GUITAR SOLO (LIVE AT THE FOUNDRY NEW YORK CITY)
NINNI MORGIA
SOLD OUT
Ninni Morgia _ chitarra elettrica _ oggetti
Morgia è un musicista catanese che vive ormai da anni a New York, dove collabora attivamente alla scena improvvisativa e sperimentale. Questo disco è stato registrato dal vivo in solo, al Foundry di New York, il 20 maggio 2006. Musica improvvisata radicale, tecniche strumentali d'avanguardia, suoni capaci di descivere le emozioni del nostro tempo.
"(...) Mark Masters, che scrive su Wire, ha messo questo disco al quarto posto dei suoi 100 ascolti preferiti. http://noiseweek.blogspot.com
"(...) Il talentuoso chitarrista catanese di stanza nella grande mela, già membro di La Otracina (ottima band psych-fusion guidata dal batterista Adam Kriney), Quivers, White Tornado, Wizard Trio (con Daniel Carter) e Right Moves (con Kevin Shea) è il protagonista di un live solista registrato al Foundry di New York. Qui il suono si fa giocoforza sottile e "difficile" con un incipit affidato a una poltiglia rumorosa come lo sfregamento della lana di vetro sulla quale nascono ipotesi isolazioniste e segnali morse aleatori. Si alternano una grande verietà di stili, dal tremolo desolato a ruggini noise prolungate dalle parti del Kevin Drumm meno "spezzato" (quello della comparsata su "Upgrate and Afterlife" dei Gastr Del Sol) fino al tornado psichedelico che preclude alle disarticolate scale conclusive. (7)" Federico Savini, Blow Up n.110/111.
"(...) Due titoli impro-rock per l’eclettico chitarrista trapiantato a NY Ninni Morgia. In solitario fornisce un esaltante bignami del suo scibile chitarristico in una escursione lunga 30 minuti. Dall’isolazionismo ambient della parte iniziale alla saturazione psych-rock del finale il percorso prevede un lungo crescendo che mostra un Ninni maturo nel gestire non solo lo strumento, ma anche le possibilità dell’amplificazione. Discorso che vale anche per l’altro live [vedi SM1050] in duo col sodale Jordon Schranz, anche se l’ambientazione si fa più “psichedelica”, ossia tendente ad una apertura quasi cosmica e ovviamente dilatata delle strutture d’impostazione free dei due. La chitarra liquida di Ninni si muove tra sferragliamenti e ruvidezze poco ortodosse fino a risultare l’intersezione esatta tra un Sonny Sharrock più ruvido e un Keiji Haino “mediterraneo”, mentre il compagno, dal canto suo, provvede al tappeto ritmico col suo agile contrabbasso." Stefano Pifferi, SentireAscoltare, 2008.
01 _ Senza titolo 29:56
(C) + (P) 2007
SOLD OUT
Ninni Morgia _ electric guitar _ objects
Free improvised solo music recorded live at The Foundry N.Y.C. on May 20, 2006. Morgia - born in Catania, Italy - is most well known for playing in the New York City improv and experimental music scenes.
"(...) Mark Masters (Wire magazine) has put this disc to the quarter place of its 100 preferred listenings. http://noiseweek.blogspot.com
"(...) Il talentuoso chitarrista catanese di stanza nella grande mela, già membro di La Otracina (ottima band psych-fusion guidata dal batterista Adam Kriney), Quivers, White Tornado, Wizard Trio (con Daniel Carter) e Right Moves (con Kevin Shea) è il protagonista di un live solista registrato al Foundry di New York. Qui il suono si fa giocoforza sottile e "difficile" con un incipit affidato a una poltiglia rumorosa come lo sfregamento della lana di vetro sulla quale nascono ipotesi isolazioniste e segnali morse aleatori. Si alternano una grande verietà di stili, dal tremolo desolato a ruggini noise prolungate dalle parti del Kevin Drumm meno "spezzato" (quello della comparsata su "Upgrate and Afterlife" dei Gastr Del Sol) fino al tornado psichedelico che preclude alle disarticolate scale conclusive. (7)" Federico Savini, Blow Up n.110/111.
"(...) Due titoli impro-rock per l’eclettico chitarrista trapiantato a NY Ninni Morgia. In solitario fornisce un esaltante bignami del suo scibile chitarristico in una escursione lunga 30 minuti. Dall’isolazionismo ambient della parte iniziale alla saturazione psych-rock del finale il percorso prevede un lungo crescendo che mostra un Ninni maturo nel gestire non solo lo strumento, ma anche le possibilità dell’amplificazione. Discorso che vale anche per l’altro live [vedi SM1050] in duo col sodale Jordon Schranz, anche se l’ambientazione si fa più “psichedelica”, ossia tendente ad una apertura quasi cosmica e ovviamente dilatata delle strutture d’impostazione free dei due. La chitarra liquida di Ninni si muove tra sferragliamenti e ruvidezze poco ortodosse fino a risultare l’intersezione esatta tra un Sonny Sharrock più ruvido e un Keiji Haino “mediterraneo”, mentre il compagno, dal canto suo, provvede al tappeto ritmico col suo agile contrabbasso." Stefano Pifferi, SentireAscoltare, 2008.
01 _ Untitled 29:56
(C) + (P) 2007