NINE IMPROVISATIONS FOR SOPRANINO AND GUITAR
MARCO COLONNA / ENZO ROCCO
Marco Colonna _ sax sopranino
Enzo Rocco _ chitarra
Grande musica! Registrato a dicembre 2020 e originariamente pubblicato su Bandcamp. Con questa registrazione a distanza si rinnova la collaborazione fra Marco Colonna (qui esclusivamente concentrato ad esplorare le possibilità del sax sopranino) e Enzo Rocco. Si erano incontrati per la prima volta alla corte di Butch Morris nel lontano 2003, in seguito durante le sedute di improvvisazione organizzate da Marco al Rialto S. Ambrogio di Roma, posto stupendo con programmazioni coraggiose e stimolanti.
Per maggiori informazioni:
www.facebook.com/EnzoRoccoMusicPage
https://marcocolonnamusic.com
"(...) Enzo Rocco è un chitarrista cremasco dalle larghissime vedute, che ha alle spalle incontri estemporanei con esponenti di spicco nel campo dell'avanguardia, da Lol Coxhill a Giancarlo Schiaffini, da Peter Kowald a Carlo Actis Dato... Marco Colonna è un polistrumentista romano, abituale collaboratore di Roberto Ottaviano, di Stefano Leonardi e autore di parecchi dischi in solo o in duo, di ricerca e di sperimentazione. I due si sono conosciuti nell'ambito delle conductions nell'orchestra di Butch Morris e hanno sempre tenuto vivo un legame basato su un analogo modo di sentire e realizzare la musica. In questo periodo di chiusura degli spettacoli dal vivo e di difficoltà di incontrarsi e di incidere in presenza, i due hanno deciso di comunicare, di suonare a distanza e di realizzare, così, nove improvvisazioni, assemblate, poi, grazie ad un paziente lavoro di editing al computer.
La musica del cd, pur non essendo composta e preparata nei dettagli, si avvantaggia di una notevole coesione interna, grazie ad una consolidata consuetudine fra i due protagonisti e ad un simile atteggiamento nel confrontarsi con altri compositori estemporanei, dove la capacità di ascolto reciproco conta quanto quella di elaborazione, senza remore e senza rete. Nelle nove tracce la chitarra e il sax sopranino si cercano, si inseguono, si dividono per poi ricongiungersi e ritornare a dialogare, procedendo sull'orlo del baratro con l'abilità di tenersi sempre in equilibrio, sostenendosi vicendevolmente.
Grumi è il brano iniziale e introduce il clima dell'intero album. Chitarra e sassofono si danno botta e risposta evitando le "buone maniere" del mainstream. Lo scambio è condotto su toni nervosi e appuntiti, fra il tonale e l'atonale. I modelli di riferimento sono i grandi nomi della free form europea, filtrati da un approccio personale alla materia.
In Whistling si colgono echi insospettabili di folklore laziale. È un tributo alla tradizione? Chissà...
In Ridondanze si assiste alla costruzione di temi sghembi e sofferti, da parte del sopranino, dietro ad un arpeggio chitarristico altrettanto volutamente disarticolato.
In Alti e bassi prevale la ricerca timbrica di note acutissime, fuori dal rigo, da parte di Colonna, mentre la chitarra distilla suoni distinti o alonati, in controtendenza.
Il colloquio si avviluppa, si ingarbuglia in 132 bpm. Nessun timore. I due improvvisatori sanno come uscire fuori dall'intrico inestricabile in cui si sono andati a cacciare.
In Shaded l'atmosfera si fa meditativa e il colloquio procede più tranquillo, anche se il sopranino punta sempre in alto, evitando, però, le vertigini.
Minimale è una vetrina per il fraseggio secco e inquieto di Rocco, mentre Colonna, di riflesso, opera su note lunghe e sfrangiate.
Si riprende la scena il sassofonista, andando a toccare il cielo con il suo strumento, mentre la sei corde elettrica produce effetti rumoristici concordanti o discordanti, che dir si voglia, in En plein.
Si chiude con Bianchi e neri, ancora arricciata dalla conversazione anti-melodica, alla scoperta caparbia di un motivo obliquo, da approfondire in coppia.
