VIA DEL CHIASSO
STAR PILLOW MEET BRUNO ROMANI (Paolo Monti, Federico Gerini, Bruno Romani)
SOLD OUT
Paolo Monti _ chitarra elettrica _ electronics
Federico Gerini _ (solo un po' scordato) pianoforte verticale
Bruno Romani _ sax alto _ flauto traverso _ flauto etnico
Star Pillow e Bruno Romani insieme per una registrazione particolarissima, che potremmo anche definire musica da camera, intima e confidenziale. Si tratta di improvvisazioni etremamente discorsive, dove pianoforte e chitarra stendono un tappeto vivissimo fatto di reiterazioni e piccole variazioni, su cui il solismo eclettico e creativo di Bruno Romani si muove con grande naturalezza. Bruno è un noto sassofonista italiano che collabora con una vasta gamma di artisti: ha iniziato la sua carriera con la cult band no-wave Detonazione, nei primi anni Ottanta, poi tante collaborazioni in ambiti soprattutto jazz (ma anche rock e perfino della musica leggera), nei quali mostra sempre una capacità peculiare di suonare e adattare le sue note nei contesti più diversi, con mente lucida e aperta. Quest'album presentato qui, ha del sorprendente, soprattutto per coloro che considerano l'improvvisazione libera qualcosa di furioso e ostico per definizione. Il disco è stato registrato nell'aprile 2013 e riporta la collaborazione di Taverna Records, la neonata etichetta di Star Pillow.
"(...) Chissà se siano i musicisti, influenzati dall’aria di casa Setola Di Maiale, a produrre musica così fresca e intrigante o se sia l’etichetta a selezionare con attenzioni progetti che abbiano caratteristiche a lei consone. Poco cambia in realtà per l’ascoltatore, che si trova sempre fra le mani dischi davvero piacevoli. Ad affiancare in questo caso la label pordenonese è la Taverna Records, che evidentemente ne condivide spirito e intenti, ed è qui alla sua quarta uscita (Setola è a quota 250!). The Star Pillow nasce dall’incontro fra la chitarra e l’elettronica di Paolo Monti e il piano verticale di Federico Gerini; a loro si unisce qui Bruno Romani con tutta una serie di strumenti a fiato: sax, flauto e flauto etnico. La Via Del Chiasso che dà il nome al disco è la strada di Lucca dove i tre hanno dato vita a queste sei composizioni, tutt’altro che chiassose a dire il vero, invece misurate e briose. Sebbene sia musica che assume spesso forme che potremmo senza remore identificare come jazz, pur con alcuni inserti di matrice rock, etno e contemporanea, non appare mai ingessata né snob, si tratta semmai di jazz anti-intellettualistico, che fa fluire le emozioni senza mediazione, trasmettendo quello che i musicisti vogliono comunicare oltre le barriere di genere e cultura. Il tratto più evidente del lavoro è il senso di serena calma che trasmette: le sei improvvisazioni di Via Del Chiasso procedono senza fetta, lasciando spazio al silenzio e al pensiero, con gli strumenti che si ascoltano l’un l’altro con curiosità e poi senza fretta si rispondono; un antidoto alla frenesia del mondo circostante. Ma forse ancora più notevole il piacevole senso di spaesamento di cui si è "vittime" durante tutto l’ascolto: nel placido ma continuo mutare degli scenari non si sa mai cosa ci aspetti, ma il buon gusto che i musicisti mettono in mostra garantisce soluzioni sempre felici. Questo è uno di quei dischi, giusto per intendersi, dove la distanza fra quello che può scrivere e raccontare e le sensazioni date dall’ascolto è enorme, ennesimo esempio di musica non convenzionale (per parafrasare il motto di Setola) che, lungi da facili estremismi, vince giocando di fioretto, all’interno dei generi, curando fin la più minima sfumatura." Emiliano Zanotti, Sodapop, 2014.
