SONOROVETRO
SONOROVETRO (Dionisio Capuano, Carlo Fatigoni, Marcellino Garau, Morena Tamborrino)
CD digipack 6 pagine
Dionisio Capuano _ lastra di vetro _ microfoni a contatto
Carlo Fatigoni _ laptop _ live processing
Marcellino Garau _ elaborazioni elettroacustiche
Morena Tamborrino _ voce _ azione scenica
Musica elettroacustica registrata il 17 luglio 2007 a Schio, Vicenza, nell’ambito di ‘Azioni Inclementi’, con elaborazione sonora in post produzione nel febbraio-marzo 2019.
Dalle note di copertina: "Una lastra di vetro è stata, anche per me, luogo di esplorazioni ed interfaccia sul qui e ora. Fu pure soglia al fallace ma felice tentativo di comprensione del vangelo di San Giovanni. Questa trasparenza, che separa e consente la visione, si unì per un tempo alla voce di Morena. Un’espressione, se mi dici il ve[t]ro, ruminata a fonema, le parole come sabbia, combuste in un processo dove il suono tenta di caricarsi d’ogni bruttura per offrire uno sguardo puro al mondo. Quella sera, poi, fu soffiato, attraverso il live processing di Carlo, un oggetto sonoro fragile e resiliente, sporco di una intensità rimasta sepolta per più di un decennio. Che attendeva di essere restituita agli occhi della mente. Tutto era rimasto sospeso. Si ha dunque a che fare con una meta-composizione, estesa in un periodo di oltre dieci anni. Il lavoro di Marcellino è ben più di una rimasterizzazione o di una post produzione. Lui ha agito come archeologo-alchimista, alla ricerca della bellezza e della verità. Ha scavato e smerigliato quel frammento performativo tirandone fuori cose antiche e cose nuove. Squarci e scorci inaspettati appaiono all'ascolto. Il suono è, oggi, più trasparente di quanto fu quell’estate, acuto nel rivelare le intenzioni profonde e dirci chi siamo." Per i titoli sono stati utilizzati frammenti e suggestioni da Fabrizio Caramagna, Alda Merini, Yusuf Kadel, Sole Nero, Pietro Pancamo, Anonimo, Wislawa Szymborska, Jules Renard, Arthur Bloch, Anacleto Verrecchia, Erin e Francesco Petrarca.
Per maggiori informazioni:
http://www.faticart.org (Carlo Fatigoni)
"(...) Azioni Inclementi era un festival che si teneva nella provincia vicentina, con serate dedicate alla lettura, alle installazioni, al teatro e cinema e naturalmente alla musica. Nel 2007 Schio ospitò la perfomance di Sonorovetro, un progetto guidato da Dionisio Capuano (giornalista di Blow Up) che, come fa intendere il nome del progetto, si prestava ad una speciale rappresentazione scenica, in cui voci e suoni opportunamente elaborati avrebbero dovuto fornire linfa ad un’esplorazione metafisico-intellettuale del suono del vetro. Con gli opportuni miglioramenti tecnologici il progetto di Capuano è ancora oggi fresco e pronto per una sua collocazione atemporale: possiamo ricavare verità dall’osservazione di una lastra di vetro? Si può consentire che musica intonata su elaborazioni del suono del vetro, basate su posizionamento dei microfoni, live processing o rimasterizzazioni possa diventare un ideale alleato di una drammaturgia espressionista? Queste domande, poste nel contesto di Sonorovetro, acquisiscono una risposta positiva, perché si caricano di una significativa trance poetica e musicale. Per ciò che concerne la prima, la girandola di frasi frammentate che si distribuiscono nell’intera titolazione (Merini, Szymborska, Pancamo, Petrarca, etc.) costituisce un’analisi indiretta ed influente sulla rappresentazione, pur in mancanza di una narrativa esplicita; per la seconda, si gode di riferimenti vocali (l’elaborazione della voce di Morena Tamborrino richiama l’algida espressione del canto e l’alterazione del senso demoniaco nell’idea dello spasmo greco alla Galas), di un riferimento musicale (Dionisio si concentra sul progetto, sulla lastra di vetro e sul piazzamento dei microfoni a contatto) e uno tecnologico (Carlo Fatigoni prima e Marcellino Garau a distanza di 12 anni, si impegnano con computer e programmi di elaborazione per trovare una collocazione emotiva dei suoni, accedendo a sonorità contemporanee dell’elettronica, dove echi, squilli, commistioni di rumori metallici e scuri segnali acustici si fondono in quella prospettiva che Capuano definisce “archeologica”. Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2019.
