IN THE APARTMENT HOUSE
PHILIP CORNER / APARTMENT HOUSE (Philip Corner, Anton Lukoszevieze, Rhodri Davies, Nikos Veliotis, Phoebe Neville, David Ryan, Andrew Sparling, Alan Thomas, John Lely, Philip Thomas, Richard Benjafield, Apartment House Ensemble)
Philip Corner _ composizione _ pianoforte _ gong
Anton Lukoszevieze _ direzione _ violoncello
Nikos Veliotis _ violoncello
Phoebe Neville _ voce
Rhodri Davies _ arpa
David Ryan _ clarinetto
Andrew Sparling _ clarinetto
Alan Thomas _ chitarra
John Lely _ gadgets _ armonica
Philip Thomas _ pianoforte
Richard Benjafield _ percussione
ensemble _ Apartment House
Questo è il terzo disco del compositore Philip Corner per Setola di Maiale ed è un grandissimo onore ospitare questa sua musica. Si tratta di composizioni registrate dal vivo, rieditate magistralmente da Tommaso Marletta: siamo nell'ambito della musica contemporanea, partiture fitte ed interpreti di prim'ordine, come quelli dell'ensemble Apartment House che può vantare la reputazione di essere il principale gruppo britannico per la musica sperimentale, in tutte le sue diverse forme; fondatore e direttore è il violoncellista Anton Lukoszevieze. Generalmente, le descrizioni ai lavori di questo catalogo cercano di essere puramente descrittive, cercando di omettere certi aggettivi compiacenti, ma in questo caso non è possibile farlo, sia per il grandissimo contenuto documentaristico del lavoro di questo grande compositore, sia per la bellezza inaudita della musica... un disco magnifico.
Per maggiori informazioni:
https://en.wikipedia.org/wiki/Philip_Corner
www.antonlukoszevieze.co.uk
www.rhodridavies.com
www.nikosveliotis.com
www.david-ryan.co.uk
www.divine-art.co.uk/AS/andrewsparling.htm
www.alanthomas-guitar.com
www.johnlely.co.uk
www.philip-thomas.co.uk
www.innovativeconservatoire.com/news/networkmember/rbenjafield
www.apartmenthouse.co.uk
"(...) Terzo cd di registrazioni pregresse di Philip Corner per Setola. Stavolta si tratta di una raccolta di 5 pezzi formalizzata con alcuni componenti dell'Apartment House, noto aggregato sperimentale di improvvisatori e musicisti, di cui troviamo le prime tracce nelle composizioni di Cornelius Cardew. Nella prima parte degli anni sessanta, il mondo compositivo si era aperto alle diaboliche scoperte delle partiture grafiche, favorito da Cage e dal gruppo di compositori newyorchesi, che a loro volta erano stati influenzati proprio da Cardew, un signore inglese coltissimo e allievo di Stockhausen. Le tracce di cui si parlava si trovano nelle registrazioni da camera contenute in un vinile che raccoglie pezzi come Autumn '60, Octet '61 for Jasper Johns, Material scritte da Cardew. In queste operazioni c'è già l'opera del violoncellista Anton Lukoszevieze, che poi renderà ufficiale nel 1995 il collettivo in questione. E' l'epoca in cui viene portato ad elevazione il concetto di alea o indeterminazione, come risultato di un potente mezzo di redistribuzione delle responsabilità dal compositore all'esecutore. La partitura grafica scardina i vecchi principi, richiedendo all'esecutore facoltà maggiori che risiedono nell'interpretazione dei segni grafici e hanno bisogno di una dose di organizzazione delle azioni finalizzate al suono, tra cui l'immaginazione improvvisativa riveste un ruolo essenziale: indeterminazione ed improvvisazione diventano anelli complici di una catena sonora.
Per ciò che riguarda Corner e il cd segnalato, va detto che le prime due tracce di In the apartment house ci riportano proprio alle condizioni tecniche di Autumn '60 o Octet '61: due esibizioni tenute a Londra nel giugno del '99, dirette da Lukoszevieze, in cui si adoperano due violoncellisti (l'altro è Nikos Veliotis), 2 clarinetti (Andrew Sparling e David Ryan), un piano (Philip Thomas), un'arpa (Rhodri Davies) e Corner stesso al gong. Sono opere reagenti, che sovente vedono gli strumenti allungarsi nelle loro iperboli costruite all'istante.
