WHAT'S THAT NOISE?
GIANCARLO SCHIAFFINI / GIUSEPPE GIULIANO
CD digisleeve 4 pagine + booklet
Giancarlo Schiaffini _ trombone
Giuseppe Giuliano _ pianoforte
Due musicisti incredibili! Registrazione live del concerto tenuto il 5 aprile 2019, in occasione del Master in SonicArts presso l’Università di Roma Tor Vergata – Auditorium Ennio Morricone. Registrazione, mixing e mastering di Federico Scalas. In copertina 'Eisen, Lack', opera di Franz Pichler.
Dall'introduzione nelle note del booklet (di Giancarlo Schiaffini): "Parlando di improvvisazione in musica si va spesso incontro a equivoci, incomprensioni e ambiguità sia sul significato della parola stessa, sia sul giudizio morale che le si associa. Sembra così naturale oggi, parlando di musica, immaginare un pentagramma con note e pause ben definite, eppure dobbiamo tener conto del fatto che la musica europea, o, meglio, eurocentrica, è l'unica fra tutte le culture del mondo a presentare una scrittura così precisa e meticolosa, e lo è da non più di tre secoli. Infatti quella dell'improvvisazione era prassi comune in Europa fino al XVIII secolo, poi restò patrimonio dei grandi solisti, fino a sparire verso la fine del XIX secolo.
L'improvvisazione è stata ripresa in considerazione in Europa, dopo l'avvento del Jazz, a metà del XX secolo. In questo ambiente culturale si è venuta a creare inevitabilmente una interazione fra scrittura (di cui abbiamo grande tradizione) e creazione istantanea.
Nell'improvvisazione sono insiti il gioco, l'assunzione di un ruolo, l'invenzione, la memoria, l'invio reciproco di stimoli e di provocazioni, l'elaborazione e la negazione di materiali, la decisione immediata. La creatività deve essere sempre risvegliata da stimoli nuovi e diversi, senza adagiarsi sul già detto che funziona. L'esecutore-compositore-improvvisatore si trova quindi davanti una grande, teorica libertà d'azione e molte trappole nascoste come la scelta di infilarsi in percorsi già noti, naturali, automatici e condizionanti.
L'improvvisazione è una tecnica che consente una grande varietà di situazioni espressive e di comunicazione fra musicisti, e non solo, quale forse non è mai stata in passato. Si richiede talento, cultura, pratica, prontezza, padronanza strumentale.
L'improvvisazione non si improvvisa."
Giuseppe Giuliano. Musicista romano con attività internazionale come compositore, pianista, sound projectionist, improvvisatore. Importanti per la sua formazione musicale gli incontri con Franco Evangelisti, Luigi Nono, Karlheinz Stockhausen e John Cage. La sua musica ha una forte interazione con l’elettronica e l’informatica ed è stata eseguita nelle sedi più prestigiose a livello internazionale. Come pianista interpreta il repertorio contemporaneo, la free-form jazz e l’improvvisazione. Principali attività di insegnamento: Juilliard School New York, Internationale Ferienkurse Darmstadt, UDK Berlino, Guildhall School of Music and Drama London, UDK Wien, Ciaikowsky Conservatory Moscow, Sankt Petersburg Conservatory, Central University Beijing, Irino Foundation Tokyo, dal 1984 al 2012 ha insegnato composizione e composizione elettronica (live electronics) al Conservatorio G. Verdi di Milano. http://cidim.it/cidim/content/314619?id=242608
Giancarlo Schiaffini. Compositore-trombonista-tubista, laureato in fisica, autodidatta in musica, ha partecipato alle prime esperienze di free-jazz in Europa. Ha studiato a Darmstadt con Stockhausen, Ligeti e Globokar e musica elettronica con Franco Evangelisti. Ha collaborato con John Cage, Karole Armitage, Luigi Nono e Giacinto Scelsi. Ha partecipato, come compositore ed esecutore, a numerosi festival e stagioni concertistiche di jazz, improvvisazione e musica contemporanea in tutto il mondo. Ha tenuto corsi e seminari in Italia, Germania, USA, Messico, Cuba, Colombia, Australia, Francia. Ha insegnato presso il conservatorio dell’Aquila e nei corsi estivi di Siena Jazz. Ha pubblicato diversi libri su musica, improvvisazione, ascolto per Auditorium Edizioni. http://www.giancarloschiaffini.com
