JEALOUSY PARTY PLUS EUGENIO SANNA
JEALOUSY PARTY PLUS EUGENIO SANNA (WJ Meatball, Mat Pogo, Edoardo Ricci, Jimmy Gelli, Andrea Caprara, Eugenio Sanna)
SOLD OUT
WJ Meatball _ mix _ jp set
Mat Pogo _ mix _ voce diretta e preregistrata
Edoardo Ricci _ sax alto e soprano _ clarinetto basso _ trombone
Jimmy Gelli _ mix _ laptop nei brani 1, 4, 5, 8
Andrea Caprara _ mix _ suono
Eugenio Sanna _ chitarra elettrica
I Jealousy Party sono sicuramente uno dei più interessanti gruppi italiani, attivi anche sul versante delle promozioni e delle produzioni attraverso l'etichetta discografica Burp! Il leggendario chitarrista Eugenio Sanna qui coinvolto, è un improvvisatore italiano che ha suonato, negli anni e tra gli altri, con musicisti quali T. Honsinger, M. Turner, M. Graves, C. A. Dato, J. Russel, D. Bailey, J. M. Montera, R. Bellatalla, S. Noble.
"(...) Fantasioso come il solito l'ensemble agisce sul limitare d'un teatro-circo impro, strapazzando (quel che resta del) jazz con la complicità, stavolta, delle corde d'un Sanna divertito e rocambolesco (Perdo La Testa) che spalleggia le ancie di Edoardo Ricci. Lo scenario è scrostato di rumorismi d'origine altro-che-acustica, ma gli assemblaggi sonori hanno una loro specifica visionarietà. Le deformità masticatorie di Big Tana, per esempio, evolvono in suoni gastrici di trombone e chitarra. Che dietro tutto si celi la parodia di forme e generi parrebbe dimostrarlo Straight Out Me, volendo un funk a la James Brown rotolato rovinosamente per una scala a chiocciola. A maculare il tessuto, fatto di strappi continui e rappezzamenti istantanei, ci sono [il set di Roberta Wj Meatball, ] il laptop di Jimmy Gelli e lo scat vocale di Mat Pogo che quando s'incontrano, per esempio in Sea Può, rallegrano tutti coloro che attendono da anni un cartoon dada. Formidabile il finale roteante di JP Waltz, dove un accenno di valzer compare verso metà come un'allucinazione della chitarra, subito risucchiata da una spirale di irridente isteria. Attendiamo gli altri set con N. Wiese, S. Giust e F. Monico. (7)" Dionisio Capuano, Blow Up n. 139, 2009.
"(...) Unanimemente apprezzato per l'irsuto connubio di jazz-rock free form e dadaismo (più un pizzico d'elettronica) l'ensemble fiorentino Jealousy Party dà avvio ad una serie di collaborazioni ''JP Plus'' con un album in compagnia dell'amico Sanna, chitarrista dal ricco background in ambito di improvvisazione eretica, tra i fondatori a Pisa nel '76 del Centro per la Ricerca sull'Improvvisazione Musicale. Dati per scontati la comunanza d'intenti e l'affiatamento dei musicisti (Eugenio è da tempo partner musicale del sassofonista dei Jealousy Party, Edoardo Ricci), resta da dire del rigore radicale alla Derek Bailey delle otto tracce, vigoroso esperimento in astratte illuminazioni e ''live cut-up'' che poco concede alla (toscanaccia) vis comica di altre pagine, pure nello schizzato scat vocale di Mat Pogo. Un intenso esercizio di stile. prossimo nella collana, l'incontro col compositore [-hyph-]. (7)" Vittore Baroni, Rumore, 2009.
"(...) Il disco setolare è altrettanto valido [del "Live" uscito nello stesso periodo] ma piuttosto diverso, più ostico all’ascolto e più meditato alla realizzazione. La carica selvaggia svanisce a beneficio di intrecci che miscelano le armonie e le sonorità della New Thing storica con il verbo delle nuove forme improvvisate non idiomatiche. I fattori determinanti sembrano stare nell’assenza dei tamburi dell’Andreini, da un lato, e nell’oggettività di un lavoro registrato in studio dall’altro. E anche la verve vocale di Mat Pogo è più circoscritta, più enigmatica e più scat-tosa. Il disco è il primo atto di un progetto in quattro parti che dovrebbe vedere il gruppo collaborare con elementi fisicamente estranei alla sua composizione di base, nella fattispecie il chitarrista Eugenio Sanna. L’unico appunto potrebbe essere rivolto proprio all’ovvietà di una collaborazione con uno strumentista comunque vicino al gruppo e che, nella realtà, non è estraneo alla collaborazione con i suoi singoli componenti (basti pensare allo storico duo Sanna – Ricci). È quindi sperabile, se il progetto verrà portato avanti, un maggiore coraggio nella scelta del fattore +. Quello che mi sfugge, che non riesco a quantizzare, è invece l’influenza della toscanità, che pure sento presente, soprattutto nelle gag di Mat Pogo, con tutta la carica beffarda insita alla sua tradizione più autentica e popolaresca. E, in tal senso, mi sfugge anche quello che può essere stato l’influsso di una formazione storica come la Neem, se per dirla tutta eravamo brutti da piccini lo siamo rimasti anche da grandi." M. Biserni, Sands-zine 2010.