Il resto è più riconoscibile ed in linea con una parte della produzione recente dell'americano: Satie's 2 chords of the Rose+Cross prevede ancora cello (Anton), arpa (Davies), piano (Thomas), un chitarrista (Alan Thomas), un percussionista (Richard Benjafield) e la voce di Phoebe Neville che si incrocia con quella di Corner, in un lascito poetico-minimalista tenutosi a Berlino nel 2003: qui si inquadra il Corner pianistico che pian piano riceve il conforto ipnotico dei musicisti.
Lukoszevieze è protagonista di due pezzi: totalmente solo in Soloist Piece e con l'armonicista John Lely in C Major Chord, due registrazioni effettuate tra Norfolk e Kingston. Il primo è classicità tutta tendente alla ricerca di risonanza e versi interrogativi, mentre il secondo è un lungo drone che si staglia contro poche note di armonica a bocca sapientemente distribuite nell'effetto armonico, che svegliano strane sensazioni di benessere. L'Apartment House si riunisce poi per Many soloist piece, nell'esibizione fatta all'Università di Bristol nel '99 per dar vita ad un clima spettrale e premonitore. Per gli specialisti del genere, un cd assolutamente da ottenere." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2017.
"(...) Grande musica per orecchie curiose. Philip Corner è uno di quei compositori che fai prima a dire chi non è che non a raccontare chi è, comunque può bastare una parola: Fluxus (di cui fu uno dei fondatori). In pratica è uno di quei vecchi tromboni che non invecchieranno mai. Il suo nome è, fuor di dubbio, uno dei più prestigiosi fra quelli presenti nel catalogo Setola di Maiale. Prestigio che, nell’occasione, è fatto lievitare dalla collaborazione del compositore americano con l’autorevole ensemble londinese Apartment House. Le aspettative non vengono deluse e le sei composizioni presentate sono di fattura elevatissima. Corner, a livello esecutivo, compare solo in due di esse: quando in Chirographic suona il gong (*) rafforzando la formazione del brano precedente (violoncello, violino, pianoforte + 2 clarinetti) [entrambi i brani sono stati registrati durante un concerto londinese del Giugno 1999] e quando in Satie’s 2 Chords Of The Rose + Cross duetta al pianoforte e alla voce recitante con Phoebe Neville. La parte del leone è chiaramente svolta dal violoncellista Anton Lukoszevieze, leader dell’ensemble e per vario tempo in forma stabile anche presso la formazione tedesca Zeitkratzer, che affronta in solitudine Soloist Piece mentre in C Major Chord duetta con l’armonica di John Lely. Many Soloist Piece è, come recita il titolo, una scrittura per più solisti.
Le composizioni di Corner sono chiaramente di tipo aperto, interpretabili dagli esecutori con un certo margine di libertà, e ci riportano a quella che è stata la musica contemporanea americana nella seconda metà del Novecento, minimalismo compreso. Particolare influenza, in questo autore dagli effetti fortemente drammatici, sembra poi aver rivestito la conoscenza della musica tradizionale coreana. Può bastare. (*) Così nelle note, ma secondo me il Gong di Philip Corner è nel primo dei due brani." Ciccio Lo Piano, Sands-zine, 2017.
01 _ Lovely Music 19:24
per 2 violoncelli, 2 clarinetti, arpa, pianoforte, gong
Apartment House (Anton Lukoszevieze, dir., violoncello; gong: Philip Corner), Indeterminacy Concert, Conway Hall, Londra. 4 giugno 1999
02 _ Chirographic 11:28
per 2 violoncelli, 2 clarinetti, arpa, pianoforte
Apartment House (Anton Lukoszevieze, dir., violoncello), Indeterminacy Concert, Conway Hall, Londra. 4 giugno 1999
03 _ Satie's 2 Chords of the Rose+Cross 13:24
per violoncello, pianoforte, chitarra, arpa, percussione e testi di Satie.
