LA LIBERTÉ DES MERS
GIUSEPPE GIULIANO (Pierre-Yves Artaud, Daniel Kientzy, Jean Claude Dodin, Giuseppe Giuliano, Musique D’Avance percussion ensemble – Didier Plisson, Yanick Guillot, Nicolas Zanlonghi, Christophe Le Marec, Gwenael Derien Akagawa, Antoine Leteillier, Renaud Detruit, Pablo Pico)
CD digipack 6 pagine
Daniel Kientzy _ sassofoni
Pierre-Yves Artaud _ flauto basso _ flauto contrabbasso _ elettronica
Giuseppe Giuliano _ tastiere elettroniche
Musique D’Avance (Didier Plisson, Yanick Guillot, Nicolas Zanlonghi, Christophe Le Marec, Gwenael Derien Akagawa, Antoine Leteillier, Renaud Detruit, Pablo Pico) _ ensemble di percussioni
Jean Claude Dodin _ direzione
Nuove sorprendenti opere del compositore e pianista Giuseppe Giuliano, con solisti straordinari come Pierre-Yves Artaud e Daniel Kientzy, oltre all'ensemble di percussioni Musique D'Avance diretto da Jean Claude Dodin!
Una puntuale presentazione di questi lavori direttamente dalla penna di Ettore Garzia che ne scrive le note di copertina: "Nella musica di Giuseppe Giuliano un paio di elementi sono ricorrenti, ossia i larghi spazi lasciati all’improvvisazione o all’aleatorietà da una parte e un implicito spettro surrealista che non restituisce la piena visibilità delle forme musicali dall’altra. Queste due splendide “deformazioni” si ritrovano nella sua produzione musicale in quantità prestabilite, con ispirazione che approccia ai campi dell’arte e con emancipazione dalla schiavitù dei tradizionali parametri musicali.
Quando Giuliano ha progettato di collegare la sua musica con le poesie di La liberté des mers di Pierre Reverdy (con le litografie annesse di Georges Braque) e con il testo calligrafico esistenziale di Wang Xizhi conosciuto come Prefazione alla raccolta del padiglione delle orchidee, ha inteso proporre un ripasso dei concetti della percezione e dell’immaginazione così come li abbiamo appresi nel novecento da gente come Bergson o Sartre, che avevano stabilito un’aderenza tra i due stimoli mentali, con tutto il loro carico di discontinuità ed alterazioni: l’immagine mentale è quanto di più intimo si possa cercare nell’elaborazione di un ricordo, può raddoppiare i livelli delle percezioni originarie e costituire una traccia perfetta di un pensiero impenetrabile nella sua realtà ontologica. A livello sensorio si tratta di echi, di subliminali proposte di accompagnamento di percorso, di percezioni di ombre che non hanno però la forma di quelle conosciute. La musica di Giuliano ha perciò tratto un vantaggio notevole anche con Reverdy, Braque e Xizhi, fondando le sue radici intellettuali sulla memoria di testi letterari, ma ancor più ha tratto vantaggio dalla capacità di saper sviluppare un carattere indipendente degli eventi e dare spazio libero alla fantasia immaginativa: partiture minime o con indicazioni che stabiliscono solo alcune azioni o atteggiamenti degli interpreti e, invece, la creazione real time di un’area di convergenza tra lui e i musicisti coinvolti.
Ciò che più risalta è la fluidità degli interventi, sovrapposizioni leggibili di eventi che durano lo spazio di pochi secondi, ma che si legano indissolubilmente ad una trama di cui però possiamo solo supporre i significati. Le combinazioni trasversali delle tastiere di Giuliano usate in La liberté des mers propongono un’autonoma configurazione stilistica, un gioco di modularità degli accordi e di irreprensibile qualità delle linee melodiche, qualcosa che si salda come un puzzle ad incastri con le sonorità concludenti e contemporanee delle percussioni e le stimolanti evoluzioni improvvisative sui sette registri dei sassofoni di Daniel Kientzy; ciò che Giuliano vuole intendere è musica realizzata come fondo di un canto estemporaneo nelle proporzioni volute dalla poesia di Reverdy, il quale tentava di ottenere nuove soluzioni dal linguaggio poetico, di districarsi tra profili, soffi, ombre e misteri o doppi della natura oppure nelle esigenze metafisiche dei “doppi” naturali o delle figurazioni cubiche degli uccelli dei disegni litografici di Braque. D’altronde, un’identica ricerca di fluidità musicale è la componente principale della Prefazione alla raccolta del padiglione delle orchidee, composizione per flauto basso, flauto octobasso ed elettronica, che sveglia l’istinto sensorio del calligrafo cinese; grazie ad un’elaborazione elettronica che riveste benissimo i respiri dei flauti bassi e le insidie delle tecniche non convenzionali sotto forma di figure avvolgenti o contemplative, Giuliano fa ritornare prepotenti le percezioni, le ombre di una transizione. I contesti usati da Giuliano, le soluzioni musicali attivate, la visione onnipotente dell’immaginazione strettamente legata alle aperture infinite di Artaud, sono elementi che reclamano a caratteri cubitali lo slancio “erratico” della musica e dell’arte in generale."
