THE LEUVEN CONCERT
SUREAU (Jean-Michel Van Schouwburg, Jean Demey, Kris Vanderstraeten) // GIANNI MIMMO / ENZO ROCCO
SOLD OUT
brani 01/05
Sureau _
Jean-Michel Van Schouwburg _ voce
Jean Demey _ contrabbasso
Kris Vanderstraeten _ percussioni
brani 06/09
Gianni Mimmo _ sax soprano
Enzo Rocco _ chitarra elettrica
Musica improvvisata all'Oratorienhof, Leuven, Belgio, il 22 ottobre 2009, come parte di un tour organizzato da Sons Libérés / Inaudible. È questo un disco che vede alcuni protagonisti della musica di improvvisazione belga come il trio Sureau; in particolare Jean-Michel, uno dei pochi vocalisti sperimentali contemporanei che percorre una strada radicale, vicino a P. Minton per intenderci. È anche un giornalista profondamente attento alle musiche di improvvisazione, scrivendo regolarmente sulla rivista francese Improjazz ed altre, nelle quali ha spesso espresso parole di entusiasmo riguardo a questo catalogo setolare. L'altra formazione presente in questo disco è il duo Mimmo/Rocco: di Enzo è appena uscito il suo duo con l'argentino P. Ledesma (SM1760) e basterà dire che ha una lunga fila di esperienze che lo hanno portato a suonare in tutto il mondo con musicisti quali C. A. Dato, G. Schiaffini, S. Noble, J. Edwards, L. Coxhill, T. Bancroft e mille altri. Il suo è un mondo è un mix di jazz contemporaneo, ironia, musica improvvisata e world music. Gianni Mimmo è uno straordinario saxofonista e compositore attivo nel campo del jazz e della sperimentazione da oltre 25 anni, con una serie di progetti originali e con organici disparati. Interessato da sempre alla contaminazione fra le arti, ha partecipato a numerose attività interdisciplinari, con particolare attenzione al rapporto musica-testo e musica-immagine. La cura del timbro musicale e delle tecniche avanzate del sax soprano al quale si è monacalmente dedicato negli ultimi anni è divenuta essa stessa la cifra di riferimento del suo stile. Il suo lavoro è focalizzato sulla relazione fra distanze, essenzialità, sincerità. I suoi lavori e produzioni sono state eccellentemente recepite da riviste internazionali. I suoi progetti più recenti includono collaborazioni con musicisti come J. Russell, J. M. Van Schouwburg, Enzo Rocco (vedi SM1780), H. Marshall, L. Casserley, M. Mayes, G. Robair, D. Smith, K. Nordeson, G. Uebele, C. Shuichi, N. Guazzaloca, X. Iriondo, G. Lenoci, A. Contini, S. Pastor, S. Giust, C. Calcagnile, H. Sjostroem, M. Magliocchi, la danzatrice M. Fanzaga, poeti e video artisti. Si è esibito in Europa e negli USA, invitato a festival internazionali e venues. Gianni è anche l'individuo coraggioso e spericolato che sta dietro l'etichetta Amirani, con all'attivo eccellenti realizzazioni, non ultimo il cofanetto di 6 cd di A. Braxton!
"(...) Nel contesto di un tour organizzato da Sons Liberés/Inaudible si è tenuto un concerto a Leuven, in Belgio, con la partecipazione di due gruppi che trovano spazio sul disco edito da una casa discografica alla ricerca di "musiche non convenzionali": la Setola di Maiale. Ad aprire il concerto è il trio Jean-Michel Van Schouwburg, Jean Denney al contrabbasso e Kris Vanderstraeten alle percussioni. Siamo nel campo della musica creativa più tipica, con rumori di tutti i tipi. Squittii, borbottii, frammentazioni di note, tutto è possibile, a nascondere le normali possibilità degli strumenti per tirarne fuori di nuove. L'intensità è notevole ed i tre sono costantemente in un labirinto sonoro alla ricerca di qualcosa. Per loro i primi cinque brani, gli altri quattro che seguono sono invece del duo di Gianni Mimmo ed Enzo Rocco. Mimmo con i suoi armonici al sax soprano, erede di Steve Lacy, ed il chitarrista cambiano le atmosfere, con una musica più solare. Anche loro non cercano tracce armoniche o melodiche, ma nel campo della creatività c´è spazio anche per percorsi meno estremi, come i due danno ad intendere. Il loro è un set che appare quasi poetico, con un lirismo che segue una propria grammatica, ma sicuramente libero di esprimersi davanti a chi sta lì, rapito, ad intenderli." Cosimo Parisi, MusicBoom 2010.
