra dimostrazione di versatilità compositiva: "Brzytwa/Golia" si inquadra nell'improvvisazione libera al flauto ed in particolare alle relazioni possibili nella sua famiglia. Mentre MaryClare si occupa principalmente del contralto e del traverso, Vinny si dedica ai toni bassi (flauto basso e contrabbasso): in più un'indispensabile morsa di collegamento è fornita da una parte campionata con max-msp, volutamente spruzzata nelle intersezioni della musica dei due flautisti con un'evidente irrazionalità logica. Quello che succede in "Brzytwa/Golia" non fa pensare solo ad un dialogo di quelli a cui siamo abituati nella free improvisation ma anche a qualcosa che subdolamente assomiglia ad uno stato di ribellione: è in questo senso che va forse interpretato un pezzo come Occupy Bom Bom. La stessa programmazione del suono sembra confermarlo con l'invito rivolto a Justin Asher, un designer compositore che sembra si occupi proprio delle contrarietà musicali fornendone degli archetipi di esse. C'è molta edulcorazione contemporanea in queste improvvisazioni, con Vinny che interpreta benissimo il ruolo del contrasto e MaryClare che sostiene le sue caratterizzazioni anche con il supporto vocale estemporaneo." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2015.
"(...) On savait Vinny Golia multi-instrumentiste total des anches, le voici truster les flûtes à l’appel de la remarquable flûtiste Maryclare Brzytwa, une résidente active dans la scène du centre de l’Italie. Rien d’étonnant de retrouver ce disque très intéressant sur le label Setola di Maiale (Stefano Giust, un cœur gros comme çà) vu son implication à Bologne. Toutes les flûtes sont engagées du piccolo à la grosse flûte contrebasse entre le contemporain alternatif et l’improvisation libre. L’électronique est utilisée via Max Msp pour enrichir, prolonger ou démultiplier les souffles croisés de nos deux chercheurs. C’est à la fois, délicat, surprenant, diaphane, bruissant, vocalisé, complexe et fort bien mené. Le morceau 3 qu’on qualifiera de post- rock instrumental convoque des loops et, par instant, des séquences avec une boîte à rythme binaire auxquelles les flûtistes répondent avec une belle inventivité. Malgré tout, ce morceau est un peu trivial à mon goût. Mis à part ce péché véniel, on frise ici le grand art. Ailleurs l’usage de Max/Msp est tout – fait approprié et en liaison organique avec leurs souffles inspirés. Leur musique et les risques pris, tant le savoir-faire que l’inspiration, tout concourt à faire de l’écoute de ce beau projet un belle découverte, pleine de sensibilité, de sons merveilleux et d’empathie. Quand le grain de la flûte basse de Golia chavire gravement entre les notes et que le souffle fouette la colonne d’air presque immobile, la flûte alto s’élève en zigzag et on perçoit un cri perçant à travers le corps de l’instrument. Très beau ! De multiples nuances et techniques étendues sont sollicitées et font de cet album un excellent moment à l’écart des chemins battus de la free-music. Tropistic Unity et Enumerated and Cultivated (en 4 et 5) sont des pièces de choix où le temps est suspendu. Les duettistes font plus que de mettre en valeur leur grand talent : ils s’essaient à des combinaisons et des occurrences sonores inusitées qui nécessitent de la recherche et demandent une bonne dose d’imagination. Pour résumer, un disque vraiment requérant, engagé, contemporain et somme toute réussi." Jean-Michel Van Schouwburg, Orynx - Improv'and Sounds, 2015.