E ancora, da una intervista per Percorsi Musicali, domanda di Ettore Garzia: "Per le due composizioni riferite a La liberté des mers il dettaglio di riferimento è il ‘mare’ e tu consigli un ascolto intimo, non concertistico, o anche da farsi “come musica subacquea da sentire nel grande silenzio sottomarino”. Qual è stata la genesi delle due composizioni ispirate a Reverdy?" Risposta: "Per queste composizioni posso citare la mia breve presentazione: “non sono state create pensando al pubblico, piuttosto hanno carattere meditativo e introspettivo, che non prevede l’uso da concerto e men che mai una sala da concerto, casomai grandi spazi aperti da promenade sonora, per ascoltatori disponibili a isolarsi, lasciandosi pervadere dai suoni erranti dei miei brani. Altra versione: come musica subacquea da sentire nel grande silenzio sottomarino, con esecuzioni nella scia delle mostre sonore nelle profondità del mare. Diffusione solo come Phonostück in multicanali con applicazioni multipolari".
Registrazioni ed elettronica: Daniel Kientzy allo Studio Nova Musica, Parigi (tracce 01 e 03); Patrick Lenfant allo Studio Art 3 Mix, Parigi (traccia 02); Rudolph Strauss, Bernd Noll all'Experimental Studio Freiburg, Germania (traccia 02). Mastering di Federico Scalas.
Giuseppe Giuliano è nato a Roma, attualmente lavora in tutto il mondo come compositore, pianista, improvvisatore e proiezionista del suono. Le composizioni di Giuseppe sono state eseguite in prima assoluta in luoghi straordinari, come il Centre Georges Pompidou, Cité de la Musique Paris, Ircam, Internationale Ferienkurse Darmstadt, Teatro alla Scala Milano, Autumn Festival Moscow Rachmaninoff Hall, Festival Sound Ways Saint Petersbourg, Akiyoshidai Festival Japan, Berkeley University San Francisco USA, Biennale di Venezia, Melbourne University, Sydney University, Elektron Festival Stockholm, Musica y Escena Mexico City, Berliner Ensemble, Huddersfield Festival, Accademia Filarmonica Romana, Teatro La Fenice Venezia, Gouldbenkian Foundation Lisboa, Teatro Carlo Felice Genova, Dresden Musiktage, International week of new music Bucarest, Gaudeamus, CCCBarcelona, Milano State University, Schloss Solitude Stuttgart, Banff Festival Canada, RAI Radio 3, BBC London, Radio France, SWF and WDR Germany, NHK Japan. Come pianista Giuseppe suona il repertorio contemporaneo e il free jazz. Come proiezionista del suono ha eseguito opere fondamentali di Karlheinz Stockhausen, Luigi Nono, Iannis Xenakis. Tra i suoi insegnamenti si segnalano: Juilliard School New York, Internationale Ferienkurse Darmstadt, Universität der Künste Berlin, UDK Wien, Guildhall School of Music and Drama London, P. I. Ciajkovskij Conservatory Moscow, Saint Petersbourg Conservatory, Central University Beijing, Irino Foundation Tokyo, Conservatorio Superior de Madrid, Università di Roma Tor Vergata, Conservatorio G. Verdi di Milano, dove dal 1984 al 2012 è stato docente di Composizione e Tecniche dell'elettronica dal vivo. Estremamente importanti per la sua formazione musicale sono stati gli stretti contatti con Franco Evangelisti, Luigi Nono, Karlheinz Stockhausen e John Cage.