"Nine Improvisations for Sopranino and Guitar", in conclusione, è una prova esemplare di come, in un periodo critico segnato dalla pandemia, la voglia di creare una proposta che abbia un senso, una dignità, possa veicolare registrazioni di spessore e di qualità come questa." Gianni Montano, Jazz Convention, 2021.
"(...) Operazione timbricamente difficile da implementare quella dell’incrocio tra sax sopranino e chitarra elettrica posta in essere da Marco Colonna ed Enzo Rocco in Nine improvisations for sopranino and guitar: la libera improvvisazione informata al dialogo tra i musicisti non viaggia certo sui binari della tonalità o della garanzia offerta da toni o accordi armonici che producono consonanze tra i due strumenti. E’ dunque necessario immaginare gli strumenti in altro modo, come portatori di una relazione: nel caso di Colonna e Rocco è molto probabile che ci sia un’introspezione di fondo che regola anche il modo di discutere musicalmente degli argomenti. Se è vero che il sopranino fonda le sue evoluzioni sui registri alti mentre la chitarra elettrica ha modo di spaziare in una magnetica vibrazione, è anche vero che i musicisti hanno un potere espressivo specifico, dovendole farle “parlare” e non c’è dubbio che quel potere qui venga fuori intatto come il rapporto fra due convinti agitatori di connessioni, dove l’uno si preoccupa di “versare” sostanza su registri squillanti mentre l’altro è perfetto nella capacità di “inghiottire” la parte e rilanciare su un timbro amorfo. Un pezzo come Alti e Bassi può essere probante in tal senso, rivendicando un approccio non usuale dal lato della tecnica estensiva in un campo d’azione consolidato.
In Nine improvisations for sopranino and guitar si riacutizzano perciò gli insegnamenti di Evan Parker o di Derek Bailey, per qualcosa che può attivare nuovi spazi di adattamento per strumenti così lontani caratterialmente, non solo creazioni conosciute (le ombrature di Shaded o gli sfasamenti di Ridondanze), ma anche attinenze spostate sul versante delle velocità d’esecuzione e dei generi (le accelerazioni di Rocco in Minimale o di Colonna in 132 bpm ma anche Bianchi e Neri, che teorizza su un political blues soggiacente ma non perfettamente evidente)." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2021.
"(...) Tornando su binari più arditi, lessicalmente parlando, eccoci a Nine Improvisations for Sopranino and Guitar (Setola di Maiale), i cui due strumenti del titolo sono nelle mani di Marco Colonna ed Enzo Rocco, il cui dialogo, in ottica covid, è avvenuto a distanza (caso tutt’atro che raro, del resto). Bellissime sonorità, specie nel sopranino di Colonna." Alberto Bazzurro, L'Isola Della Musica Italiana, 2021.
"(...) Dans la free music internationale, la guitare (électrique) a été mise à toutes les sauces à coup d’ampli, d’effets, de pédales (en cascade), d’objets etc… en empruntant à de multiples sources – inspirations (Hendrix, blues, jazz, classique, Cage, musiques du monde, bruitisme) en défiant les lois de la lutherie, à la suite des Sharrock, Bailey, Rowe, Reichel, Russell, Kaiser, Boni etc… J’ai toujours été impressionné par le prodigieux Roger Smith, un phénomème de la « spanish guitar » à deux fois cinq doigts et aux doigtés et positions de la main affolants et impossibles. Parmi ceux qui zigzaguent avec bonheur dans les cases, frettes et gammes au départ d’une connaissance approfondie du jazz (Jim Hall, Joe Pass, René Thomas) pour gambader dans les chemins de traverse sans se départir du jeu « note » à « note », en toute lisibilité, et des structures d’accords décodées avec une bonne virtuosité figure un artisan transalpin bien sympathique : Enzo Rocco ! Enzo s’est illustré aux côtés de forces de la nature comme le sax baryton international Carlo Actis Dato ou le plus poète d’entre tous les saxophonistes de premier plan, l’improbable Lol Coxhill, (sans parler de sa collaboration avec le tromboniste tubiste Giancarlo Schiaffini, pionnier en chef de la coulisse improvisée au même titre que Rutherford et Christmann). Fort heureusement, deux merveilleux albums en immortalisent la faconde réciproque : Paëlla & Norimaki avec Actis Dato publié par Splasch et Fine Tuning : The Gradisca Concert avec Coxhill sur le label