01 _ MaryClare solo 4:31
02 _ Mike Tyson's pigeons 5:40
03 _ Occupy Bom Bom 4:39
04 _ Tropistic unity 8:32
05 _ Enumerated and cultivated 2:34
06 _ Adriatic 9:11
07 _ Minority whip 2:22
(C) + (P) 2015
SOLD OUT
MaryClare Brzytwa _ alto flute _ c flute _ max-msp
Vinny Golia _ contrabass flute _ bass flute _ alto flute _ c flute _ piccolo flute
Justin Asher _ programming _ editing
This is an incredible all flutes album, with a gentle touch of electronics. Here, with Maryclare - who already released some albums in the past with Setola di Maiale - there is Vinny Golia (born in New York City in 1946), an American composer and multi-instrumentalist specializing in woodwind instruments. He performs in the genres of contemporary music, jazz, free jazz, and free improvisation. Golia lives in Los Angeles, California, and teaches at the California Institute of the Arts. He has performed throughout the United States, as well as in Canada, Mexico, Europe, and Japan. In 1982 he founded the 37-piece Vinny Golia Large Ensemble to perform his compositions. Golia has performed and/or recorded with many notable musicians, including the Los Angeles Philharmonic Orchestra. Golia also founded the jazz record label Nine Winds in 1977. for more info: www.vinnygolia.com. MaryClare's music is a specialized blend of both acoustic, strategically amplified, and processed extended flute technique. In addition to her flute playing, her multi instrumental range spreads from contemporary micro tonal flute compositions, laptop improvisation, singing, piano ballads and noise. She has performed at the San Francisco Tape Music Festivals, San Francisco Electronic Music Festival, University of Buffalo Flute Festival, The Stone curated by Fred Frith and has toured extensively in the US, Europe and Japan. Discography includes Byznich, Bolivar Zoar, Stariwells, Bebe Donkey (published on Ambiances Magnetiques) and many more, some of them on this catalog. MaryClare holds a B.A. in composition/electronic media, from Mills College where she studied composition. She has studied flute with both A. Korogelos and R. Dick and has performed with: W. Winant, F. Frith, R. Dick, J. Leandre, D. Leone, K. Blechdom, Gravida and many more musicians. Justin Asher is a Los Angeles based composer, sound designer, and multimedia artist who’s work reflects the tumultuous relationships humans have with their technologies. His art focuses on production-as-instrument, feedback, speech, hyper-acoustics, and sonic archetypes. He works comfortably in both experimental and commercial settings.
For more info:
www.vinnygolia.com
www.maryclarebrzytwa.com
www.justinashermusic.com
"(...) On savait Vinny Golia multi-instrumentiste total des anches, le voici truster les flûtes à l’appel de la remarquable flûtiste Maryclare Brzytwa, une résidente active dans la scène du centre de l’Italie. Rien d’étonnant de retrouver ce disque très intéressant sur le label Setola di Maiale (Stefano Giust, un cœur gros comme çà) vu son implication à Bologne. Toutes les flûtes sont engagées du piccolo à la grosse flûte contrebasse entre le contemporain alternatif et l’improvisation libre. L’électronique est utilisée via Max Msp pour enrichir, prolonger ou démultiplier les souffles croisés de nos deux chercheurs. C’est à la fois, délicat, surprenant, diaphane, bruissant, vocalisé, complexe et fort bien mené. Le morceau 3 qu’on qualifiera de post- rock instrumental convoque des loops et, par instant, des séquences avec une boîte à rythme binaire auxquelles les flûtistes répondent avec une belle inventivité. Malgré tout, ce morceau est un peu trivial à mon goût. Mis à part ce péché véniel, on frise ici le grand art. Ailleurs l’usage de Max/Msp est tout – fait approprié et en liaison organique avec leurs souffles inspirés. Leur musique et les risques pris, tant le savoir-faire que l’inspiration, tout concourt à faire de l’écoute de ce beau projet un belle découverte, pleine de sensibilité, de sons merveilleux et d’empathie. Quand le grain de la flûte basse de Golia chavire gravement entre les notes et que le souffle fouette la colonne d’air presque immobile, la flûte alto s’élève en zigzag et on perçoit un cri perçant à travers le corps de l’instrument. Très beau ! De multiples nuances et techniques étendues sont sollicitées et font de cet album un excellent moment à l’écart des chemins battus de la free-music. Tropistic Unity et Enumerated and Cultivated (en 4 et 5) sont des pièces de choix où le temps est suspendu. Les duettistes font plus que de mettre en valeur leur grand talent : ils s’essaient à des combinaisons et des occurrences sonores inusitées qui nécessitent de la recherche et demandent une bonne dose d’imagination. Pour résumer, un disque vraiment requérant, engagé, contemporain et somme toute réussi." Jean-Michel Van Schouwburg, Orynx - Improv'and Sounds, 2015.