"(…) Tra le tante realtà indipendenti italiane, la friulana Setola di Maiale è specializzata dal 1993 in coraggiose produzioni di musiche non convenzionali, che altrimenti avrebbero rischiato di non essere mai documentate. The Leuven Concert riunisce le registrazioni di due esibizioni dal vivo del 22 ottobre 2009. Kris Vanderstraeten del trio Sureau improvvisa con vasto repertorio di percussioni lignee e metalliche assieme al contrabbasso di Jean Demey, creando un sottofondo su cui interviene la voce di Jean-Michel Van Schouwburg con toni caricaturali e beffardi o gutturali e grotteschi. Il risultato è ricco di momenti costruttivi, ma alla lunga risulta privo di particolari guizzi. Nella seconda parte del disco si mette in luce soprattutto Mimmo, con una voce molto vicina a quella di Lacy e un fraseggio intenso." Sabelli, Musica Jazz, 2011.
"(...) Due formazioni, per un live, e un cd condiviso. Sureau, son ensemble impro belga, composto da Jean-Michel Van Schouwburg alla voce, Jean Demey al contrabbasso e Kris Vanderstraeten alle percussioni. L'altra formazione, il duo, composto dal chitarrista cremasco Enzo Rocco, ed il sax di Gianni Mimmo (autore, interprete, nonché boss, di Amirani Records). “The Leuven Concert”, è fedele documentazione, della serata tenuta il 22 Ottobre 2009, presso l'Oratorienhof di Leuven (Belgio). Parte di un tour più ampio, organizzato da Sons Libérés/Inaudible. Impro maggiormente radicale, quella del trio belga, giocoso ed accessibile, il set proposto dal duo italiano. Sureau, affrontano la materia, con severo cipiglio di stampo europeo (dalle parti del duo Minton/Turner per intenderci...). La voce, squittisce e borbotta, evocando trattenuti eccessi parossistici. Detta cadenze ed atmosfere, mentre contrabbasso e percussioni si adeguano (nelle corde, sottili riferimenti popolari...). Complesso, radicale, coraggioso, ma anche un pelino noioso, senza il supporto della parte visuale della performance. Tensione corporea ed inventiva, son le caratteristiche esibite, ma l'occhio vuol la sua parte in questo caso. Il duo Rocco/Mimmo, plana invece, su atmosfere più giocose ed ironiche. Quattro composizioni istantanee, che si rincorrono, s'inerpicano lungo scale dissonanti e si ritrovano a contemplar un frammento di melodia da sbrindellar. Un'esibizione fresca e stimolante, per approccio e risultato. Frastagliato (Correspondence One), cubista e malinconico (Correspondence Two, quasi dolente blues...), sublime ricerca timbrica, sotto lo sferzar di piovaschi metallici (la vorticosa Correspondence Three, dove capolina fra il pubblico, un italico, condivisibile e tonante: Bravi!). Fast Reading chiude l'esibizione, organizzandosi come un veloce tip tap, mix di jazz, ironia e approccio world. “The Leuven Concert”, è gioco di relazione viva e libera, fra Sureau, che t'inchiodano di peso alla sedia, ed il duo Rocco/Mimmo, che ti sciolgon da tale costrizione. Sei ai primi, otto ai secondi, diviso due, uguale sette." M. Carcasi, Kathodik 2011.
"(...) La pochette du cd reprend un thème graphique proche de celui du premier cd du trio Sureau (2007 – créative sources cs112), mais en couleur et plus fourni. Même chose pour la musique qui commence fort bien, batterie fouineuse, contrebasse bondissante, voix assurée dans tous ses registres. A trois ils pratiquent un joli théâtre d’ombres, ou de marionnettes, faisant naître des personnages un peu grotesques, pressés, inquiétants, vaguement repoussants, et qu’on s’en veut d’hésiter à accepter. Cette musique met l’auditeur à l’épreuve. Sur le devant de la scène, la voix de JMVS s’époumone, bouffonne, se creuse, s’arrache le chat de la gorge et les deux autres, sans laisser leur part aux chiens qui veillent certainement quelque part, la mettent en scène, principalement la contrebasse éloquemment folle de Jean Demey. Kris Vanderstraeten à la batterie y participe et s’acharne à imposer un tempo en lambeaux, accélérer l’image, ou stopper un temps le mouvement (y’en a marre !). Il y a de l’Italie, du Géronte et de l’Arlequin par là, de la cruauté et du rire. Le passage au duo Mimmo/Rocco pose un sérieux problème à l’auditeur. Pas grand-chose à voir entre les deux musiques, et on glisse moins aisément d’une plage à l’autre que d’une partie de concert à une autre. Leur musique de chambre vitaminée semble bien plate après le théâtre de Sureau." Noël Tachet, Improjazz, 2012.