Amirani du saxophoniste soprano Gianni Mimmo. On m’a deux ou trois fois chauffé les oreilles au sujet du duo de Gianni Mimmo et Enzo Rocco couplé avec un enregistrement de notre trio Sureau dans le CD The Leuven Concert (Setola Di Maiale), me faisant comprendre que c’était pas assez « non-idiomatique », radical que sais-je encore !! En ce qui me concerne, j’apprécie le musicianship et le talent musical d’un improvisateur sincère et doué quelque soient ses intentions et son esthétique à la condition que je ne m’ennuie pas et qu’en plus je prenne du plaisir à écouter. Or leur duo avait alors développé une empathie musicale rare, un dialogue étourdissant dans les registres harmoniques et le flux ludique. Le guitariste Enzo Rocco a une capacité plus que remarquable dans l’improvisation « mélodique » free en sollicitant un registre musical étendu de la six-cordes et un sens du dialogue interactif avisé. Son plectre tire la moindre note avec la dynamique la plus appropriée et face à son agile main gauche ce plectre tourbillonne par-dessus les frettes aiguës ou à proximité du chevalet dans une véritable chorégraphie manuelle. Un goût latin pour la mélodie inspirée des musiques populaires italiennes s’y affirme pour être ensuite méthodiquement subverti et décalé pour des séquences audacieuses selon les morceaux. Sa connaissance approfondie des structures harmoniques et son aisance instrumentale ne sont que le tremplin d’un jeu subtil et libre parfois tiré au cordeau ou joyeusement elliptique à la rencontre du souffle inspiré et accentué de ses collègues saxophonistes cités plus haut. Marco Colonna, lui-même clarinettiste de haut vol et ici saxophoniste sopranino audacieux, et Enzo créent neuf magnifiques dialogues, zig-zags, zébrures cambrées et cascades de notes hors gravitation. Ludique, lumineuse et enjouée leur musique se tend autour de thèmes canevas inventés dans l’instant ou avec des intentions télépathiques. Marco Colonna s’affirme depuis plusieurs années comme un des souffleurs à suivre en Italie : avant tout clarinettiste émérite, il s’essaie ici avec bonheur et justesse à faire vriller et tressauter un sax sopranino, ce qui n’est pas donné, même pour un saxophoniste expérimenté. C’est bien le moment de découvrir son talent multiforme. Un vrai régal disponible à la fois en CD chez Setola Di Maiale, le label du fantastique Stefano Giust, l'excellent batteur et en digital via la plateforme de New Ethic Society." Jean-Michel Van Schouwburg, Orynx - Improv and Sound, 2022.
"(...) Chamber Jazz with a crisp filter, these collections of multiple brief tracks use contrast and cooperation to avoid the uniformity engendered when only a saxophone and guitar duo is involved. True to its title, Nine Improvisations for Sopranino and Guitar features the Italians, saxophonist Marco Colonna, who has played with Agustí Fernández; and electric guitarist Enzo Rocco, who has partnered Carlo Actis Dato.
Throughout the Colonna/Rocco session the guitarist keeps the program moving by switching between sliding pressurized strokes and diaphanous displays of finger-style frails or moderated plinks. For his part Colonna’s scene-setting encompasses flashing reed arabesques and slides plus shrills that sometimes reach altissimo and above. Despite detours into squeaks and whines from one player, and casual or intense strumming from the other, tunes remain linear and expositions usually evolve with reflective harmonies. While some such as “Bianchi e Neri” pivot to a folksy or balladic narrative, others such as “Ridondanze” propel intensity that comes from reed biting variations and flat-picking percussive string strokes. The most impressive tracks are those which integrate extended techniques within horizontal narratives. “Alti e Bassi” for example begins with strident reed trills in near-piccolo range that are met by tense electrified twangs. But the resolution involves Rocco’s cerebral phrasing which moves Colonna away from stratospheric squeaks to a moderated conclusion.
Nine Improvisations for Sopranino and Guitar sets out to do exactly what the title promises. Notable within that paradigm, extending the project still further could possibly expose its built-in limitations." Ken Waxman, Jazz Word, 2022.
