PANTALICA (A SITE-SPECIFIC RECORDING)
TIM HODGKINSON / GANDOLFO PAGANO / DAVIDE BARBARINO
SOLD OUT
Tim Hodgkinson _ clarinetto _ foglie d'erba
Gandolfo Pagano _ chitarra acustica preparata _ armonica _ bacchette _ pietre
Davide Barbarino _ sax alto _ richiami per uccelli _ foglie d'erba
Un trio musicale avventuroso che vede insieme due musicisti siciliani, Gandolfo Pagano e Davide Barbarino, e Tim Hodgkinson, nuovamente in catalogo dopo Black Sky dei K-Space (SM2410). Dalle note dello stesso Hodgkinson: "Luglio 2012: concerti site-specific e registrazioni in Sicilia con Davide Barbarino e Gandolfo Pagano. Pantalica, nella provincia di Siracusa. Una gola abissale. Ma anche una necropoli: spazi vuoti scolpiti nella roccia, cubi e parallelepipedi d'aria. A centinaia. Come la casa in negativo di Rachel Whiteread, che sembra invertire il rapporto fra solido e vuoto. Ma qui è così ovunque si poggi lo sguardo.
Pantalica sorge tredici secoli prima di Cristo. Il periodo della svolta dal bronzo al ferro. Alcune tombe, in seguito, sono state utilizzate come abitazioni e perfino come chiese bizantine. Noi ci siamo posizionati su un pendio erboso, sopra il fiume, davanti ad un' enorme concavità nella zona opposta alla gola. Abbiamo percepito una sorta di eco, un'acustica speciale. L'acustica particolare delle rocce, delle forme, dell'erba e degli uccelli. L'acqua che scorre nella gola, il vento. Siamo scesi per nuotare in una serie di piccoli laghi. Per fortuna non sapevamo che nel fiume Anapo vive un serpente mostruoso che ipnotizza e inghiotte in un boccone solo asini, persone, pecore e capre. Per noi i laghi erano impeccabili.
Arrivare è stato un processo. Noi tre con le nostre differenti sensibilità. Gandolfo aveva il contatto per portare avanti l'operazione. Il contatto era il direttore del sito archeologico di Pantalica, tanto generoso nella sua ospitalità e con la sua conoscenza, che inevitabilmente ci ha distratto. Davide, ansioso che le esigenze dell' arte pura prevalessero sul resto, era immerso nella teoria della mente paesaggistica di Matteo Meschari. Io non essendo preparato, fingevo di esserlo.
Le distanze. Volevamo registrare con i nostri strumenti, ma è stato il luogo a fornirceli. Abbiamo voluto registrarne i suoni del luogo, i suoni fatti ascoltando i suoni trovati ascoltando il luogo. Infine la chitarra di Gandolfo vicina al microfono e i due fiati molto distanti. L'arte del disequilibrio."
Per maggiori informazioni:
www.timhodgkinson.co.uk
www.davidebarbarino.bandcamp.com
"(...) La necropoli di Pantalica è una zona del siracusano famosa per essere un sito di interesse storico, archeologico e paesaggistico. Da lì è tangibile la testimonianza di un'età del bronzo, si possono incontrare grotte ed insenature affascinanti e percorribili e la zona si presta benissimo anche come oasi ambientale. E' una riserva naturale che deve incantare per più motivi, così come ha ammaliato l'inglese Tim Hodgkinson, che in quel posto ha trovato ispirazione per imbastire un set musicale e naturalistico assieme a Davide Barbarino e Gandolfo Pagano, due musicisti siculi animati da stesse intenzioni e proiezioni; armati dei propri strumenti (Tim al clarinetto, Barbarino al sax alto e Pagano alla chitarra preparata), i tre si sono piazzati in una concavità in prossimità del fiume Anapo che attraversa la zona, piazzando microfoni alla stregua di un campo di registrazione. Con i loro strumenti hanno poi imbastito un'improvvisazione che potesse coagularsi attorno ai suoni naturali dello scorrere dell'acqua o del cinguettio degli uccelli, verificando in presa diretta quello che si può contrattare da uno scambio simbiotico con la natura.
Hodgkinson suona discreto, in decompressione e mai invasivo, comprimendo i timbri del clarinetto; Pagano usa la chitarra preparata senza nessun ritegno tecnico, fornendo un alibi a quei suoni di campanacci che spesso si sentono in lontananza in un paesaggio di campagna; Barbarino suona frammentato e spesso in opposizione contrappuntistica al clarinetto di Hodgkinson. Il sottofondo quasi costante del rumore del fiume che accompagna la performance, così come le pause tornite di rumori delle pietre e fruscii dell'erba, conferiscono un'aura di benessere all'ascolto. Il clima però non è agreste, ma cerca di recuperare una spontaneità, una magica soggettività musicale che possa lavorare di fino con l'ambiente. In questi casi è corretto parlare di improvvisazione ecologica.
Non è affatto semplice trovare una giusta combinazione in quella che Tim chiama arte dello squilibrio, ma per chi ha qualche conoscenza di field recordings, Pantalica può costituire già un avanzamento, perché non è semplice microfonazione e riproduzione, ma è accoglimento delle istanze strumentali, avviate in modalità improvvisativa; sono i connubi che donano timbri di risulta, colgono la diversità degli umori e la specialità dei momenti. E' quindi dimostrato come suoni o rumori siano tutti disponibili in scala con un identico potenziale di emotività, ciò che conta è il rispetto verso essi: senza spremersi più di tanto il cervello il suono dello scorrere del fiume in Pantalica può diventare nella nostra immaginazione un accordo prolungato o dronizzato di synth, mentre il recupero dell'area come ecosistema diventa una certezza con un sistema improntato alla corretta proiezione acustica dei suoni." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2016.