"(...) Star Pillow e Bruno Romani insieme per una registrazione particolarissima, che potremmo anche definire musica da camera, intima e confidenziale. Si tratta di improvvisazioni etremamente discorsive, dove pianoforte e chitarra stendono un tappeto vivissimo fatto di reiterazioni e piccole variazioni, su cui il solismo eclettico e creativo di Bruno Romani si muove con grande naturalezza. Bruno è un noto sassofonista italiano che collabora con una vasta gamma di artisti: ha iniziato la sua carriera con la cult band no-wave Detonazione, nei primi anni Ottanta, poi tante collaborazioni in ambiti soprattutto jazz (ma anche rock e perfino della musica leggera), nei quali mostra sempre una capacità peculiare di suonare e adattare le sue note nei contesti più diversi, con mente lucida e aperta. Paolo Monti alla chitarra ed elettronica e Federico Gerini al pianoforte contrubuiscono a dare una nuova definizione di free jazz contemporaneo. Il disco è stato registrato nell'aprile 2013 e riporta la collaborazione di Taverna Records, la neonata etichetta di Paolo Monti, con Setola di Maiale, storica etichetta di Stefano Giust." Quotidiano Città della Spezia, 2013.
"(...) The Star Pillow nasce come progetto solista di Paolo Monti (chitarra ed elettronica). Con il terzo album Fattore Ambientale il progetto prende la forma di un duo con il pianista Federico Gerini. A un anno da quell’album ritornano con ben due album, scelta molto coraggiosa considerato il periodo non eccelso per la discografia. Ma il coraggio viene dimostrato nell’approccio compositivo e nella totalità nell’esprimere il proprio concetto di musica. The Beautiful Questions (vedi SM2510) è un vera e propria ricerca dell’intimità e sensisbilità ambient all’interno di un laboratorio musicale: infatti c’è la relativa linearità di “The rootz of Amazement” che si contrappone alla completa destrutturazione sonora di “happy to be dirty“; in principio c’è “On, in... out” nella quale queste contrastanti atmosfere vengono conciliate. Via Del Chiasso ha un’impostazione diversa ma mantiene lo stesso spirito. Essenziale risulta il contributo di Bruno Romani, al sax e ai flauti, esponente storico di una certa scena alternative underground (Detonazione, Xabier Iriondo, Alice, No Guru, ecc.). In questo secondo lavoro si accentua il fattore “improvvisazione” e non a caso la libertà d’espressione si manifesta con un’esplorazione delle sfaccettature del free jazz. Atmosfere sicuramente noir (“Tommy“, la solennità di “Quasi Imperfetto“) che sanno ripercorrere l’aspetto classico del genere di riferimento ma asfaltando qualsiasi tipo di paletto. Per comprendere questo è sufficiente ascoltare “T-4-3” l’incrocio fra il sassofono e l’essenzialità del piano e l’evoluzione ritmica di quest’ultimo. Molto importanti risultano gli spazi, le pause che esaltano successivamente le “sfuriate” degli strumenti (pensate a “Pozzanghere“). Due uscite che esprimono al meglio le potenzialità della band che naviga meravigliosamente fuori e dentro gli schemi: tecnica e creatività si incontrano per il racconto che emerge attraverso più linguaggi che risultano dinamici grazie all’approccio compositivo che si rivela essenziale per ammaliare l’ascoltatore." Nicola Orlandino, Son Of Marketing 2013.