01 _ Grumi 03:39
02 _ Whistling 02:09
03 _ Ridondanze 03:38
04 _ Alti e Bassi 05:05
05 _ 132 bpm 03:16
06 _ Shaded 03:31
07 _ Minimale 02:20
08 _ En Plein 04:39
09 _ Bianchi e Neri 03:31
(C) + (P) 2021
Marco Colonna _ sopranino sax
Enzo Rocco _ guitar
Great music from two master musicians! Recorded in December 2020 and originally issued on Bandcamp. With this remote recording, the collaboration between Marco Colonna (here exclusively focused on exploring the possibilities of the sopranino sax) and Enzo Rocco is renewed. They met for the first time at Butch Morris' court back in 2003, later during the improvisation sessions organized by Marco at the Rialto S. Ambrogio in Rome, a wonderful place with adventurous programming.
For more info:
www.facebook.com/EnzoRoccoMusicPage
https://marcocolonnamusic.com
"(...) Chamber Jazz with a crisp filter, these collections of multiple brief tracks use contrast and cooperation to avoid the uniformity engendered when only a saxophone and guitar duo is involved. True to its title, Nine Improvisations for Sopranino and Guitar features the Italians, saxophonist Marco Colonna, who has played with Agustí Fernández; and electric guitarist Enzo Rocco, who has partnered Carlo Actis Dato.
Throughout the Colonna/Rocco session the guitarist keeps the program moving by switching between sliding pressurized strokes and diaphanous displays of finger-style frails or moderated plinks. For his part Colonna’s scene-setting encompasses flashing reed arabesques and slides plus shrills that sometimes reach altissimo and above. Despite detours into squeaks and whines from one player, and casual or intense strumming from the other, tunes remain linear and expositions usually evolve with reflective harmonies. While some such as “Bianchi e Neri” pivot to a folksy or balladic narrative, others such as “Ridondanze” propel intensity that comes from reed biting variations and flat-picking percussive string strokes. The most impressive tracks are those which integrate extended techniques within horizontal narratives. “Alti e Bassi” for example begins with strident reed trills in near-piccolo range that are met by tense electrified twangs. But the resolution involves Rocco’s cerebral phrasing which moves Colonna away from stratospheric squeaks to a moderated conclusion.
Nine Improvisations for Sopranino and Guitar sets out to do exactly what the title promises. Notable within that paradigm, extending the project still further could possibly expose its built-in limitations." Ken Waxman, Jazz Word, 2022.
"(...) Dans la free music internationale, la guitare (électrique) a été mise à toutes les sauces à coup d’ampli, d’effets, de pédales (en cascade), d’objets etc… en empruntant à de multiples sources – inspirations (Hendrix, blues, jazz, classique, Cage, musiques du monde, bruitisme) en défiant les lois de la lutherie, à la suite des Sharrock, Bailey, Rowe, Reichel, Russell, Kaiser, Boni etc… J’ai toujours été impressionné par le prodigieux Roger Smith, un phénomème de la « spanish guitar » à deux fois cinq doigts et aux doigtés et positions de la main affolants et impossibles. Parmi ceux qui zigzaguent avec bonheur dans les cases, frettes et gammes au départ d’une connaissance approfondie du jazz (Jim Hall, Joe Pass, René Thomas) pour gambader dans les chemins de traverse sans se départir du jeu « note » à « note », en toute lisibilité, et des structures d’accords décodées avec une bonne virtuosité figure un artisan transalpin bien sympathique : Enzo Rocco ! Enzo s’est illustré aux côtés de forces de la nature comme le sax baryton international Carlo Actis Dato ou le plus poète d’entre tous les saxophonistes de premier plan, l’improbable Lol Coxhill, (sans parler de sa collaboration avec le tromboniste tubiste Giancarlo Schiaffini, pionnier en chef de la coulisse improvisée au même titre que Rutherford et Christmann). Fort heureusement, deux merveilleux albums en immortalisent la faconde réciproque : Paëlla & Norimaki avec Actis Dato publié par Splasch et Fine Tuning : The Gradisca Concert avec Coxhill sur le label Amirani du saxophoniste soprano Gianni Mimmo. On m’a deux ou trois fois chauffé les oreilles au sujet du duo de Gianni Mimmo et Enzo Rocco couplé avec un enregistrement de notre trio Sureau dans