"(...) L'improvvisazione recente proveniente dalla California non può dimenticarsi di un suo mentore, da individuare nella figura del pluristrumentista ai fiati Vinny Golia: particolarmente conosciuto nel mondo per le sue tante collaborazioni internazionali, Golia ha tenuto a battesimo tutta la scena degli ultimi vent'anni del jazz e dell'improvvisazione libera dell'ampia zona californiana, avvicinando molti dettami contemporanei all'improvvisazione e creando un'etichetta discografica, la Nine Winds, conosciuta molto bene dagli appassionati per un certo jazz, anche free, ma di fatto restata un oggetto defilato in termini di diffusione internazionale. Tra i tanti improvvisatori validi della zona di S. Francisco, la flautista MaryClare Brzytwa è una delle musiciste che, per le sue registrazioni, ha scelto soprattutto l'Italia grazie all'interesse della label di Stefano Giust: la prima considerazione utile sull'artista è il suo eclettismo; l'improvvisazione è sicuramente il centro dell'ispirazione di Brzytwa, ma non è l'unico canale possibile. La flautista americana, attraverso alcuni lavori densi di prospettive musicali incrociate, ha dimostrato di poter diramare le sue conoscenze musicali in tutte le principali modernità conosciute dalla musica e quando non è potuta arrivare col flauto è stata la sua voce che ha raccolto gli stimoli delle sue proposte: "Bebe Donkey" (in collaborazione con il chitarrista Antoine Bertiaume) faceva mirabilmente sparire il timbro caratteristico degli strumenti; "MCB" tirava fuori la weird version di Vienna Teng (oltre a far riaffiorare pastiche particolarmente riusciti di flauto barocco e progressivo); "Stairwells" spostava il tiro sulla disperazione vocale e l'empasse elettronico tra una Bozulich e una Galas più domata. L'ultimo lavoro per Setola della flautista è proprio una collaborazione con Golia e, per quanto riguarda la Brzytwa, è un'altra dimostrazione di versatilità compositiva: "Brzytwa/Golia" si inquadra nell'improvvisazione libera al flauto ed in particolare alle relazioni possibili nella sua famiglia. Mentre MaryClare si occupa principalmente del contralto e del traverso, Vinny si dedica ai toni bassi (flauto basso e contrabbasso): in più un'indispensabile morsa di collegamento è fornita da una parte campionata con max-msp, volutamente spruzzata nelle intersezioni della musica dei due flautisti con un'evidente irrazionalità logica. Quello che succede in "Brzytwa/Golia" non fa pensare solo ad un dialogo di quelli a cui siamo abituati nella free improvisation ma anche a qualcosa che subdolamente assomiglia ad uno stato di ribellione: è in questo senso che va forse interpretato un pezzo come Occupy Bom Bom. La stessa programmazione del suono sembra confermarlo con l'invito rivolto a Justin Asher, un designer compositore che sembra si occupi proprio delle contrarietà musicali fornendone degli archetipi di esse. C'è molta edulcorazione contemporanea in queste improvvisazioni, con Vinny che interpreta benissimo il ruolo del contrasto e MaryClare che sostiene le sue caratterizzazioni anche con il supporto vocale estemporaneo." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2015.
01 _ MaryClare solo 4:31
02 _ Mike Tyson's pigeons 5:40
03 _ Occupy Bom Bom 4:39
04 _ Tropistic unity 8:32
05 _ Enumerated and cultivated 2:34
06 _ Adriatic 9:11
07 _ Minority whip 2:22
(C) + (P) 2015