"(...) “The Beautiful Question”, la svolta per il combo The Star Pillow senza smarrire troppo la via dell’estetica, semmai il percorso laterale, leggermente più tortuoso, di una scelta di rottura, spezzando catene accademiche, esaltando le doti del suono improvvisato entro confini ‘gestiti’: “Via Del Chiasso” segue quel sentiero e s’inoltra nel dedalo metafisico della totale scintilla creativa effimera. Ora il combo è definitivo nel fluttuare sul pentagramma, correndo tra i righi senza traiettorie prestabilite: assieme ai fiati di Bruno Romani arricchisce il potenziale di una nuova linfa compositiva, rete perfetta per catturare i piccoli pesci mentali che nuotano tra gli scogli aguzzi, uccelli che volano tra le righe del pentagramma senza traiettorie definite, decisi nel posarsi tra righe e spazi. Il volo segue il pensiero e si posa dove nasce un armonia interattiva. Pianoforte, sax, flauti: una barriera acustica amalgamati con la chitarra di Paolo Monti, i tempi in 4/4 spariscono lasciando al dialogo strumentale la scena sulla quale recitare la parte di attori d’avanguardia, consapevoli del potere, dell’energia della loro musica in grado di essere anarchia contemplativa, meditativa dal sapore d’Oriente in alcuni momenti di intensa ispirazione. “Quasi Imperfetto”: il flauto conduce le trame di una lunga performance ipnotica, l’avanguardia si nutre di arcaicismi culturali, attorno al trio s’innalza un tempio metafisico, un non/luogo del pensiero/azione che diventa suono nel momento in cui le labbra soffiano, le dita toccano i tasti, pizzicano le corde, ognuno nel proprio stadio dell’essere, slegati in apparenza, tra loro integrati nella sostanza timbrica. Quando sopraggiunge il sax, si sposta il flauto ma rimane la sostanza di tutta la traccia: nella successiva (finale) “In Rosso”, il jazz d’avanguardia diventa tensione noir, con ampie possibilità di descrizione, aprendo scenografie fosche in cui si spingono nel surreale dramma esistenziale immaginari personaggi di una border-line umana silente, notturna, slegata dalla conformità. Fotografie seppiate di metropoli dai codici ambigui. Un filo che lega questo momento di musica alla precedente “T-4-3”: in entrambe un serpente flessuoso striscia tra gli strumenti, un rettile in agguato carico di veleno nei ‘morsi’ del pianoforte tesissimo di Federico Gerini, eppure a modo suo pieno di ottocentesco romanticismo gotico. “Via Del Chiasso”: per Setola Di Maiale e per la neonata Taverna Records non è solo un album che segna una fase di transizione ma la reale capacità dell’avanguardia di oggi di poter scomporre più gemiti contemporanei e la musica ancora una volta ha il potere di prevalere sulla piattezza del mainstream che fa cassa ma non cultura. Questa è cultura, la nostra cultura, la testimonianza del tempo che muta accanto al pensiero, accanto ai pregiudizi ma in purezza." Nicola Tenani, Sounds Behind The Corner, 2013.
"(...) Dopo il successo di critica del loro ultimo album “Fattore Ambientale” (Taverna Records 2012) gli Star Pillow fanno un passo avanti nell’esplorare quel mondo misterioso di suoni e impressioni che è la loro musica e lo fanno con il contributo di un ospite speciale, Bruno Romani, al sax e ai flauti, esponente storico di una scena alternative underground (Detonazione, Xabier Iriondo, Alice, No Guru, etc) e perfettamente a suo agio nei meandri dell'improvvisazione più radicale. Ecco che allora in “Via del Chiasso” l’elettronica lascia spazio all'interazione fra tre sensibilità in ascolto che si lanciano senza rete in percorsi improvvisativi di stampo free-jazz, dove gli strumenti, tutti acustici ad eccezione della chitarra, si rincorrono con rapide apparizioni per poi intavolare tra loro dialoghi in continua evoluzione. La musica si tinge di attesa, di mistero, come una narrazione senza parole. Il filo conduttore sono le idee, fugaci e in costante mutamento, usate come mappa di un viaggio surreale e affascinante. Stefano Giust, personaggio chiave nella musica improvvisativa e sperimentale italiana, ha dimostrato grande interesse per questo album volendolo fortemente nel catalogo della sua etichetta Setola di Maiale. Questa nuova produzione segna inoltre la nascita di “Insight Sessions”, nuova serie di Taverna Records (etichetta dello stesso Paolo Monti) dedicata a produzioni più sperimentali ed improvvisative." Rock It, 2013.