01 _ She said
02 _ Perdo la testa
03 _ Big tana
04 _ Straight outta me
05 _ Sea puo
06 _ Fontana breve
07 _ Eugenio again
08 _ JP waltz
(C) + (P) 2009
SOLD OUT
WJ Meatball _ mix _ jp set
Mat Pogo _ mix _ actual and recorded vocals
Edoardo Ricci _ alto and soprano saxophones _ bass clarinet _ trombone
Jimmy Gelli _ mix _ laptop on tracks 1, 4, 5, 8
Andrea Caprara _ mix _ sound
Eugenio Sanna _ electric guitar
Jealousy Party is one of the most interesting groups in Italy, also active on the side of promotions and productions through the record-label Burp! Eugenio Sanna is a legendary italian improviser who played, among others, with musicians such T. Honsinger, M. Turner, M. Graves, C. A. Dato, J. Russel, D. Bailey, J. M. Montera, R. Bellatalla, S. Noble.
"(...) Fantasioso come il solito l'ensemble agisce sul limitare d'un teatro-circo impro, strapazzando (quel che resta del) jazz con la complicità, stavolta, delle corde d'un Sanna divertito e rocambolesco (Perdo La Testa) che spalleggia le ancie di Edoardo Ricci. Lo scenario è scrostato di rumorismi d'origine altro-che-acustica, ma gli assemblaggi sonori hanno una loro specifica visionarietà. Le deformità masticatorie di Big Tana, per esempio, evolvono in suoni gastrici di trombone e chitarra. Che dietro tutto si celi la parodia di forme e generi parrebbe dimostrarlo Straight Out Me, volendo un funk a la James Brown rotolato rovinosamente per una scala a chiocciola. A maculare il tessuto, fatto di strappi continui e rappezzamenti istantanei, ci sono [il set di Roberta Wj Meatball, ] il laptop di Jimmy Gelli e lo scat vocale di Mat Pogo che quando s'incontrano, per esempio in Sea Può, rallegrano tutti coloro che attendono da anni un cartoon dada. Formidabile il finale roteante di JP Waltz, dove un accenno di valzer compare verso metà come un'allucinazione della chitarra, subito risucchiata da una spirale di irridente isteria. Attendiamo gli altri set con N. Wiese, S. Giust e F. Monico. (7)" Dionisio Capuano, Blow Up n. 139, 2009.
"(...) Unanimemente apprezzato per l'irsuto connubio di jazz-rock free form e dadaismo (più un pizzico d'elettronica) l'ensemble fiorentino Jealousy Party dà avvio ad una serie di collaborazioni ''JP Plus'' con un album in compagnia dell'amico Sanna, chitarrista dal ricco background in ambito di improvvisazione eretica, tra i fondatori a Pisa nel '76 del Centro per la Ricerca sull'Improvvisazione Musicale. Dati per scontati la comunanza d'intenti e l'affiatamento dei musicisti (Eugenio è da tempo partner musicale del sassofonista dei Jealousy Party, Edoardo Ricci), resta da dire del rigore radicale alla Derek Bailey delle otto tracce, vigoroso esperimento in astratte illuminazioni e ''live cut-up'' che poco concede alla (toscanaccia) vis comica di altre pagine, pure nello schizzato scat vocale di Mat Pogo. Un intenso esercizio di stile. prossimo nella collana, l'incontro col compositore [-hyph-]. (7)" Vittore Baroni, Rumore, 2009.
"(...) Il disco setolare è altrettanto valido [del "Live" uscito nello stesso periodo] ma piuttosto diverso, più ostico all’ascolto e più meditato alla realizzazione. La carica selvaggia svanisce a beneficio di intrecci che miscelano le armonie e le sonorità della New Thing storica con il verbo delle nuove forme improvvisate non idiomatiche. I fattori determinanti sembrano stare nell’assenza dei tamburi dell’Andreini, da un lato, e nell’oggettività di un lavoro registrato in studio dall’altro. E anche la verve vocale di Mat Pogo è più circoscritta, più enigmatica e più scat-tosa. Il disco è il primo atto di un progetto in quattro parti che dovrebbe vedere il gruppo collaborare con elementi fisicamente estranei alla sua composizione di base, nella fattispecie il chitarrista Eugenio Sanna. L’unico appunto potrebbe essere rivolto proprio all’ovvietà di una collaborazione con uno strumentista comunque vicino al gruppo e che, nella realtà, non è estraneo alla collaborazione con i suoi singoli componenti (basti pensare allo storico duo Sanna – Ricci). È quindi sperabile, se il progetto verrà portato avanti, un maggiore coraggio nella scelta del fattore +. Quello che mi sfugge, che non riesco a quantizzare, è invece l’influenza della toscanità, che pure sento presente, soprattutto nelle gag di Mat Pogo, con tutta la carica beffarda insita alla sua tradizione più autentica e popolaresca. E, in tal senso, mi sfugge anche quello che può essere stato l’influsso di una formazione storica come la Neem, se per dirla tutta eravamo brutti da piccini lo siamo rimasti anche da grandi." M. Biserni, Sands-zine 2010.
01 _ She said
02 _ Perdo la testa
03 _ Big tana
04 _ Straight outta me
05 _ Sea puo
06 _ Fontana breve
07 _ Eugenio again
08 _ JP waltz
(C) + (P) 2009