Apartment House (Anton Lukoszevieze, dir., violoncello; pianoforte: Philip Thomas), MaerzMusic, Berlino. 19 marzo 2003
04 _ C Major Chord 16:53
per violoncello (Anton Lukoszevieze) e armonica (John Lely)
Studio, Mattishall, Norfolk. 4 agosto 2002
05 _ Soloist Piece 5:21
violoncello: Anton Lukoszevieze
registrato al Gateway Studio, Kingston. 28 agosto 1998
06 _ Many Soloist Piece 9:57
Apartment House, Bristol University, 4 febbraio 1999
(C) + (P) 2017
Philip Corner _ compositions _ piano _ voice _ gong
Anton Lukoszevieze _ director _ cello
Nikos Veliotis _ cello
Phoebe Neville _ voice
Rhodri Davies _ harp
David Ryan _ clarinet
Andrew Sparling _ clarinet
Alan Thomas _ guitar
John Lely _ gadgets _ harmonica
Philip Thomas _ piano
Richard Benjafield _ percussion
ensemble _ Apartment House
This is the third album of composer Philip Corner for Setola di Maiale and it's a great honor to host his music again. These are live recorded compositions that have been re-mastered by Tommaso Marletta, who has been able to restore splendor and new life to these recordings. Contemporary music at his best, bold scores and first-rate interpreters, such as those of the Apartment House's ensemble, that has a reputation as the principal UK ensemble for experimental music, in all its different forms. Founder and director is cellist Anton Lukoszevieze. Generally, the descriptions of the works on this catalog are purely descriptive, trying to omit some compliant adjectives, but in this case, it is not possible and so, both for the great documentary content of the work of this great composer and for the unexpected beauty of the music... this is a truly amazing album.
For more info:
https://en.wikipedia.org/wiki/Philip_Corner
www.antonlukoszevieze.co.uk
www.rhodridavies.com
www.nikosveliotis.com
www.david-ryan.co.uk
www.divine-art.co.uk/AS/andrewsparling.htm
www.alanthomas-guitar.com
www.johnlely.co.uk
www.philip-thomas.co.uk
www.innovativeconservatoire.com/news/networkmember/rbenjafield
www.apartmenthouse.co.uk
"(...) Terzo cd di registrazioni pregresse di Philip Corner per Setola. Stavolta si tratta di una raccolta di 5 pezzi formalizzata con alcuni componenti dell'Apartment House, noto aggregato sperimentale di improvvisatori e musicisti, di cui troviamo le prime tracce nelle composizioni di Cornelius Cardew. Nella prima parte degli anni sessanta, il mondo compositivo si era aperto alle diaboliche scoperte delle partiture grafiche, favorito da Cage e dal gruppo di compositori newyorchesi, che a loro volta erano stati influenzati proprio da Cardew, un signore inglese coltissimo e allievo di Stockhausen. Le tracce di cui si parlava si trovano nelle registrazioni da camera contenute in un vinile che raccoglie pezzi come Autumn '60, Octet '61 for Jasper Johns, Material scritte da Cardew. In queste operazioni c'è già l'opera del violoncellista Anton Lukoszevieze, che poi renderà ufficiale nel 1995 il collettivo in questione. E' l'epoca in cui viene portato ad elevazione il concetto di alea o indeterminazione, come risultato di un potente mezzo di redistribuzione delle responsabilità dal compositore all'esecutore. La partitura grafica scardina i vecchi principi, richiedendo all'esecutore facoltà maggiori che risiedono nell'interpretazione dei segni grafici e hanno bisogno di una dose di organizzazione delle azioni finalizzate al suono, tra cui l'immaginazione improvvisativa riveste un ruolo essenziale: indeterminazione ed improvvisazione diventano anelli complici di una catena sonora.
Per ciò che riguarda Corner e il cd segnalato, va detto che le prime due tracce di In the apartment house ci riportano proprio alle condizioni tecniche di Autumn '60 o Octet '61: due esibizioni tenute a Londra nel giugno del '99, dirette da Lukoszevieze, in cui si adoperano due violoncellisti (l'altro è Nikos Veliotis), 2 clarinetti (Andrew Sparling e David Ryan), un piano (Philip Thomas), un'arpa (Rhodri Davies) e Corner stesso al gong. Sono opere reagenti, che sovente vedono gli strumenti allungarsi nelle loro iperboli costruite all'istante.