"(...) A proposito della fenomenologia prodotta dai rumori, Michel Serres affermava che il noise “…is where it becomes impossible to clearly differentiate one thing from another. There is only a continual movement which seems to overrun place, take up and confuse space…” (citazione di Steven D. Brown in Michel Serres: Science, Translation and the Logic of the Parasite”, 2002). In breve sostanza, il suono è capace di effettuare una vera e propria occupazione aurale che ad un certo punto si slega dal contesto: ma il senso della legatura è anche l’effetto delle articolazioni sonore dei musicisti; è probabilmente su questo punto che il What’s that noise? di Giancarlo Schiaffini e Giuseppe Giuliano, vuole offrire una chiave d’interpretazione. Questi due musicisti si mantengono purissimi, fedeli ad un periodo che ha portato delle grandi novità nel modo di far musica: Cage, l’improvvisazione romana con tanti rappresentanti che hanno girato intorno ad essa, le tecniche estese, la complessità filosofica di una nuova comunicazione, l’interferenza necessaria della politica e di uno stile di vita, sono tutti elementi che si riconoscono in quanto fatto dai due musicisti, qualcosa che oggi potrebbe apparire piuttosto demodé. Agli scettici bisognerebbe chiedere se allo stato attuale ci sono altri movimenti o modalità musicali che abbiano gli immensi risvolti di quanto è accaduto dai sessanta in poi, per almeno trent’anni e fargli ascoltare un cd come What’s that noise?, 9 brani costituiti da 6 libere improvvisazioni tra piano e trombone e 3 composizioni scritte da Giovanni Costantini, Corrado Rojac e Stanislav Makovsky, che sono il resoconto di un concerto al SonicArts tenuto presso Tor Vergata nell’aprile dello scorso anno. Un’improvvisazione mista di cacofonia e di momenti armonici casuali che si inseriscono negli sviluppi dei brani fa pensare ad una musica e ad un’arte inossidabile, come quella che probabilmente si vuol evidenziare con la cover del cd di Franz Pichler (Eisen, Lack sta per Ferro, vernice), ma ci sono dei passaggi non intenzionali che sono in grado di restituire una dialettica veramente fondamentale come in Suono Elicoidale o L’isola del giorno dopo, pezzi che si pongono come esempi di una poeticità dell’improvvisazione che non arranca di un millimetro." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2020.
"(...) Eccoci a un autentico guru dell’avanguardia nostrana, Giancarlo Schiaffini, il cui trombone, in What’s That Nois? (Setola di Maiale), dialoga col pianoforte di Giuseppe Giuliano lungo improvvisazioni dei due performers più pagine di altri (anche due piani soli e uno più elettronica) che non mancano di regalare grande musica, fra momenti più spinti e altri più aerei, nervosi e olimpici, tesi ed estenuati." Alberto Bazzurro, L'Isola Della Musica Italiana, 2020.
"(...) The liner note to What’s That Noise?, the exhilarating recent album by trombonist/composer Giancarlo Schiaffini and pianist Giuseppe Giuliano, is a manifesto of sorts. In it, Schiaffini observes that until relatively recently European music included improvisation among its accepted practices and declares that now, after the experiments of the second half of the last century, improvisation once again has become acceptable as a course of action available for use in conjunction with notated music.
Pursuing that conjunction is, in essence, the program for What’s That Noise? The album consists of five free improvisations alternating with four new and recent compositions by Giovanni Costantini, Corrado Rojac, Stanislav Makovsky, and Schiaffini himself.
As might be expected, both Schiaffini and Giuliano have deep backgrounds in improvised music as well as in the postwar European avant-garde. Giuliano’s musical sensibility was imprinted by encounters with Franco Evangelisti, Luigi Nono, Karlheinz Stockhausen and John Cage. As a performer, he’s realized contemporary composed works in addition to playing improvised music in different settings. Schiaffini, in addition to having been part of the European free jazz movement, studied with Stockhausen, Evangelisti, György Ligeti and Vinko Globokar, and collaborated with Cage, Nono and Giacinto Scelsi.
As is apparent from the very first notes, the music on What’s That Noise? reflects both musicians’ fluency not only in the advanced vocabulary of contemporary improvisational practices, but in the expansive sound world and complex syntax of the postwar European avant-garde." Daniel Barbiero, Avant Music News, 2020.
