RAUSPUND
DIE HÖHE NEUNZEHN (Edmund Steinberger)
SOLD OUT
Edmund Steinberger _ sax alto e tenore _ clarinetto basso _ fluegelhorn _ viola _ electronics _ percussioni _ sound processing
Edmund Steinberger è un polistrumentista tedesco: il progetto solista Die Höhe Neunzehn esplora una musica magistralmente intessuta tra amalgami evoluti free jazz, musica cameristica, classica contemporanea, elettronica radicale.
"(...) Stretti fra Evan Parker e Peter Brötzmann, con Ayler portato a croce sulle spalle, verso FMP, mentre i Borbetomagus, si occupano della colonna sonora del rito, dispensando sottile noise concettuale. “Rauspund”, è atto livido, convulsamente esposto. Polistrumentista tedesco, Edmund Steinberger (sax alto e tenore, clarinetto basso, fluegelhorn, viola, elettronica, percussioni e sound processing), possiede un linguaggio, non fra i più rassicuranti. Porzioni spesse e pesanti, di free jazz, musica da camera ed elettronica radicale, che si scontrano/emulsionano fra loro, dando forma ad un composto, dai colori forti ed il gusto frollato. Respirazione circolare ed emissioni liberatorie, scorie ritmiche, pause dubbiose, l'elettronica che deforma e s'insinua nella riflessione del suono. Un continuo rincorrersi fra macerie/miserie, senza guardarsi intorno, senza sorridere (forse un ghigno...), senza rallentare. Il tris iniziale. Countach Scuffles, la sua circolarità cameristica, deforme ed ammiccante. Guerilla Gardening, gioco di lenta erosione, d'invasione. Elettronica impalpabile, che rende incubo, il respiro acustico. Riverberi e camere d'eco, mentre una viola ed un archetto affogano. Oberkampf, apre al caos cubista. Fiati che diventano lame arrugginite, percussioni dove il legno par esistere in forma ricordo, ed un grazioso ensemble da camera, che rivendica rabbiosamente il proprio essere. Lavoro di pesanti sovrapposizioni “Rauspund”, lavoro di visioni in collisione, dove l'acustico, non riesce mai, a sovvertire l'ordine delle cose, e l'elettronica altrettanto. Frontale, sfiancante, a tratti eccessivo. “Rauspund” ha a che fare con il concetto di caduta, ed il conseguenziale rialzarsi, e riprendere la corsa. Faccenda vitale. E questo lavoro, di vita strapazzata, ne è letteralmente intriso. Chi ama un noise/jazz, colto ed obliquo, si faccia avanti, potrebbe sorprendersi di non poco." M. Carcasi, Kathodik 2009.
"(...) Questo disco mi piace moltissimo. A parte il fatto che mi sento sempre molto attratto da progetti in 'solo'. Perché comportano una accurata strategia compositiva. Dovendo amministrare in proprio tutte le risorse, le idee, le energie. Occorre essere molto disciplinati, molto rigorosi. Quando poi si lavora con le sovraincisioni occorre un disegno chiaro, logico. Quest’opera è interessantissima! Affascinante la commistione di suoni puri e impuri, acustici ed elettronici. Ottima rivelazione". M. De Mattia, musicista.
01 _ Countach scuffles 5:46
02 _ Guerilla gardening 7:06
03 _ Oberkampf 10:10
04 _ Morland 8:33
05 _ Roy L. 7:06
06 _ Infinite series 5:41
07 _ Under consideration 3:32
08 _ Port Orford Cedar 5:11
09 _ Fog patches 2:43
(C) + (P) 2009
SOLD OUT
Edmund Steinberger _ alto and tenor saxophones _ bass clarinet _ fluegelhorn _ viola _ electronics _ percussions _ sound processing
Edmund Steinberger is a german multi-instrumentalist; in this solo project named Hoehe19, he explores masterfully music with amalgam of free jazz, chamber music, contemporary music and electronic music.
"(...) Stretti fra Evan Parker e Peter Brötzmann, con Ayler portato a croce sulle spalle, verso FMP, mentre i Borbetomagus, si occupano della colonna sonora del rito, dispensando sottile noise concettuale. “Rauspund”, è atto livido, convulsamente esposto. Polistrumentista tedesco, Edmund Steinberger (sax alto e tenore, clarinetto basso, fluegelhorn, viola, elettronica, percussioni e sound processing), possiede un linguaggio, non fra i più rassicuranti. Porzioni spesse e pesanti, di free jazz, musica da camera ed elettronica radicale, che si scontrano/emulsionano fra loro, dando forma ad un composto, dai colori forti ed il gusto frollato. Respirazione circolare ed emissioni liberatorie, scorie ritmiche, pause dubbiose, l'elettronica che deforma e s'insinua nella riflessione del suono. Un continuo rincorrersi fra macerie/miserie, senza guardarsi intorno, senza sorridere (forse un ghigno...), senza rallentare. Il tris iniziale. Countach Scuffles, la sua circolarità cameristica, deforme ed ammiccante. Guerilla Gardening, gioco di lenta erosione, d'invasione. Elettronica impalpabile, che rende incubo, il respiro acustico. Riverberi e camere d'eco, mentre una viola ed un archetto affogano. Oberkampf, apre al caos cubista. Fiati che diventano lame arrugginite, percussioni dove il legno par esistere in forma ricordo, ed un grazioso ensemble da camera, che rivendica rabbiosamente il proprio essere. Lavoro di pesanti sovrapposizioni “Rauspund”, lavoro di visioni in collisione, dove l'acustico, non riesce mai, a sovvertire l'ordine delle cose, e l'elettronica altrettanto. Frontale, sfiancante, a tratti eccessivo. “Rauspund” ha a che fare con il concetto di caduta, ed il conseguenziale rialzarsi, e riprendere la corsa. Faccenda vitale. E questo lavoro, di vita strapazzata, ne è letteralmente intriso. Chi ama un noise/jazz, colto ed obliquo, si faccia avanti, potrebbe sorprendersi di non poco." M. Carcasi, Kathodik 2009.
"(...) Questo disco mi piace moltissimo. A parte il fatto che mi sento sempre molto attratto da progetti in 'solo'. Perché comportano una accurata strategia compositiva. Dovendo amministrare in proprio tutte le risorse, le idee, le energie. Occorre essere molto disciplinati, molto rigorosi. Quando poi si lavora con le sovraincisioni occorre un disegno chiaro, logico. Quest’opera è interessantissima! Affascinante la commistione di suoni puri e impuri, acustici ed elettronici. Ottima rivelazione". M. De Mattia, musicista.
01 _ Countach scuffles 5:46
02 _ Guerilla gardening 7:06
03 _ Oberkampf 10:10
04 _ Morland 8:33
05 _ Roy L. 7:06
06 _ Infinite series 5:41
07 _ Under consideration 3:32
08 _ Port Orford Cedar 5:11
09 _ Fog patches 2:43
(C) + (P) 2009