"(...) The Star Pillow, il progetto di Paolo Monti (chitarra) e Federico Gerini (piano e tastiere) esce con due lavori quasi in contemporanea, ma dalle connotazioni profondamente diverse tra loro. In “Via del Chiasso” danno un'impronta free-jazz davvero marcata alla loro sperimentazione minimal-elettronica soprattutto grazie, come indicato anche in copertina, all’incontro con il jazzista Bruno Romani (già collaboratore di artisti come Detonazione, No Guru e Xabier Iriondo) al sax e flauto, che si dimostra perfettamente a suo agio nell’ambito della improvvisazione più sperimentale. Così, questo lavoro abbandona momentaneamente le spazialità elettroniche per dare slancio ad improvvisazioni dove gli strumenti, tutti acustici ad eccezione della chitarra, appaiono in solitaria, a volte in preda ad una incontrollabile frenesia, altre in uno stato di calma apparente per poi intessere tra loro dialoghi in continua evoluzione. Le atmosfere si fanno tipiche di certe ambientazioni notturne anni ’70 continuando, in un certo senso, il loro percorso di musica per immagini già intrapreso con il precedente “Fattore ambientale”. Tra i sei brani del disco spicca e si distacca, in un certo senso, Quasi Imperfetto con il suo afflato dai rimandi ad ambientazioni tra il fantasy ed atmosfere mediorientali." Ubaldo Tarantino, Distorsioni, 2013.
"(...) Ben due nuove uscite [questa e "The Beautiful Questions", vedi SM2510], solari e sonore, per una delle migliori formazioni dell’Ambient italiano in cui ci eravamo già imbattuti tempo fa. Sull’inattualità e sul bisogno di storicità della musica ci sarebbe molto da dire, ma prima c’è moltissimo da meditare, né possiamo affidarci a qualche pensiero indistinto ed in fieri mentre facciamo scivolare l’indice su tasto di riproduzione. The Star Pillow meet Bruno Romani – “Via del Chiasso” (2013). Si cambia totalmente registro: l’ensemble del cuscino di stelle si interfaccia con il sassofonista Bruno Romani e tira fuori un dolente e radicale album di free jazz che non lascia spazio alle geometrie ma si affida all’estro dei singoli, alle dissonanze free e al jazz come “opera aperta”, proiettandola verso direzioni distopiche e struggenti. Una rivoluzione copernicana rispetto all’altro lavoro, da ascoltare in assoluta e totale solitudine, con buone casse adatte al “pianissimo” e una equalizzazione non banale." Franciscus WM, Blog di Out, 2013.
"(...) The Star Pillow is a duo consisting of guitarist Paolo Monti and pianist Federico Gerini. Stefano Guist’s Setola Di Maiale label has jointly released these two albums with Taverna Records, founded by Monti. Setola Di Maiale, profiled in a previous post, is frequently home to satisfying, unexpected music in high quality CD-R format and these releases are no exception. Via Del Chiasso is a very different affair [from The Beautiful Questions]. The Star Pillow add Bruno Romani on sax and flute, and this brings out the free improv side of their personality. The three musicians work well together, generating a nice dialogue between them. The music on Via Del Chiasso seems to have some pre-determined themes, generally introduced by Gerini, that frequently have a darker, pensive quality about them. Gerini plays an upright, which intentionally or unintentionally is a little out of tune: Think Cecil Taylor’s piano on Nefertiti, The Beautiful One Has Come. Guitarist Monti can pick some jazzy single note lines or generate electronic effects as commentary. The closing track, In Rosso, features the most traditional jazz piano of the whole album, working well with Romani’s cool-toned alto to end on an upbeat note. You can order either CD via the Setola Di Maiale website.” Graig Premo, Improvised, 2014.