01 _ G.Giuliano/G.Schiaffini _ L’isola del giorno dopo _ piano e trombone _ free improvisation (2019) 09:38
02 _ Giovanni Costantini _ Traccia sospesa _ piano e electronics (2015) 07:36
03 _ G.Giuliano/G.Schiaffini _ Suono elicoidale _ piano e trombone _ free improvisation (2019) 08:07
04 _ Corrado Rojac _ Coniugazioni _ solo piano (2018) 06:46
05 _ G.Giuliano/G.Schiaffini _ Cuisson assez bien _ piano e trombone _ free improvisation (2019) 05:49
06 _ Stanislav Makovsky _ Strati _ piano e trombone _ drawing for improvisation (2019) 07:59
07 _ G.Giuliano/G.Schiaffini _ What’s that noise? _ piano e trombone _ free improvisation (2019) 05:06
08 _ Giancarlo Schiaffini _ L’oca di Giuseppe _ solo piano (2017) 05:25
09 _ G.Giuliano/G.Schiaffini _ Quasi habanera _ piano e trombone _ free improvisation (2019) 02:58
(C) + (P) 2019
CD digisleeve 4 pages + booklet
Giancarlo Schiaffini _ trombone
Giuseppe Giuliano _ piano
Two incredible musicians! Live recording of the concert held on April 5th 2019, on the occasion of the Master in SonicArts at the University of Rome Tor Vergata - Auditorium Ennio Morricone. Recording, mixing and mastering by Federico Scalas. On the cover 'Eisen, Lack', by Franz Pichler.
For more info:
http://cidim.it/cidim/content/314619?id=242608
http://www.giancarloschiaffini.com
"(...) The liner note to What’s That Noise?, the exhilarating recent album by trombonist/composer Giancarlo Schiaffini and pianist Giuseppe Giuliano, is a manifesto of sorts. In it, Schiaffini observes that until relatively recently European music included improvisation among its accepted practices and declares that now, after the experiments of the second half of the last century, improvisation once again has become acceptable as a course of action available for use in conjunction with notated music.
Pursuing that conjunction is, in essence, the program for What’s That Noise? The album consists of five free improvisations alternating with four new and recent compositions by Giovanni Costantini, Corrado Rojac, Stanislav Makovsky, and Schiaffini himself.
As might be expected, both Schiaffini and Giuliano have deep backgrounds in improvised music as well as in the postwar European avant-garde. Giuliano’s musical sensibility was imprinted by encounters with Franco Evangelisti, Luigi Nono, Karlheinz Stockhausen and John Cage. As a performer, he’s realized contemporary composed works in addition to playing improvised music in different settings. Schiaffini, in addition to having been part of the European free jazz movement, studied with Stockhausen, Evangelisti, György Ligeti and Vinko Globokar, and collaborated with Cage, Nono and Giacinto Scelsi.
As is apparent from the very first notes, the music on What’s That Noise? reflects both musicians’ fluency not only in the advanced vocabulary of contemporary improvisational practices, but in the expansive sound world and complex syntax of the postwar European avant-garde." Daniel Barbiero, Avant Music News, 2020.
"(...) Vous m’excuserez de n’avoir pas chroniqué cet album du tromboniste Giancarlo Schiaffini avec le pianiste Giuseppe Giuliano plus tôt. J’avais un problème de lecture avec mon vieil appareil HHB qui est aussi une machine à enregistrer des CD’r dont ceux destinés à imprimer des masters professionnels. Il fait des siennes surtout lorsque mes doigts sont maculés d’avoir mangé juste avant. Rien à dire : c’est un grand plaisir d’écouter Giancarlo Schiaffini, un tromboniste free improvisateur des tous débuts avec un talent rare, des sonorités travaillées, graveleuses, étirées, vocalisées, avec des recherches de timbre et un travail sur la dynamique. Son collègue joue du piano dans un style vingtiémiste qui en contrastant avec les sonorités ferraillantes et pneumatiques du tromboniste renforce son acuité et sa singularité. Quatre compositions sont interprétées ici : Traccia Sospesa de Giovanni Costantini avec electronics, Coniugazioni de Corrado Rojac pour piano solo, Strati de Stanislav Makovsky et l’Oca di Giuseppe de Giancarlo Schiaffini. Les cinq autres morceaux sont des improvisations libres réjouissantes et bien calibrées. Si on aime Paul Rutherford at Günter Christmann, il faut absolument écouter Giancarlo Schiaffini. Son Memo From en duo avec Michele Iannacone paru sur le légendaire label Cramps est une pièce maîtresse de la free music européenne. Il faut vraiment écouter ces quatre compositions car elles apportent une toute autre perspective à cet album et aux improvisations. Franchement, cet album est une réelle réussite et les notes de pochette comportent des commentaires bienvenus. J’écoute avec grand plaisir Giancarlo et son pote pianiste dialoguer et jouer le mieux possible les compositions. Un bel album. What’s that noise? But music!!" Jean-Michel Van Schouwburg, Orynx-Improv and Sound, 2020.