"(...) Nel luglio 2007 a Schio (Vi), nell'ambito della rassegna Azioni Inclementi, Dionisio Capuano presentava una performance multimediale "suonando" una lastra di vetro amplificata con microfoni a contatto, in compagnia dell'artista digitale e agitatore culturale Carlo Fatigoni (al laptop ed elaborazione live dei suoni) e della vocalist Morena Tamborrino, responsabile anche dei movimenti scenici. Dodici anni dopo, il sound designer Marcellino Garau è stato chiamato a rivisitare le registrazioni di quella performance, ripulendole e processandole in modo del tutto libero e creativo, divenendo a tutti gli effetti il quarto artefice di Sonorovetro. Suddivisa in tredici movimenti con lunghi titoli evocativi campionati da testi di vari scrittori e poeti, la (meta)operazione non conserva la dimensione visiva dell'evento - che si presume giocare su riflessi e "tra(n)s(ap)parenze" della superficie vetrosa - ma la rimpiazza con corrispettivi suoni e voci "specchiate", echi che si rincorrono e interazioni tra vocalizzi ora drammatici ora evocanti arcaici cerimoniali, stridori di graffe e raschiature, riverberi e drone elettronici che rimandano per intensità e lirismo a climi di maestri dell'elettronica colta del secolo scorso. (8)" Vittore Baroni, Blow Up 2019.
01 _ Guarda quanta luce c’è nel vetro 02:30
02 _ Stelle nei vetri di una finestra 03:17
03 _ ...è fragile perché trafitto di sguardi, volentieri ritornerebbe nella sabbia, si sente meno sicuro sotto i nostri occhi, che sotto i nostri passi 02:34
04 _ Occhi come specchi, occhi come vetri 01:08
05 _ …sui vetri appannati 02:02
06 _ Due gocce di pioggia, remote dal cielo, si fondono su un vetro? 04:37
07 _ Si fece un violino di vetro perché voleva vedere la musica 03:37
08 _ Il nostro sogno urta contro il mistero, come la vespa contro un vetro. Meno pietoso dell’uomo, Dio non apre mai la finestra 02:25
09 _ La macchiolina che stai grattando è dall’altra parte 01:55
10 _ Schegge di vetro sui muri di cinta 02:21
11 _ …quelle biglie di vetro colorate, non ho mai imparato a giocarci, ma il solo possederle, era tutto? 02:38
12 _ Passa il penser sì come sole in vetro, anzi più assai, però che nulla il tene 02:01
13 _ Tra(n)s(ap)parenze 03:51
(C) + (P) 2019
CD digipack 6 pages
Dionisio Capuano _ glass plate _ contact microphones
Carlo Fatigoni _ laptop _ live processing
Marcellino Garau _ electro-acoustic elaborations
Morena Tamborrino _ voice _ stage action
Electroacoustic performance recorded on July 17th 2007 in Schio, Vicenza (Italy), as part of 'Azioni Inclementi' with post-production sound processing in February-March 2019.