01 _ Tommy?!
02 _ T-4-3
03 _ Pozzanghere
04 _ 7 modi di essere 4
05 _ Quasi imperfetto
06 _ In Rosso
(C) + (P) 2013
SOLD OUT
Paolo Monti _ electric guitar _ electronics
Federico Gerini _ (just a little detuned) upright piano
Bruno Romani _ alto sax _ flute _ ethnic flute
Star Pillow and Bruno Romans together, for a special album which could be described as chamber music, for its intimate and confidential musical organization. There are discursive improvisations, where piano and guitar spread a carpet made of vivid iterations and variations, on which the eclectic and creative soloist Bruno Romani moves with great naturalness. Bruno is a well known Italian saxophone player who collaborates with a great range of artists; he has started his career with the no-wave cult band named Detonazione, in the first eighties and always, he show the peculiar capacity to play his music in very different contexts with open mind. On this album here, there is an amazing music, especially for those who consider free improvisation something furious and difficult to listen. The album was recorded in April 2013 and is co-produced with Taverna Records, the new label of Star Pillow.
"(...) The Star Pillow is a duo consisting of guitarist Paolo Monti and pianist Federico Gerini. Stefano Guist’s Setola Di Maiale label has jointly released these two albums with Taverna Records, founded by Monti. Setola Di Maiale, profiled in a previous post, is frequently home to satisfying, unexpected music in high quality CD-R format and these releases are no exception. Via Del Chiasso is a very different affair [from The Beautiful Questions]. The Star Pillow add Bruno Romani on sax and flute, and this brings out the free improv side of their personality. The three musicians work well together, generating a nice dialogue between them. The music on Via Del Chiasso seems to have some pre-determined themes, generally introduced by Gerini, that frequently have a darker, pensive quality about them. Gerini plays an upright, which intentionally or unintentionally is a little out of tune: Think Cecil Taylor’s piano on Nefertiti, The Beautiful One Has Come. Guitarist Monti can pick some jazzy single note lines or generate electronic effects as commentary. The closing track, In Rosso, features the most traditional jazz piano of the whole album, working well with Romani’s cool-toned alto to end on an upbeat note. You can order either CD via the Setola Di Maiale website.” Graig Premo, Improvised, 2014.
"(...) Chissà se siano i musicisti, influenzati dall’aria di casa Setola Di Maiale, a produrre musica così fresca e intrigante o se sia l’etichetta a selezionare con attenzioni progetti che abbiano caratteristiche a lei consone. Poco cambia in realtà per l’ascoltatore, che si trova sempre fra le mani dischi davvero piacevoli. Ad affiancare in questo caso la label pordenonese è la Taverna Records, che evidentemente ne condivide spirito e intenti, ed è qui alla sua quarta uscita (Setola è a quota 250!). The Star Pillow nasce dall’incontro fra la chitarra e l’elettronica di Paolo Monti e il piano verticale di Federico Gerini; a loro si unisce qui Bruno Romani con tutta una serie di strumenti a fiato: sax, flauto e flauto etnico. La Via Del Chiasso che dà il nome al disco è la strada di Lucca dove i tre hanno dato vita a queste sei composizioni, tutt’altro che chiassose a dire il vero, invece misurate e briose. Sebbene sia musica che assume spesso forme che potremmo senza remore identificare come jazz, pur con alcuni inserti di matrice rock, etno e contemporanea, non appare mai ingessata né snob, si tratta semmai di jazz anti-intellettualistico, che fa fluire le emozioni senza mediazione, trasmettendo quello che i musicisti vogliono comunicare oltre le barriere di genere e cultura. Il tratto più evidente del lavoro è il senso di serena calma che trasmette: le sei improvvisazioni di Via Del Chiasso procedono senza fetta, lasciando spazio al silenzio e al pensiero, con gli strumenti che si ascoltano l’un l’altro con curiosità e poi senza fretta si rispondono; un antidoto alla frenesia del mondo circostante. Ma forse ancora più notevole il piacevole senso di spaesamento di cui si è "vittime" durante tutto l’ascolto: nel placido ma continuo mutare degli scenari non si sa mai cosa ci aspetti, ma il buon gusto che i musicisti mettono in mostra garantisce soluzioni sempre felici. Questo è uno di quei dischi, giusto per intendersi, dove la distanza fra quello che può scrivere e raccontare e le sensazioni date dall’ascolto è enorme, ennesimo esempio di musica non convenzionale (per parafrasare il motto di Setola) che, lungi da facili estremismi, vince giocando di fioretto, all’interno dei generi, curando fin la più minima sfumatura." Emiliano Zanotti, Sodapop, 2014.