Per maggiori informazioni:
http://cidim.it/cidim/content/314619?id=242608
http://www.pyartaud.com
https://kientzy.pro
01 _ La liberté des mers (2022) 07:12
Daniel Kientzy saxophones, Giuseppe Giuliano electronic keyboards, percussion ensemble Musique D’Avance (Didier Plisson, Yanick Guillot, Nicolas Zanlonghi, Christophe Le Marec, Gwenael Derien Akagawa, Antoine Leteillier), conducting Jean Claude Dodin
02 _ Prefazione alla raccolta del padiglione delle orchidee (vers. 2007) 20:04
Pierre-Yves Artaud bass and octobass flute, electronics
03 _ Secondo commento a La liberté des mers (2021/22) 29:19
Daniel Kientzy saxophones, Giuseppe Giuliano electronic keyboards, percussion ensemble Musique D’Avance (Didier Plisson, Yanick Guillot, Renaud Detruit, Pablo Pico, Antoine Leteillier), conducting Jean Claude Dodin
(C) + (P) 2023
CD digipack 6 pages
Daniel Kientzy _ saxophones
Pierre-Yves Artaud _ bass flute _ octobass flute _ electronics
Giuseppe Giuliano _ electronic keyboards
Musique D’Avance (Didier Plisson, Yanick Guillot, Nicolas Zanlonghi, Christophe Le Marec, Gwenael Derien Akagawa, Antoine Leteillier, Renaud Detruit, Pablo Pico) _ percussion ensemble
Jean Claude Dodin _ conducting
New astonishing works by composer and pianist Giuseppe Giuliano, with extraordinary soloists as Pierre-Yves Artaud and Daniel Kientzy, as well as the percussion ensemble Musique D’Avance conducting by Jean Claude Dodin! Recordings and electronics: Daniel Kientzy at Studio Nova Musica, Paris (tracks 01 and 03); Patrick Lenfant at Studio Art 3 Mix, Paris (track 02); Rudolph Strauss, Bernd Noll at Experimental Studio Freiburg, Germany (track 02). Mastering by Federico Scalas.
Giuseppe Giuliano was born in Rome, at time he works worldwide as composer, pianist, improviser and sound projectionist. Compositions by Giuseppe have been premiered in remarkable places, such as Centre Georges Pompidou, Cité de la Musique Paris, Ircam, Internationale Ferienkurse Darmstadt, Teatro alla Scala Milano, Autumn Festival Moscow Rachmaninoff Hall, Festival Sound Ways Saint Petersbourg, Akiyoshidai Festival Japan, Berkeley University San Francisco USA, Biennale di Venezia, Melbourne University, Sydney University, Elektron Festival Stockholm, Musica y Escena Mexico City, Berliner Ensemble, Huddersfield Festival, Accademia Filarmonica Romana, Teatro La Fenice Venezia, Gouldbenkian Foundation Lisboa, Teatro Carlo Felice Genova, Dresden Musiktage, International week of new music Bucarest, Gaudeamus, CCCBarcelona, Milano State University, Schloss Solitude Stuttgart, Banff Festival Canada, RAI Radio 3, BBC London, Radio France, SWF and WDR Germany, NHK Japan. As pianist Giuseppe plays the contemporary repertoire as well improvised free jazz. As sound projectionist he has performed pivotal works by Karlheinz Stockhausen, Luigi Nono, Iannis Xenakis. Among his teaching highlights: Juilliard School New York, Internationale Ferienkurse Darmstadt, Universität der Künste Berlin, UDK Wien, Guildhall School of Music and Drama London, P. I. Ciajkovskij Conservatory Moscow, Saint Petersbourg Conservatory, Central University Beijing, Irino Foundation Tokyo, Conservatorio Superior de Madrid, Università di Roma Tor Vergata, Conservatorio G. Verdi Milano, where from 1984 until 2012 he was professor of Composition as well as Live Electronics Techniques. Extremely important for his musical background have been the close contacts with Franco Evangelisti, Luigi Nono, Karlheinz Stockhausen and John Cage.
For more info:
http://cidim.it/cidim/content/314619?id=242608
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01 _ La liberté des mers (2022) 07:12
Daniel Kientzy saxophones, Giuseppe Giuliano electronic keyboards, percussion ensemble Musique D’Avance (Didier Plisson, Yanick Guillot, Nicolas Zanlonghi, Christophe Le Marec, Gwenael Derien Akagawa, Antoine Leteillier), conducting Jean Claude Dodin
02 _ Prefazione alla raccolta del padiglione delle orchidee (vers. 2007) 20:04
Pierre-Yves Artaud bass and octobass flute, electronics
03 _ Secondo commento a La liberté des mers (2021/22) 29:19
Daniel Kientzy saxophones, Giuseppe Giuliano electronic keyboards, percussion ensemble Musique D’Avance (Didier Plisson, Yanick Guillot, Renaud Detruit, Pablo Pico, Antoine Leteillier), conducting Jean Claude Dodin
(C) + (P) 2023