For more info:
http://www.faticart.org (Carlo Fatigoni)
"(...) Azioni Inclementi era un festival che si teneva nella provincia vicentina, con serate dedicate alla lettura, alle installazioni, al teatro e cinema e naturalmente alla musica. Nel 2007 Schio ospitò la perfomance di Sonorovetro, un progetto guidato da Dionisio Capuano (giornalista di Blow Up) che, come fa intendere il nome del progetto, si prestava ad una speciale rappresentazione scenica, in cui voci e suoni opportunamente elaborati avrebbero dovuto fornire linfa ad un’esplorazione metafisico-intellettuale del suono del vetro. Con gli opportuni miglioramenti tecnologici il progetto di Capuano è ancora oggi fresco e pronto per una sua collocazione atemporale: possiamo ricavare verità dall’osservazione di una lastra di vetro? Si può consentire che musica intonata su elaborazioni del suono del vetro, basate su posizionamento dei microfoni, live processing o rimasterizzazioni possa diventare un ideale alleato di una drammaturgia espressionista? Queste domande, poste nel contesto di Sonorovetro, acquisiscono una risposta positiva, perché si caricano di una significativa trance poetica e musicale. Per ciò che concerne la prima, la girandola di frasi frammentate che si distribuiscono nell’intera titolazione (Merini, Szymborska, Pancamo, Petrarca, etc.) costituisce un’analisi indiretta ed influente sulla rappresentazione, pur in mancanza di una narrativa esplicita; per la seconda, si gode di riferimenti vocali (l’elaborazione della voce di Morena Tamborrino richiama l’algida espressione del canto e l’alterazione del senso demoniaco nell’idea dello spasmo greco alla Galas), di un riferimento musicale (Dionisio si concentra sul progetto, sulla lastra di vetro e sul piazzamento dei microfoni a contatto) e uno tecnologico (Carlo Fatigoni prima e Marcellino Garau a distanza di 12 anni, si impegnano con computer e programmi di elaborazione per trovare una collocazione emotiva dei suoni, accedendo a sonorità contemporanee dell’elettronica, dove echi, squilli, commistioni di rumori metallici e scuri segnali acustici si fondono in quella prospettiva che Capuano definisce “archeologica”. Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2019.
"(...) Nel luglio 2007 a Schio (Vi), nell'ambito della rassegna Azioni Inclementi, Dionisio Capuano presentava una performance multimediale "suonando" una lastra di vetro amplificata con microfoni a contatto, in compagnia dell'artista digitale e agitatore culturale Carlo Fatigoni (al laptop ed elaborazione live dei suoni) e della vocalist Morena Tamborrino, responsabile anche dei movimenti scenici. Dodici anni dopo, il sound designer Marcellino Garau è stato chiamato a rivisitare le registrazioni di quella performance, ripulendole e processandole in modo del tutto libero e creativo, divenendo a tutti gli effetti il quarto artefice di Sonorovetro. Suddivisa in tredici movimenti con lunghi titoli evocativi campionati da testi di vari scrittori e poeti, la (meta)operazione non conserva la dimensione visiva dell'evento - che si presume giocare su riflessi e "tra(n)s(ap)parenze" della superficie vetrosa - ma la rimpiazza con corrispettivi suoni e voci "specchiate", echi che si rincorrono e interazioni tra vocalizzi ora drammatici ora evocanti arcaici cerimoniali, stridori di graffe e raschiature, riverberi e drone elettronici che rimandano per intensità e lirismo a climi di maestri dell'elettronica colta del secolo scorso. (8)" Vittore Baroni, Blow Up 2019.
01 _ Guarda quanta luce c’è nel vetro 02:30
02 _ Stelle nei vetri di una finestra 03:17
03 _ ...è fragile perché trafitto di sguardi, volentieri ritornerebbe nella sabbia, si sente meno sicuro sotto i nostri occhi, che sotto i nostri passi 02:34
04 _ Occhi come specchi, occhi come vetri 01:08
05 _ …sui vetri appannati 02:02
06 _ Due gocce di pioggia, remote dal cielo, si fondono su un vetro? 04:37
07 _ Si fece un violino di vetro perché voleva vedere la musica 03:37
08 _ Il nostro sogno urta contro il mistero, come la vespa contro un vetro. Meno pietoso dell’uomo, Dio non apre mai la finestra 02:25
09 _ La macchiolina che stai grattando è dall’altra parte 01:55
10 _ Schegge di vetro sui muri di cinta 02:21
11 _ …quelle biglie di vetro colorate, non ho mai imparato a giocarci, ma il solo possederle, era tutto? 02:38
12 _ Passa il penser sì come sole in vetro, anzi più assai, però che nulla il tene 02:01
13 _ Tra(n)s(ap)parenze 03:51
(C) + (P) 2019