"(...) Star Pillow e Bruno Romani insieme per una registrazione particolarissima, che potremmo anche definire musica da camera, intima e confidenziale. Si tratta di improvvisazioni etremamente discorsive, dove pianoforte e chitarra stendono un tappeto vivissimo fatto di reiterazioni e piccole variazioni, su cui il solismo eclettico e creativo di Bruno Romani si muove con grande naturalezza. Bruno è un noto sassofonista italiano che collabora con una vasta gamma di artisti: ha iniziato la sua carriera con la cult band no-wave Detonazione, nei primi anni Ottanta, poi tante collaborazioni in ambiti soprattutto jazz (ma anche rock e perfino della musica leggera), nei quali mostra sempre una capacità peculiare di suonare e adattare le sue note nei contesti più diversi, con mente lucida e aperta. Paolo Monti alla chitarra ed elettronica e Federico Gerini al pianoforte contrubuiscono a dare una nuova definizione di free jazz contemporaneo. Il disco è stato registrato nell'aprile 2013 e riporta la collaborazione di Taverna Records, la neonata etichetta di Paolo Monti, con Setola di Maiale, storica etichetta di Stefano Giust." Quotidiano Città della Spezia, 2013.
"(...) The Star Pillow nasce come progetto solista di Paolo Monti (chitarra ed elettronica). Con il terzo album Fattore Ambientale il progetto prende la forma di un duo con il pianista Federico Gerini. A un anno da quell’album ritornano con ben due album, scelta molto coraggiosa considerato il periodo non eccelso per la discografia. Ma il coraggio viene dimostrato nell’approccio compositivo e nella totalità nell’esprimere il proprio concetto di musica. The Beautiful Questions (vedi SM2510) è un vera e propria ricerca dell’intimità e sensisbilità ambient all’interno di un laboratorio musicale: infatti c’è la relativa linearità di “The rootz of Amazement” che si contrappone alla completa destrutturazione sonora di “happy to be dirty“; in principio c’è “On, in... out” nella quale queste contrastanti atmosfere vengono conciliate. Via Del Chiasso ha un’impostazione diversa ma mantiene lo stesso spirito. Essenziale risulta il contributo di Bruno Romani, al sax e ai flauti, esponente storico di una certa scena alternative underground (Detonazione, Xabier Iriondo, Alice, No Guru, ecc.). In questo secondo lavoro si accentua il fattore “improvvisazione” e non a caso la libertà d’espressione si manifesta con un’esplorazione delle sfaccettature del free jazz. Atmosfere sicuramente noir (“Tommy“, la solennità di “Quasi Imperfetto“) che sanno ripercorrere l’aspetto classico del genere di riferimento ma asfaltando qualsiasi tipo di paletto. Per comprendere questo è sufficiente ascoltare “T-4-3” l’incrocio fra il sassofono e l’essenzialità del piano e l’evoluzione ritmica di quest’ultimo. Molto importanti risultano gli spazi, le pause che esaltano successivamente le “sfuriate” degli strumenti (pensate a “Pozzanghere“). Due uscite che esprimono al meglio le potenzialità della band che naviga meravigliosamente fuori e dentro gli schemi: tecnica e creatività si incontrano per il racconto che emerge attraverso più linguaggi che risultano dinamici grazie all’approccio compositivo che si rivela essenziale per ammaliare l’ascoltatore." Nicola Orlandino, Son Of Marketing 2013.
