ISTINTO INFORME (FILMWORK SERIE B)
GIORGIO PACORIG / FRANCO DAL MONEGO
SOLD OUT
Giorgio Pacorig _ tastiera Rhodes
Franco Dal Menego _ batteria
Musica improvvisata da un eccellente duo, alle prese con materiali contemporanei che solo a tratti sono riconducibili al jazz, anche se comunque trasfigurato. Odori di psichedelia.
"(...) Questo disco [così come il più recente "Senza Tempo", uscito per la Palomar] ci consegna una serie di dialoghi fittissimi di durata breve o brevissima tra due musicisti poco appariscenti ma dalla qualità rilucente. Più conosciuto è il tastierista Giorgio Pacorig che abbiamo avuto modo di conoscere a fianco di molti dei migliori jazzisti d'avanguardia friulani (G. Maier, M. De Mattia, C. Cojaniz) e protagonista di un notevole, quanto sottovalutato, esordio nel 2002 con "My Mind Is On The Table" (Splasch). Tra collaborazioni con la cantante pop Elisa e frequentazioni con il collettivo El Gallo Rojo, gli anni non sono passati invano e il musicista ha affinato un linguaggio personale che in questo lavoro possiamo godere da svariate angolazioni. Pianista dal tocco nervoso ma cristallino Pacorig si dimostra propenso ad abbandoni labirintici e incantamenti lirici. Nella registrazione di Setola Di Maiale lo vediamo in azione con il piano Rhodes. La formazione potrebbe indurre a pensare a quel tipo di musica ambient di pseudo-avanguardia e invece si tratta di un disco suonato e pensato, dove la matrice jazzistica è sempre presente anche se coniugata a una sensibilità aperta alle più diverde suggestioni elettroniche, siano esse rivolte all'aspetto più spiccatamente ritmico oppure a quello timbrico. il merito della riuscita di questo lavoro [così come quello dell'album "Senza Tempo"] è condiviso con il batterista veneto Franco Dal Monego (in precedenza sentito con il contrabbassista G. Maier, ideatore della Palomar) che riesce a dialogare con sensibilità e pertinenza. Dal Monego possiede la rara qualità dell'ascolto e offre sempre accenti e spunti degni di nota. Va rilevato che le due etichette che hanno dato alle stampe questo disco e “Senza Tempo“ sono entrambe friulane e nascono dal desiderio di due musicisti, G. Maier e il batterista pordenonese S. Giust, di dare visibilità a musiche di ricerca, improvvisate e sperimentali. Nel tempo i loro cataloghi si sono arricchiti fino a rappresentare oggi un campionario delle migliori e interessanti produzioni di quel vasto paesaggio sonoro che a partire dal jazz si estende alla musica improvvisata." F. Massarutto, Jazzit 2011.
"(...) Se le vie del Jazz sono ancora tutte da percorrere figuriamoci cosa può offrire la musica d'avanguardia, la cosiddetta musica sperimentale. In questo lavoro registrato il 9 maggio del 2007 e successivamente pubblicato nel 2008 dal titolo: Istinto Informe-filmwork serie b dal duo Pacorig-Dal Monego ci si sente in dovere di avvisare i puristi del Jazz che al suo interno, lungo la sua scaletta fatta di ben 14 brani, soltanto a sprazzi riusciremo ad ascoltare un qualcosa che sia riconducibile al jazz. Istinto informe è figlio dell'incontro tra due ottimi musicisti del nostro nord-est italiano: Giorgio Pacorig, pianista e compositore friulano (Monfalcone)sembra il padre putativo di questa creatura musicale che non lascia spazio a trattative di genere alcuno, la musica sperimentale non fa sconti qualunque sia il punto di partenza (che in questo caso resta sempre il Jazz). Pacorig lungo il suo cammino ha dimostrato di essere un ottimo musicista oltre ad essere un raffinato ricercatore e sperimentatore di suoni contemporanei, e in Istinto Informe ne troviamo immediato riscontro. In questa avventura musicale viene coadiuvato da un altrettanto ottimo interprete delle percussioni: il vicentino Franco Dal Monego, musicista che viene dagli studi iniziali della tradizione jazz ma che presto inizierà a cercare nuovi sentieri per accrescere la sua statura di percussionista europeo (free-jazz etc). E' così che nel 2007 nasce questo interessante lavoro di questo altrettanto interessante duo: un disco che suona poco jazz… ma che lo rende chiaro e percepibile in diverse delicate sfumature. Perlopiù questo disco è composto da molti sprazzi di pura psichedelia che ben si amalgama con lo sperimentale. Il risultato è una miscela davvero ben riuscita di suoni ed influenze musicali sapientemente dosate dai due musicisti. Una speciale nota a margine va data anche all'etichetta musicale Setola di Maiale(è anche un network), che annovera all'interno del suo catalogo musicisti indipendenti, perlopiù sperimentali." Sergio Raffiotta, Jazzitalia, 2008.
01 _ Il tempo scandito 5:20
02 _ Cercando 4:35
03 _ Ratti e strumenti 3:41
04 _ Voyeur 2:58
05 _ Prima prova 4:06
06 _ La lotta 4:47
07 _ Non è finita 3:31
08 _ Rimorso 7:44
09 _ Giocattolo rotto 5:52
10 _ Ricordo il tuo occhio 5:23
11 _ Cerchi concentrici 3:11
12 _ Controllo 4:16
13 _ Un Giusto 2:56
14 _ Una fine un principio 8:15
(C) + (P) 2008
SOLD OUT
Giorgio Pacorig _ Rhodes keyboard
Franco Dal Menego _ drums
Improvised duo music by two great musicians.