01 _ Frac 08:30
02 _ Frel 01:52
03 _ Frip 05:08
04 _ Frot 07:18
05 _ Fruh 06:20
06 _ Correspondence One 02:34
07 _ Correspondence Two 16:11
08 _ Correspondence Three 04:34
09 _ Fast Reading 08:14
(C) + (P) 2010
SOLD OUT
tracks 01/05
Sureau _
Jean-Michel Van Schouwburg _ voice
Jean Demey _ double bass
Kris Vanderstraeten _ percussions
tracks 06/09
Gianni Mimmo _ soprano sax
Enzo Rocco _ guitar
Improvised trio and quartet music recorded live at Oratorienhof, Leuven, Belgium, on October, the 22nd 2009, as part of a tour organized by Sons Libérés / Inaudible. Some words about the musicians involved. The trio Sureau is playing free spontaneous improvisations based on mutual listening, musical invention and sound exploration. Double bass , voice and percussion. This collective music is shaped with their own very individual sounds research since years of practice and reflection with the help of their imagination. Extended techniques and tangent interactive thinking. Gianni Mimmo (Pavia 1957, Italy) is a saxophonist and composer in the fields of jazz and experimentation for over 25 years, he has produced a series of original projects with highly disparate groups. His interest in the contamination between the arts has lead him to participate in numerous interdisciplinary activities, in particular those which examine the relationship between music-text and music-image. Presiding influences include jazz names like Steve Lacy and Roscoe Mitchell, contemporary musicians like J. Cage and R. Ashley, and artists such as J. Pollock and T. Scialoja. “Quest” is the key word that accompanies his work, which often gives priority to the collaboration of very different elements. The treatment of musical timbre and of advanced technique on the soprano sax, to which he has monastically dedicated himself in recent years, have become the distinguishing features of his style. He is dedicating himself more and more to solo performance and to the investigation into the relationship between the monodic instrument and silence. He has playied with J. Russell, J. M. Van Schouwburg, H. Marshall, L. Casserley, M. Mayes, G. Robair, D. Smith, R. Looney, K. Nordeson, G. Uebele, C. Shuichi, N. Guazzaloca, X. Iriondo, G. Lenoci, A. Contini, S. Pastor, S. Giust, C. Calcagnile, H. Sjostroem, M. Magliocchi, dancer M. Fanzaga. He plays regularly in the USA and Europe. Enzo Rocco is jazz and irony, world music and amusement, dance and improvisation: the music of the "wacky Italian" guitarist Enzo Rocco is a mix of contemporary jazz, free improvisation and folk music from all around the world always dressed with that generous amount of humour and of sense of theatre that always make so tasty his shows. He has played among others with C. A. Dato, G. Schiaffini, S. Noble, J. Edwards, L. Coxhill, T. Bancroft.
"(...) La pochette du cd reprend un thème graphique proche de celui du premier cd du trio Sureau (2007 – créative sources cs112), mais en couleur et plus fourni. Même chose pour la musique qui commence fort bien, batterie fouineuse, contrebasse bondissante, voix assurée dans tous ses registres. A trois ils pratiquent un joli théâtre d’ombres, ou de marionnettes, faisant naître des personnages un peu grotesques, pressés, inquiétants, vaguement repoussants, et qu’on s’en veut d’hésiter à accepter. Cette musique met l’auditeur à l’épreuve. Sur le devant de la scène, la voix de JMVS s’époumone, bouffonne, se creuse, s’arrache le chat de la gorge et les deux autres, sans laisser leur part aux chiens qui veillent certainement quelque part, la mettent en scène, principalement la contrebasse éloquemment folle de Jean Demey. Kris Vanderstraeten à la batterie y participe et s’acharne à imposer un tempo en lambeaux, accélérer l’image, ou stopper un temps le mouvement (y’en a marre !). Il y a de l’Italie, du Géronte et de l’Arlequin par là, de la cruauté et du rire. Le passage au duo Mimmo/Rocco pose un sérieux problème à l’auditeur. Pas grand-chose à voir entre les deux musiques, et on glisse moins aisément d’une plage à l’autre que d’une partie de concert à une autre. Leur musique de chambre vitaminée semble bien plate après le théâtre de Sureau." Noël Tachet, Improjazz, 2012.