Il resto è più riconoscibile ed in linea con una parte della produzione recente dell'americano: Satie's 2 chords of the Rose+Cross prevede ancora cello (Anton), arpa (Davies), piano (Thomas), un chitarrista (Alan Thomas), un percussionista (Richard Benjafield) e la voce di Phoebe Neville che si incrocia con quella di Corner, in un lascito poetico-minimalista tenutosi a Berlino nel 2003: qui si inquadra il Corner pianistico che pian piano riceve il conforto ipnotico dei musicisti.
Lukoszevieze è protagonista di due pezzi: totalmente solo in Soloist Piece e con l'armonicista John Lely in C Major Chord, due registrazioni effettuate tra Norfolk e Kingston. Il primo è classicità tutta tendente alla ricerca di risonanza e versi interrogativi, mentre il secondo è un lungo drone che si staglia contro poche note di armonica a bocca sapientemente distribuite nell'effetto armonico, che svegliano strane sensazioni di benessere. L'Apartment House si riunisce poi per Many soloist piece, nell'esibizione fatta all'Università di Bristol nel '99 per dar vita ad un clima spettrale e premonitore. Per gli specialisti del genere, un cd assolutamente da ottenere." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2017.
"(...) Grande musica per orecchie curiose. Philip Corner è uno di quei compositori che fai prima a dire chi non è che non a raccontare chi è, comunque può bastare una parola: Fluxus (di cui fu uno dei fondatori). In pratica è uno di quei vecchi tromboni che non invecchieranno mai. Il suo nome è, fuor di dubbio, uno dei più prestigiosi fra quelli presenti nel catalogo Setola di Maiale. Prestigio che, nell’occasione, è fatto lievitare dalla collaborazione del compositore americano con l’autorevole ensemble londinese Apartment House. Le aspettative non vengono deluse e le sei composizioni presentate sono di fattura elevatissima. Corner, a livello esecutivo, compare solo in due di esse: quando in Chirographic suona il gong (*) rafforzando la formazione del brano precedente (violoncello, violino, pianoforte + 2 clarinetti) [entrambi i brani sono stati registrati durante un concerto londinese del Giugno 1999] e quando in Satie’s 2 Chords Of The Rose + Cross duetta al pianoforte e alla voce recitante con Phoebe Neville. La parte del leone è chiaramente svolta dal violoncellista Anton Lukoszevieze, leader dell’ensemble e per vario tempo in forma stabile anche presso la formazione tedesca Zeitkratzer, che affronta in solitudine Soloist Piece mentre in C Major Chord duetta con l’armonica di John Lely. Many Soloist Piece è, come recita il titolo, una scrittura per più solisti.
Le composizioni di Corner sono chiaramente di tipo aperto, interpretabili dagli esecutori con un certo margine di libertà, e ci riportano a quella che è stata la musica contemporanea americana nella seconda metà del Novecento, minimalismo compreso. Particolare influenza, in questo autore dagli effetti fortemente drammatici, sembra poi aver rivestito la conoscenza della musica tradizionale coreana. Può bastare. (*) Così nelle note, ma secondo me il Gong di Philip Corner è nel primo dei due brani." Ciccio Lo Piano, Sands-zine, 2017.
01 _ Lovely Music 19:24
for 2 cellos, 2 clarinets, harp, piano, gong
Apartment House (Anton Lukoszevieze, dir., cello; gong: Philip Corner), Indeterminacy Concert, Conway Hall, London. June 4, 1999
02 _ Chirographic 11:28
for 2 cellos, 2 clarinets, harp, piano
Apartment House (Anton Lukoszevieze, dir., cello), Indeterminacy Concert, Conway Hall, London. June 4, 1999
03 _ Satie's 2 Chords of the Rose+Cross 13:24
for cello, piano, guitar, harp, percussion and Satie texts
Apartment House (Anton Lukoszevieze, dir., cello; piano: Philip Thomas), MaerzMusic, Berlin. March 19, 2003
04 _ C Major Chord 16:53
for cello (Anton Lukoszevieze) and harmonica (John Lely)
Studio, Mattishall, Norfolk. Aug 4, 2002
05 _ Soloist Piece 5:21
cello: Anton Lukoszevieze
recorded at Gateway Studio, Kingston. Aug 28,1998
06 _ Many Soloist Piece 9:57
Apartment House, Bristol University, Feb 4, 1999
(C) + (P) 2017