TESTING THE SYSTEM
SABIR MATEEN / GIANNI LENOCI / GIACOMO MONGELLI
SOLD OUT
Sabir Mateen _ sax tenore _ clarinetto _ parlato
Gianni Lenoci _ pianoforte
Giacomo Mongelli _ batteria
È questo un trio che vede il grande saxofonista Sabir Mateen con i bravissimi Gianni Lenoci al pianoforte e Giacomo Mongelli alla batteria, quest'ultimo già presente da anni in molti progetti del pianista. Inutile presentare Mr. Mateen perchè è davvero un musicista straordinario e apprezzato in tutto il mondo, un artista che ha suonato negli anni con alcuni mostri sacri come Cecil Taylor, Sunny Murray, Alan Silva, Henry Grimes. In questo disco sentirete un trio ai massimi livelli. Registrato all'Eticarte Waveahead Studio di Monopoli nel gennaio 2013. Testing the System è una copoduzione Setola di Maiale e Silta Records.
Per maggiori informazioni:
https://en.wikipedia.org/wiki/Sabir_Mateen
https://en.wikipedia.org/wiki/Gianni_Lenoci
"(...) Per carpire le origini musicali del sassofonista americano Sabir Mateen bisogna risalire alle esperienze fatte nei gruppi di Horace Tapscott e Linda Hill: Mateen fu il sax tenore di Dial D for Barbara di Tapscott (1983, con registrazioni primi ottanta) e Lullaby for Linda di Hill (1981, con qualche parte al clarinetto), due albums dimenticati che si inserivano in quel rinnovamento di matrice californiana ancora in possesso di un free jazz molto immerso nella radice blues, ma con contenuti espressivi che inneggiavano ad una nuova stagione del sentimento e della spiritualità. Mateen, dopo quelle vicende, purtroppo suonò molto ma incise poco e questa sua incolpevole negligenza forse gli è valsa una retrogradazione dalla lista dei migliori sassofonisti free dell'epoca. Inoltre lo stesso intraprese quasi subito una carriera da sessionman in formazioni valide ma che si rivelavano anacronistiche rispetto ai tempi; alla fine dei novanta Mateen si trovava effettivamente con un pugno di mosche in mano, in difetto di riconoscimento del suo approccio. La dimensione live è stata senza dubbio una delle più congeniali del pluri-strumentista americano, poiché in questa Mateen ha avuto la possibilità (specie quando non assalito dal contesto del gruppo allargato) di esprimere la sua visione musicale che gli è specifica: accanto alla spiritualità del suo jazz, vi sono elementi inequivocabili di libertà improvvisativa che appoggiano sotto mentite spoglie sprazzi di composizione contemporanea; ma la fase più interessante, che faceva sobbalzare anche Amiri Baraka al suo ascolto, erano quei climax formati attraverso la vocalità rocciosa e scura che incastrava un sermone con uno scat alla Fitzgerald, una frase sommessamente politica con una poesia da libero arbitrio. Dal 2000 in poi circa, Mateen ha cercato di recuperare sul terreno delle registrazioni e non c'è dubbio che ve ne siano alcune in cui vi è emersione dalla media delle registrazioni del settore*, ma solo in alcune è rappresentato questo show laterale, un reading abnorme immerso nell'improvvisazione più ardita (questo è successo nei duetti con Carter ad esempio o nel suo solo pluristrumentale Urdla XXX). "Testing the system" è una lunga registrazione effettuata all'Eticarte Wavehead Studio di Monopoli nel 2013 in cui è ospite del pianista Gianni Lenoci e del batterista Giacomo Mongelli, e riprende appunto quel tipo di esibizione, in cui si può ammirare per esteso la compattezza del suono offerto da Mateen, un legato incredibile che si compie in barba alle geometrie e che sembra disegnare schizzi espressionisti su una tela; ma è un risultato che viene raggiunto anche grazie ad un perfetto impegno di Lenoci e Mongelli, i quali per diversi motivi ne impreziosiscono il risultato; se per Lenoci si può parlare di sparring partner perfetto per una versione scientifica dell'improvvisazione imparentata con le ombre contemporanee, in rapporto a Mongelli, Mateen può dire di aver incrociato una delle più raffinate e leggiadre esperienze percussive di tutta la sua carriera (in netta contrapposizione con batteristi blasonati come Sunny Murray, William Hooker, Hamid Drake. etc. tutti in possesso di una diversa penetrazione caratteriale dello strumento)." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2015.