"(...) “The Beautiful Question”, la svolta per il combo The Star Pillow senza smarrire troppo la via dell’estetica, semmai il percorso laterale, leggermente più tortuoso, di una scelta di rottura, spezzando catene accademiche, esaltando le doti del suono improvvisato entro confini ‘gestiti’: “Via Del Chiasso” segue quel sentiero e s’inoltra nel dedalo metafisico della totale scintilla creativa effimera. Ora il combo è definitivo nel fluttuare sul pentagramma, correndo tra i righi senza traiettorie prestabilite: assieme ai fiati di Bruno Romani arricchisce il potenziale di una nuova linfa compositiva, rete perfetta per catturare i piccoli pesci mentali che nuotano tra gli scogli aguzzi, uccelli che volano tra le righe del pentagramma senza traiettorie definite, decisi nel posarsi tra righe e spazi. Il volo segue il pensiero e si posa dove nasce un armonia interattiva. Pianoforte, sax, flauti: una barriera acustica amalgamati con la chitarra di Paolo Monti, i tempi in 4/4 spariscono lasciando al dialogo strumentale la scena sulla quale recitare la parte di attori d’avanguardia, consapevoli del potere, dell’energia della loro musica in grado di essere anarchia contemplativa, meditativa dal sapore d’Oriente in alcuni momenti di intensa ispirazione. “Quasi Imperfetto”: il flauto conduce le trame di una lunga performance ipnotica, l’avanguardia si nutre di arcaicismi culturali, attorno al trio s’innalza un tempio metafisico, un non/luogo del pensiero/azione che diventa suono nel momento in cui le labbra soffiano, le dita toccano i tasti, pizzicano le corde, ognuno nel proprio stadio dell’essere, slegati in apparenza, tra loro integrati nella sostanza timbrica. Quando sopraggiunge il sax, si sposta il flauto ma rimane la sostanza di tutta la traccia: nella successiva (finale) “In Rosso”, il jazz d’avanguardia diventa tensione noir, con ampie possibilità di descrizione, aprendo scenografie fosche in cui si spingono nel surreale dramma esistenziale immaginari personaggi di una border-line umana silente, notturna, slegata dalla conformità. Fotografie seppiate di metropoli dai codici ambigui. Un filo che lega questo momento di musica alla precedente “T-4-3”: in entrambe un serpente flessuoso striscia tra gli strumenti, un rettile in agguato carico di veleno nei ‘morsi’ del pianoforte tesissimo di Federico Gerini, eppure a modo suo pieno di ottocentesco romanticismo gotico. “Via Del Chiasso”: per Setola Di Maiale e per la neonata Taverna Records non è solo un album che segna una fase di transizione ma la reale capacità dell’avanguardia di oggi di poter scomporre più gemiti contemporanei e la musica ancora una volta ha il potere di prevalere sulla piattezza del mainstream che fa cassa ma non cultura. Questa è cultura, la nostra cultura, la testimonianza del tempo che muta accanto al pensiero, accanto ai pregiudizi ma in purezza." Nicola Tenani, Sounds Behind The Corner, 2013.