01 _ Pantalica (A Site-Specific Recording) 41:31
(C) + (P) 2016
SOLD OUT
Tim Hodgkinson _ Bb clarinet _ leaves of grass
Gandolfo Pagano _ acoustic prepared guitar _ harmonica _ sticks _ stones
Davide Barbarino _ alto saxophone _ bird calls _ leaves of grass
Very interesting project with two Italian musicians and Tim Hodgkinson, who is on this label for the second time after K-Space's Black Sky (SM2410). He has wrote the following linear notes that describe perfectly the work: "July 2012: Site-specific concerts and recordings with Davide Barbarino and Gandolfo Pagano in Sicily. Pantalica, in the province of Syracuse. A deep gorge. But also a city of tombs: cubes and cuboids of air, empty space carved out of solid rock. Hundreds of them. Like Rachel Whiteread's negative house, seeming to invert the relationship of solid to void. But over and over. Wherever you look.
This begins thirteen centuries B.C. The turn of bronze to iron. Some are used as dwellings later. Byzantine churches, even. Positioning ourselves eventually above the river on a grassy slope opposite a giant concavity in the opposite wall of the gorge. Sensing a kind of echo, a special acoustic. The special acoustic of the rocks, the shapes, and the special acoustic shape of the grass, the birds. The water in the gorge, the wind. Later going down for a swim in a series of pools. Fortunately we did not know that the river Anapo is the home of a monster snake that hypnotises and then swallows whole men donkeys, sheep and goats. For us the pools were blameless.
Getting here was a process. We three with our different sensibilities. Gandolfo, the man with the contact. The contact being the Archaeological Director of the Pantalica site, generous with his hospitality and knowledge, but inevitably dissipating our focus. Davide, anxious that the needs of pure art prevail over all else: deeply in Matteo Meschari's “landscape mind” theory. Me winging it whilst pretending not to.
The distances. Wanting to record the instruments but the place, wanting to record the sounds in the place. Wanting to record the sounds made listening to the place. The sounds made listening to the sounds made listening to the place. Finally Gandolfo's guitar close to the mic, the two horns way apart. The art of imbalance."
For more info:
www.timhodgkinson.co.uk
www.davidebarbarino.bandcamp.com
"(...) La necropoli di Pantalica è una zona del siracusano famosa per essere un sito di interesse storico, archeologico e paesaggistico. Da lì è tangibile la testimonianza di un'età del bronzo, si possono incontrare grotte ed insenature affascinanti e percorribili e la zona si presta benissimo anche come oasi ambientale. E' una riserva naturale che deve incantare per più motivi, così come ha ammaliato l'inglese Tim Hodgkinson, che in quel posto ha trovato ispirazione per imbastire un set musicale e naturalistico assieme a Davide Barbarino e Gandolfo Pagano, due musicisti siculi animati da stesse intenzioni e proiezioni; armati dei propri strumenti (Tim al clarinetto, Barbarino al sax alto e Pagano alla chitarra preparata), i tre si sono piazzati in una concavità in prossimità del fiume Anapo che attraversa la zona, piazzando microfoni alla stregua di un campo di registrazione. Con i loro strumenti hanno poi imbastito un'improvvisazione che potesse coagularsi attorno ai suoni naturali dello scorrere dell'acqua o del cinguettio degli uccelli, verificando in presa diretta quello che si può contrattare da uno scambio simbiotico con la natura.
Hodgkinson suona discreto, in decompressione e mai invasivo, comprimendo i timbri del clarinetto; Pagano usa la chitarra preparata senza nessun ritegno tecnico, fornendo un alibi a quei suoni di campanacci che spesso si sentono in lontananza in un paesaggio di campagna; Barbarino suona frammentato e spesso in opposizione contrappuntistica al clarinetto di Hodgkinson. Il sottofondo quasi costante del rumore del fiume che accompagna la performance, così come le pause tornite di rumori delle pietre e fruscii dell'erba, conferiscono un'aura di benessere all'ascolto. Il clima però non è agreste, ma cerca di recuperare una spontaneità, una magica soggettività musicale che possa lavorare di fino con l'ambiente. In questi casi è corretto parlare di improvvisazione ecologica.
Non è affatto semplice trovare una giusta combinazione in quella che Tim chiama arte dello squilibrio, ma per chi ha qualche conoscenza di field recordings, Pantalica può costituire già un avanzamento, perché non è semplice microfonazione e riproduzione, ma è accoglimento delle istanze strumentali, avviate in modalità improvvisativa; sono i connubi che donano timbri di risulta, colgono la diversità degli umori e la specialità dei momenti. E' quindi dimostrato come suoni o rumori siano tutti disponibili in scala con un identico potenziale di emotività, ciò che conta è il rispetto verso essi: senza spremersi più di tanto il cervello il suono dello scorrere del fiume in Pantalica può diventare nella nostra immaginazione un accordo prolungato o dronizzato di synth, mentre il recupero dell'area come ecosistema diventa una certezza con un sistema improntato alla corretta proiezione acustica dei suoni." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2016.
01 _ Pantalica (A Site-Specific Recording) 41:31
(C) + (P) 2016