01 _ Testing the System 48:12
(C) + (P) 2015
SOLD OUT
Sabir Mateen _ tenor sax _ clarinet _ speach
Gianni Lenoci _ piano
Giacomo Mongelli _ drums
This is a trio that sees the great saxophonist Sabir Mateen with talented Gianni Lenoci on piano and Giacomo Mongelli on drums, the latter already present in many projects of the pianist. Needless to present Mr. Mateen because he's really an extraordinary musician, appreciated all over the world, an artist who has played with Cecil Taylor, Sunny Murray, Alan Silva and Henry Grimes to name a few. In this album you'll hear a trio at the highest levels. Recorded at Eticarte Waveahead Study, Monopoli, January 2013. Testing the System is a production by Setola di Maiale and Silta Records.
For more info:
https://en.wikipedia.org/wiki/Sabir_Mateen
https://en.wikipedia.org/wiki/Gianni_Lenoci
"(...) Per carpire le origini musicali del sassofonista americano Sabir Mateen bisogna risalire alle esperienze fatte nei gruppi di Horace Tapscott e Linda Hill: Mateen fu il sax tenore di Dial D for Barbara di Tapscott (1983, con registrazioni primi ottanta) e Lullaby for Linda di Hill (1981, con qualche parte al clarinetto), due albums dimenticati che si inserivano in quel rinnovamento di matrice californiana ancora in possesso di un free jazz molto immerso nella radice blues, ma con contenuti espressivi che inneggiavano ad una nuova stagione del sentimento e della spiritualità. Mateen, dopo quelle vicende, purtroppo suonò molto ma incise poco e questa sua incolpevole negligenza forse gli è valsa una retrogradazione dalla lista dei migliori sassofonisti free dell'epoca. Inoltre lo stesso intraprese quasi subito una carriera da sessionman in formazioni valide ma che si rivelavano anacronistiche rispetto ai tempi; alla fine dei novanta Mateen si trovava effettivamente con un pugno di mosche in mano, in difetto di riconoscimento del suo approccio. La dimensione live è stata senza dubbio una delle più congeniali del pluri-strumentista americano, poiché in questa Mateen ha avuto la possibilità (specie quando non assalito dal contesto del gruppo allargato) di esprimere la sua visione musicale che gli è specifica: accanto alla spiritualità del suo jazz, vi sono elementi inequivocabili di libertà improvvisativa che appoggiano sotto mentite spoglie sprazzi di composizione contemporanea; ma la fase più interessante, che faceva sobbalzare anche Amiri Baraka al suo ascolto, erano quei climax formati attraverso la vocalità rocciosa e scura che incastrava un sermone con uno scat alla Fitzgerald, una frase sommessamente politica con una poesia da libero arbitrio. Dal 2000 in poi circa, Mateen ha cercato di recuperare sul terreno delle registrazioni e non c'è dubbio che ve ne siano alcune in cui vi è emersione dalla media delle registrazioni del settore*, ma solo in alcune è rappresentato questo show laterale, un reading abnorme immerso nell'improvvisazione più ardita (questo è successo nei duetti con Carter ad esempio o nel suo solo pluristrumentale Urdla XXX). "Testing the system" è una lunga registrazione effettuata all'Eticarte Wavehead Studio di Monopoli nel 2013 in cui è ospite del pianista Gianni Lenoci e del batterista Giacomo Mongelli, e riprende appunto quel tipo di esibizione, in cui si può ammirare per esteso la compattezza del suono offerto da Mateen, un legato incredibile che si compie in barba alle geometrie e che sembra disegnare schizzi espressionisti su una tela; ma è un risultato che viene raggiunto anche grazie ad un perfetto impegno di Lenoci e Mongelli, i quali per diversi motivi ne impreziosiscono il risultato; se per Lenoci si può parlare di sparring partner perfetto per una versione scientifica dell'improvvisazione imparentata con le ombre contemporanee, in rapporto a Mongelli, Mateen può dire di aver incrociato una delle più raffinate e leggiadre esperienze percussive di tutta la sua carriera (in netta contrapposizione con batteristi blasonati come Sunny Murray, William Hooker, Hamid Drake. etc. tutti in possesso di una diversa penetrazione caratteriale dello strumento)." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2015.
01 _ Testing the System 48:12
(C) + (P) 2015