le CD The Leuven Concert (Setola Di Maiale), me faisant comprendre que c’était pas assez « non-idiomatique », radical que sais-je encore !! En ce qui me concerne, j’apprécie le musicianship et le talent musical d’un improvisateur sincère et doué quelque soient ses intentions et son esthétique à la condition que je ne m’ennuie pas et qu’en plus je prenne du plaisir à écouter. Or leur duo avait alors développé une empathie musicale rare, un dialogue étourdissant dans les registres harmoniques et le flux ludique. Le guitariste Enzo Rocco a une capacité plus que remarquable dans l’improvisation « mélodique » free en sollicitant un registre musical étendu de la six-cordes et un sens du dialogue interactif avisé. Son plectre tire la moindre note avec la dynamique la plus appropriée et face à son agile main gauche ce plectre tourbillonne par-dessus les frettes aiguës ou à proximité du chevalet dans une véritable chorégraphie manuelle. Un goût latin pour la mélodie inspirée des musiques populaires italiennes s’y affirme pour être ensuite méthodiquement subverti et décalé pour des séquences audacieuses selon les morceaux. Sa connaissance approfondie des structures harmoniques et son aisance instrumentale ne sont que le tremplin d’un jeu subtil et libre parfois tiré au cordeau ou joyeusement elliptique à la rencontre du souffle inspiré et accentué de ses collègues saxophonistes cités plus haut. Marco Colonna, lui-même clarinettiste de haut vol et ici saxophoniste sopranino audacieux, et Enzo créent neuf magnifiques dialogues, zig-zags, zébrures cambrées et cascades de notes hors gravitation. Ludique, lumineuse et enjouée leur musique se tend autour de thèmes canevas inventés dans l’instant ou avec des intentions télépathiques. Marco Colonna s’affirme depuis plusieurs années comme un des souffleurs à suivre en Italie : avant tout clarinettiste émérite, il s’essaie ici avec bonheur et justesse à faire vriller et tressauter un sax sopranino, ce qui n’est pas donné, même pour un saxophoniste expérimenté. C’est bien le moment de découvrir son talent multiforme. Un vrai régal disponible à la fois en CD chez Setola Di Maiale, le label du fantastique Stefano Giust, l'excellent batteur et en digital via la plateforme de New Ethic Society." Jean-Michel Van Schouwburg, Orynx - Improv and Sound, 2022.
"(...) Enzo Rocco è un chitarrista cremasco dalle larghissime vedute, che ha alle spalle incontri estemporanei con esponenti di spicco nel campo dell'avanguardia, da Lol Coxhill a Giancarlo Schiaffini, da Peter Kowald a Carlo Actis Dato... Marco Colonna è un polistrumentista romano, abituale collaboratore di Roberto Ottaviano, di Stefano Leonardi e autore di parecchi dischi in solo o in duo, di ricerca e di sperimentazione. I due si sono conosciuti nell'ambito delle conductions nell'orchestra di Butch Morris e hanno sempre tenuto vivo un legame basato su un analogo modo di sentire e realizzare la musica. In questo periodo di chiusura degli spettacoli dal vivo e di difficoltà di incontrarsi e di incidere in presenza, i due hanno deciso di comunicare, di suonare a distanza e di realizzare, così, nove improvvisazioni, assemblate, poi, grazie ad un paziente lavoro di editing al computer.
La musica del cd, pur non essendo composta e preparata nei dettagli, si avvantaggia di una notevole coesione interna, grazie ad una consolidata consuetudine fra i due protagonisti e ad un simile atteggiamento nel confrontarsi con altri compositori estemporanei, dove la capacità di ascolto reciproco conta quanto quella di elaborazione, senza remore e senza rete. Nelle nove tracce la chitarra e il sax sopranino si cercano, si inseguono, si dividono per poi ricongiungersi e ritornare a dialogare, procedendo sull'orlo del baratro con l'abilità di tenersi sempre in equilibrio, sostenendosi vicendevolmente.
Grumi è il brano iniziale e introduce il clima dell'intero album. Chitarra e sassofono si danno botta e risposta evitando le "buone maniere" del mainstream. Lo scambio è condotto su toni nervosi e appuntiti, fra il tonale e l'atonale. I modelli di riferimento sono i grandi nomi della free form europea, filtrati da un approccio personale alla materia.
In Whistling si colgono echi insospettabili di folklore laziale. È un tributo alla tradizione? Chissà...