"(...) Eccoci a un autentico guru dell’avanguardia nostrana, Giancarlo Schiaffini, il cui trombone, in What’s That Nois? (Setola di Maiale), dialoga col pianoforte di Giuseppe Giuliano lungo improvvisazioni dei due performers più pagine di altri (anche due piani soli e uno più elettronica) che non mancano di regalare grande musica, fra momenti più spinti e altri più aerei, nervosi e olimpici, tesi ed estenuati." Alberto Bazzurro, L'Isola Della Musica Italiana, 2020.
"(...) A proposito della fenomenologia prodotta dai rumori, Michel Serres affermava che il noise “…is where it becomes impossible to clearly differentiate one thing from another. There is only a continual movement which seems to overrun place, take up and confuse space…” (citazione di Steven D. Brown in Michel Serres: Science, Translation and the Logic of the Parasite”, 2002). In breve sostanza, il suono è capace di effettuare una vera e propria occupazione aurale che ad un certo punto si slega dal contesto: ma il senso della legatura è anche l’effetto delle articolazioni sonore dei musicisti; è probabilmente su questo punto che il What’s that noise? di Giancarlo Schiaffini e Giuseppe Giuliano, vuole offrire una chiave d’interpretazione. Questi due musicisti si mantengono purissimi, fedeli ad un periodo che ha portato delle grandi novità nel modo di far musica: Cage, l’improvvisazione romana con tanti rappresentanti che hanno girato intorno ad essa, le tecniche estese, la complessità filosofica di una nuova comunicazione, l’interferenza necessaria della politica e di uno stile di vita, sono tutti elementi che si riconoscono in quanto fatto dai due musicisti, qualcosa che oggi potrebbe apparire piuttosto demodé. Agli scettici bisognerebbe chiedere se allo stato attuale ci sono altri movimenti o modalità musicali che abbiano gli immensi risvolti di quanto è accaduto dai sessanta in poi, per almeno trent’anni e fargli ascoltare un cd come What’s that noise?, 9 brani costituiti da 6 libere improvvisazioni tra piano e trombone e 3 composizioni scritte da Giovanni Costantini, Corrado Rojac e Stanislav Makovsky, che sono il resoconto di un concerto al SonicArts tenuto presso Tor Vergata nell’aprile dello scorso anno. Un’improvvisazione mista di cacofonia e di momenti armonici casuali che si inseriscono negli sviluppi dei brani fa pensare ad una musica e ad un’arte inossidabile, come quella che probabilmente si vuol evidenziare con la cover del cd di Franz Pichler (Eisen, Lack sta per Ferro, vernice), ma ci sono dei passaggi non intenzionali che sono in grado di restituire una dialettica veramente fondamentale come in Suono Elicoidale o L’isola del giorno dopo, pezzi che si pongono come esempi di una poeticità dell’improvvisazione che non arranca di un millimetro." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2020.
01 _ G.Giuliano/G.Schiaffini _ L’isola del giorno dopo _ piano and trombone _ free improvisation (2019) 09:38
02 _ Giovanni Costantini _ Traccia sospesa _ piano and electronics (2015) 07:36
03 _ G.Giuliano/G.Schiaffini _ Suono elicoidale _ piano and trombone _ free improvisation (2019) 08:07
04 _ Corrado Rojac _ Coniugazioni _ solo piano (2018) 06:46
05 _ G.Giuliano/G.Schiaffini _ Cuisson assez bien _ piano and trombone _ free improvisation (2019) 05:49
06 _ Stanislav Makovsky _ Strati _ piano and trombone _ drawing for improvisation (2019) 07:59
07 _ G.Giuliano/G.Schiaffini _ What’s that noise? _ piano and trombone _ free improvisation (2019) 05:06
08 _ Giancarlo Schiaffini _ L’oca di Giuseppe _ solo piano (2017) 05:25
09 _ G.Giuliano/G.Schiaffini _ Quasi habanera _ piano and trombone _ free improvisation (2019) 02:58
(C) + (P) 2019