"(...) Questo disco [così come il più recente "Senza Tempo", uscito per la Palomar] ci consegna una serie di dialoghi fittissimi di durata breve o brevissima tra due musicisti poco appariscenti ma dalla qualità rilucente. Più conosciuto è il tastierista Giorgio Pacorig che abbiamo avuto modo di conoscere a fianco di molti dei migliori jazzisti d'avanguardia friulani (G. Maier, M. De Mattia, C. Cojaniz) e protagonista di un notevole, quanto sottovalutato, esordio nel 2002 con "My Mind Is On The Table" (Splasch). Tra collaborazioni con la cantante pop Elisa e frequentazioni con il collettivo El Gallo Rojo, gli anni non sono passati invano e il musicista ha affinato un linguaggio personale che in questo lavoro possiamo godere da svariate angolazioni. Pianista dal tocco nervoso ma cristallino Pacorig si dimostra propenso ad abbandoni labirintici e incantamenti lirici. Nella registrazione di Setola Di Maiale lo vediamo in azione con il piano Rhodes. La formazione potrebbe indurre a pensare a quel tipo di musica ambient di pseudo-avanguardia e invece si tratta di un disco suonato e pensato, dove la matrice jazzistica è sempre presente anche se coniugata a una sensibilità aperta alle più diverde suggestioni elettroniche, siano esse rivolte all'aspetto più spiccatamente ritmico oppure a quello timbrico. il merito della riuscita di questo lavoro [così come quello dell'album "Senza Tempo"] è condiviso con il batterista veneto Franco Dal Monego (in precedenza sentito con il contrabbassista G. Maier, ideatore della Palomar) che riesce a dialogare con sensibilità e pertinenza. Dal Monego possiede la rara qualità dell'ascolto e offre sempre accenti e spunti degni di nota. Va rilevato che le due etichette che hanno dato alle stampe questo disco e “Senza Tempo“ sono entrambe friulane e nascono dal desiderio di due musicisti, G. Maier e il batterista pordenonese S. Giust, di dare visibilità a musiche di ricerca, improvvisate e sperimentali. Nel tempo i loro cataloghi si sono arricchiti fino a rappresentare oggi un campionario delle migliori e interessanti produzioni di quel vasto paesaggio sonoro che a partire dal jazz si estende alla musica improvvisata." F. Massarutto, Jazzit 2011.
"(...) Se le vie del Jazz sono ancora tutte da percorrere figuriamoci cosa può offrire la musica d'avanguardia, la cosiddetta musica sperimentale. In questo lavoro registrato il 9 maggio del 2007 e successivamente pubblicato nel 2008 dal titolo: Istinto Informe-filmwork serie b dal duo Pacorig-Dal Monego ci si sente in dovere di avvisare i puristi del Jazz che al suo interno, lungo la sua scaletta fatta di ben 14 brani, soltanto a sprazzi riusciremo ad ascoltare un qualcosa che sia riconducibile al jazz. Istinto informe è figlio dell'incontro tra due ottimi musicisti del nostro nord-est italiano: Giorgio Pacorig, pianista e compositore friulano (Monfalcone)sembra il padre putativo di questa creatura musicale che non lascia spazio a trattative di genere alcuno, la musica sperimentale non fa sconti qualunque sia il punto di partenza (che in questo caso resta sempre il Jazz). Pacorig lungo il suo cammino ha dimostrato di essere un ottimo musicista oltre ad essere un raffinato ricercatore e sperimentatore di suoni contemporanei, e in Istinto Informe ne troviamo immediato riscontro. In questa avventura musicale viene coadiuvato da un altrettanto ottimo interprete delle percussioni: il vicentino Franco Dal Monego, musicista che viene dagli studi iniziali della tradizione jazz ma che presto inizierà a cercare nuovi sentieri per accrescere la sua statura di percussionista europeo (free-jazz etc). E' così che nel 2007 nasce questo interessante lavoro di questo altrettanto interessante duo: un disco che suona poco jazz… ma che lo rende chiaro e percepibile in diverse delicate sfumature. Perlopiù questo disco è composto da molti sprazzi di pura psichedelia che ben si amalgama con lo sperimentale. Il risultato è una miscela davvero ben riuscita di suoni ed influenze musicali sapientemente dosate dai due musicisti. Una speciale nota a margine va data anche all'etichetta musicale Setola di Maiale(è anche un network), che annovera all'interno del suo catalogo musicisti indipendenti, perlopiù sperimentali." Sergio Raffiotta, Jazzitalia, 2008.
01 _ Il tempo scandito 5:20
02 _ Cercando 4:35
03 _ Ratti e strumenti 3:41
04 _ Voyeur 2:58
05 _ Prima prova 4:06
06 _ La lotta 4:47
07 _ Non è finita 3:31
08 _ Rimorso 7:44
09 _ Giocattolo rotto 5:52
10 _ Ricordo il tuo occhio 5:23
11 _ Cerchi concentrici 3:11
12 _ Controllo 4:16
13 _ Un Giusto 2:56
14 _ Una fine un principio 8:15
(C) + (P) 2008