In Ridondanze si assiste alla costruzione di temi sghembi e sofferti, da parte del sopranino, dietro ad un arpeggio chitarristico altrettanto volutamente disarticolato.
In Alti e bassi prevale la ricerca timbrica di note acutissime, fuori dal rigo, da parte di Colonna, mentre la chitarra distilla suoni distinti o alonati, in controtendenza.
Il colloquio si avviluppa, si ingarbuglia in 132 bpm. Nessun timore. I due improvvisatori sanno come uscire fuori dall'intrico inestricabile in cui si sono andati a cacciare.
In Shaded l'atmosfera si fa meditativa e il colloquio procede più tranquillo, anche se il sopranino punta sempre in alto, evitando, però, le vertigini.
Minimale è una vetrina per il fraseggio secco e inquieto di Rocco, mentre Colonna, di riflesso, opera su note lunghe e sfrangiate.
Si riprende la scena il sassofonista, andando a toccare il cielo con il suo strumento, mentre la sei corde elettrica produce effetti rumoristici concordanti o discordanti, che dir si voglia, in En plein.
Si chiude con Bianchi e neri, ancora arricciata dalla conversazione anti-melodica, alla scoperta caparbia di un motivo obliquo, da approfondire in coppia.
"Nine Improvisations for Sopranino and Guitar", in conclusione, è una prova esemplare di come, in un periodo critico segnato dalla pandemia, la voglia di creare una proposta che abbia un senso, una dignità, possa veicolare registrazioni di spessore e di qualità come questa." Gianni Montano, Jazz Convention, 2021.
"(...) Operazione timbricamente difficile da implementare quella dell’incrocio tra sax sopranino e chitarra elettrica posta in essere da Marco Colonna ed Enzo Rocco in Nine improvisations for sopranino and guitar: la libera improvvisazione informata al dialogo tra i musicisti non viaggia certo sui binari della tonalità o della garanzia offerta da toni o accordi armonici che producono consonanze tra i due strumenti. E’ dunque necessario immaginare gli strumenti in altro modo, come portatori di una relazione: nel caso di Colonna e Rocco è molto probabile che ci sia un’introspezione di fondo che regola anche il modo di discutere musicalmente degli argomenti. Se è vero che il sopranino fonda le sue evoluzioni sui registri alti mentre la chitarra elettrica ha modo di spaziare in una magnetica vibrazione, è anche vero che i musicisti hanno un potere espressivo specifico, dovendole farle “parlare” e non c’è dubbio che quel potere qui venga fuori intatto come il rapporto fra due convinti agitatori di connessioni, dove l’uno si preoccupa di “versare” sostanza su registri squillanti mentre l’altro è perfetto nella capacità di “inghiottire” la parte e rilanciare su un timbro amorfo. Un pezzo come Alti e Bassi può essere probante in tal senso, rivendicando un approccio non usuale dal lato della tecnica estensiva in un campo d’azione consolidato.
In Nine improvisations for sopranino and guitar si riacutizzano perciò gli insegnamenti di Evan Parker o di Derek Bailey, per qualcosa che può attivare nuovi spazi di adattamento per strumenti così lontani caratterialmente, non solo creazioni conosciute (le ombrature di Shaded o gli sfasamenti di Ridondanze), ma anche attinenze spostate sul versante delle velocità d’esecuzione e dei generi (le accelerazioni di Rocco in Minimale o di Colonna in 132 bpm ma anche Bianchi e Neri, che teorizza su un political blues soggiacente ma non perfettamente evidente)." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2021.
"(...) Tornando su binari più arditi, lessicalmente parlando, eccoci a Nine Improvisations for Sopranino and Guitar (Setola di Maiale), i cui due strumenti del titolo sono nelle mani di Marco Colonna ed Enzo Rocco, il cui dialogo, in ottica covid, è avvenuto a distanza (caso tutt’atro che raro, del resto). Bellissime sonorità, specie nel sopranino di Colonna." Alberto Bazzurro, L'Isola Della Musica Italiana, 2021.
01 _ Grumi 03:39
02 _ Whistling 02:09
03 _ Ridondanze 03:38
04 _ Alti e Bassi 05:05
05 _ 132 bpm 03:16
06 _ Shaded 03:31
07 _ Minimale 02:20
08 _ En Plein 04:39
09 _ Bianchi e Neri 03:31
(C) + (P) 2021