"(...) Nel contesto di un tour organizzato da Sons Liberés/Inaudible si è tenuto un concerto a Leuven, in Belgio, con la partecipazione di due gruppi che trovano spazio sul disco edito da una casa discografica alla ricerca di "musiche non convenzionali": la Setola di Maiale. Ad aprire il concerto è il trio Jean-Michel Van Schouwburg, Jean Denney al contrabbasso e Kris Vanderstraeten alle percussioni. Siamo nel campo della musica creativa più tipica, con rumori di tutti i tipi. Squittii, borbottii, frammentazioni di note, tutto è possibile, a nascondere le normali possibilità degli strumenti per tirarne fuori di nuove. L'intensità è notevole ed i tre sono costantemente in un labirinto sonoro alla ricerca di qualcosa. Per loro i primi cinque brani, gli altri quattro che seguono sono invece del duo di Gianni Mimmo ed Enzo Rocco. Mimmo con i suoi armonici al sax soprano, erede di Steve Lacy, ed il chitarrista cambiano le atmosfere, con una musica più solare. Anche loro non cercano tracce armoniche o melodiche, ma nel campo della creatività c´è spazio anche per percorsi meno estremi, come i due danno ad intendere. Il loro è un set che appare quasi poetico, con un lirismo che segue una propria grammatica, ma sicuramente libero di esprimersi davanti a chi sta lì, rapito, ad intenderli." Cosimo Parisi, MusicBoom 2010.
"(…) Tra le tante realtà indipendenti italiane, la friulana Setola di Maiale è specializzata dal 1993 in coraggiose produzioni di musiche non convenzionali, che altrimenti avrebbero rischiato di non essere mai documentate. The Leuven Concert riunisce le registrazioni di due esibizioni dal vivo del 22 ottobre 2009. Kris Vanderstraeten del trio Sureau improvvisa con vasto repertorio di percussioni lignee e metalliche assieme al contrabbasso di Jean Demey, creando un sottofondo su cui interviene la voce di Jean-Michel Van Schouwburg con toni caricaturali e beffardi o gutturali e grotteschi. Il risultato è ricco di momenti costruttivi, ma alla lunga risulta privo di particolari guizzi. Nella seconda parte del disco si mette in luce soprattutto Mimmo, con una voce molto vicina a quella di Lacy e un fraseggio intenso." Sabelli, Musica Jazz, 2011.
"(...) Due formazioni, per un live, e un cd condiviso. Sureau, son ensemble impro belga, composto da Jean-Michel Van Schouwburg alla voce, Jean Demey al contrabbasso e Kris Vanderstraeten alle percussioni. L'altra formazione, il duo, composto dal chitarrista cremasco Enzo Rocco, ed il sax di Gianni Mimmo (autore, interprete, nonché boss, di Amirani Records). “The Leuven Concert”, è fedele documentazione, della serata tenuta il 22 Ottobre 2009, presso l'Oratorienhof di Leuven (Belgio). Parte di un tour più ampio, organizzato da Sons Libérés/Inaudible. Impro maggiormente radicale, quella del trio belga, giocoso ed accessibile, il set proposto dal duo italiano. Sureau, affrontano la materia, con severo cipiglio di stampo europeo (dalle parti del duo Minton/Turner per intenderci...). La voce, squittisce e borbotta, evocando trattenuti eccessi parossistici. Detta cadenze ed atmosfere, mentre contrabbasso e percussioni si adeguano (nelle corde, sottili riferimenti popolari...). Complesso, radicale, coraggioso, ma anche un pelino noioso, senza il supporto della parte visuale della performance. Tensione corporea ed inventiva, son le caratteristiche esibite, ma l'occhio vuol la sua parte in questo caso. Il duo Rocco/Mimmo, plana invece, su atmosfere più giocose ed ironiche. Quattro composizioni istantanee, che si rincorrono, s'inerpicano lungo scale dissonanti e si ritrovano a contemplar un frammento di melodia da sbrindellar. Un'esibizione fresca e stimolante, per approccio e risultato. Frastagliato (Correspondence One), cubista e malinconico (Correspondence Two, quasi dolente blues...), sublime ricerca timbrica, sotto lo sferzar di piovaschi metallici (la vorticosa Correspondence Three, dove capolina fra il pubblico, un italico, condivisibile e tonante: Bravi!). Fast Reading chiude l'esibizione, organizzandosi come un veloce tip tap, mix di jazz, ironia e approccio world. “The Leuven Concert”, è gioco di relazione viva e libera, fra Sureau, che t'inchiodano di peso alla sedia, ed il duo Rocco/Mimmo, che ti sciolgon da tale costrizione. Sei ai primi, otto ai secondi, diviso due, uguale sette." M. Carcasi, Kathodik 2011.
01 _ Frac 08:30
02 _ Frel 01:52
03 _ Frip 05:08
04 _ Frot 07:18
05 _ Fruh 06:20
06 _ Correspondence One 02:34
07 _ Correspondence Two 16:11
08 _ Correspondence Three 04:34
09 _ Fast Reading 08:14
(C) + (P) 2010