"(...) Dopo il successo di critica del loro ultimo album “Fattore Ambientale” (Taverna Records 2012) gli Star Pillow fanno un passo avanti nell’esplorare quel mondo misterioso di suoni e impressioni che è la loro musica e lo fanno con il contributo di un ospite speciale, Bruno Romani, al sax e ai flauti, esponente storico di una scena alternative underground (Detonazione, Xabier Iriondo, Alice, No Guru, etc) e perfettamente a suo agio nei meandri dell'improvvisazione più radicale. Ecco che allora in “Via del Chiasso” l’elettronica lascia spazio all'interazione fra tre sensibilità in ascolto che si lanciano senza rete in percorsi improvvisativi di stampo free-jazz, dove gli strumenti, tutti acustici ad eccezione della chitarra, si rincorrono con rapide apparizioni per poi intavolare tra loro dialoghi in continua evoluzione. La musica si tinge di attesa, di mistero, come una narrazione senza parole. Il filo conduttore sono le idee, fugaci e in costante mutamento, usate come mappa di un viaggio surreale e affascinante. Stefano Giust, personaggio chiave nella musica improvvisativa e sperimentale italiana, ha dimostrato grande interesse per questo album volendolo fortemente nel catalogo della sua etichetta Setola di Maiale. Questa nuova produzione segna inoltre la nascita di “Insight Sessions”, nuova serie di Taverna Records (etichetta dello stesso Paolo Monti) dedicata a produzioni più sperimentali ed improvvisative." Rock It, 2013.
"(...) The Star Pillow, il progetto di Paolo Monti (chitarra) e Federico Gerini (piano e tastiere) esce con due lavori quasi in contemporanea, ma dalle connotazioni profondamente diverse tra loro. In “Via del Chiasso” danno un'impronta free-jazz davvero marcata alla loro sperimentazione minimal-elettronica soprattutto grazie, come indicato anche in copertina, all’incontro con il jazzista Bruno Romani (già collaboratore di artisti come Detonazione, No Guru e Xabier Iriondo) al sax e flauto, che si dimostra perfettamente a suo agio nell’ambito della improvvisazione più sperimentale. Così, questo lavoro abbandona momentaneamente le spazialità elettroniche per dare slancio ad improvvisazioni dove gli strumenti, tutti acustici ad eccezione della chitarra, appaiono in solitaria, a volte in preda ad una incontrollabile frenesia, altre in uno stato di calma apparente per poi intessere tra loro dialoghi in continua evoluzione. Le atmosfere si fanno tipiche di certe ambientazioni notturne anni ’70 continuando, in un certo senso, il loro percorso di musica per immagini già intrapreso con il precedente “Fattore ambientale”. Tra i sei brani del disco spicca e si distacca, in un certo senso, Quasi Imperfetto con il suo afflato dai rimandi ad ambientazioni tra il fantasy ed atmosfere mediorientali." Ubaldo Tarantino, Distorsioni, 2013.
"(...) Ben due nuove uscite [questa e "The Beautiful Questions", vedi SM2510], solari e sonore, per una delle migliori formazioni dell’Ambient italiano in cui ci eravamo già imbattuti tempo fa. Sull’inattualità e sul bisogno di storicità della musica ci sarebbe molto da dire, ma prima c’è moltissimo da meditare, né possiamo affidarci a qualche pensiero indistinto ed in fieri mentre facciamo scivolare l’indice su tasto di riproduzione. The Star Pillow meet Bruno Romani – “Via del Chiasso” (2013). Si cambia totalmente registro: l’ensemble del cuscino di stelle si interfaccia con il sassofonista Bruno Romani e tira fuori un dolente e radicale album di free jazz che non lascia spazio alle geometrie ma si affida all’estro dei singoli, alle dissonanze free e al jazz come “opera aperta”, proiettandola verso direzioni distopiche e struggenti. Una rivoluzione copernicana rispetto all’altro lavoro, da ascoltare in assoluta e totale solitudine, con buone casse adatte al “pianissimo” e una equalizzazione non banale." Franciscus WM, Blog di Out, 2013.
01 _ Tommy?!
02 _ T-4-3
03 _ Pozzanghere
04 _ 7 modi di essere 4
05 _ Quasi imperfetto
06 _ In Rosso
(C) + (P) 2013