DUEL
DUEL (Massimo De Mattia, Denis Biason)
SOLD OUT
Massimo De Mattia _ flauto traverso
Denis Biason _ chitarra acustica
Musica improvvisata radicale ma molto discorsiva, dove traspare una fisicità sorprendente, ad opera di due eccellenti musicisti, impegnati ormai da decenni nei contesti delle musiche creative e contemporanee. Registrato tra gennaio e maggio 2006.
"(...) Più che alle luci della ribalta, Massimo De Mattia e Dennis Biason puntano a un lavoro oscuro teso alla scoperta di codici espressivi poco battuti. Rispettivamente flautista e chitarrista, la coppia non è nuova a lavori concepiti senza sostegno ritmico (ricordo l'eccellente Re-Windows del 2005). Attivi nel milieu culturale friulano, De Mattia e Biason incarnano entrambi il prototipo dell'artista universale, dotati di rigore maniacale, di originale metodologia costruttiva, di un approccio naturale alla sperimentazione, di una maniera assolutamente trasversale di assorbire e "piegare" ogni forma espressiva, incluso il cinema (De Mattia). Pur privi di contrabbasso e batteria, in Duel i due evidenziano la necessaria autosufficienza per avventurarsi in sedici arrischiati "duelli" (le tracce del disco sono numerate in progressione). Poliedrici e coerenti, De Mattia e Biason convogliano con logica pungente le reciproche utopie sonore in un lessico stratificato e diversificato, sorretto da codici espressivi modulari, intercambiabili, continuamente rinvigoriti da intelligenti e sorprendenti aperture al nuovo. Le inedite alchimie qui partorite abbracciano nel contempo le micro variazioni ellittiche del minimalismo storico (Duel 9-14-15) e le rabbiose dissonanze free (Duel 12-13), il folk regionale (Duel 10) e gli umori della classica (Duel 11), serrati contrappunti di scuola contemporanea (Duel 1-2-3-4) e ostinati bordoni orientali (Duel 5-6-7-8). Rimaniamo catturati dagli interventi irregolari sfornati da De Mattia - non estraneo alla filosofia di Dolphy - e dalle infaticabili strutture edificate da Biason (è laureato, guarda caso, in architettura). Ricerca dal "sangue blu" dedicata a chiunque apprezzi la musica senza barriere." Enzo Pavoni, Audio Review, 2008.
"(...) Album giocato interamente - e avventurosamente - sull'improvvisazione istantanea con sedici serrati duelli tra flauto e chitarra classica. Il risultato riesce, in modo sorprendente, a essere nello stesso tempo ardito e sperimentale quanto eufonico e coinvolgente. Sia Biason che De Mattia dimostrano un totale controllo sullo strumento ma ciò che piu' colpisce è che - al di là della frammentazione del linguaggio - i due musicisti riescono a mantenere vivo e comunicativo il suono, un suono che scuote e evoca, esprime forza interiore e spessore artistico." Luigi Onori, Il Manifesto/Alias, 2008.
"(...) Frequenti collaboratori in progetti sempre caratterizzati dal coraggio della ricerca (clicca qui per leggere il loro Re-Window), Massimo De Mattia e Denis Biason si ripresentano qui in duo con un lavoro interamente improvvisato pubblicato dalla etichetta Setola di Maiale: sedici tracce, tutte con il titolo del disco stesso, Duel, che rimanda al confronto dialogico dei due musicisti. Siamo di fronte ad lavoro solo apparentemente frammentario (forte è infatti l'unitarietà dell'approccio e frequente la continuità del discorso tra una traccia e l'altra), molto libero, fatto di suoni prodotti con piena spontaneità, densi di umori, che trovano il loro senso - anzi, lo costruiscono in corso d'opera - dal mutuo intrecciarsi. Una musica, lo si capisce, che non è possibile descrivere (al massimo, forse, individuare), se non per dire che nel "duello" tra la chitarra di Biason e il flauto di De Mattia vengono impiegati ritmi e rumori, propulsioni dinamiche ed artifici tecnici (tutti, però, rigorosamente acustici), perfino qualche breve frase melodica. E che il tutto - ad un ascolto attento e orientato alla percezione del divenire che la musica, in ogni sua manifestazione, rappresenta - viene a comporsi come un percorso aspro ma ricco: di colori, di situazioni, di emozioni. Un lavoro vivo, che trova particolare intensità nelle tracce (senza soluzione di continuità) 5-8 e che merita ascoltare assieme all'altro lavoro, pressoché contemporaneo, dei due, MiKiRi, stavolta in quartetto: dal confronto scaturiranno ulteriori suggestioni." Neri Pollastri, All About Jazz, 2009.
"(...) Le titre Duel n’est pas spécialement approprié lorsqu’on découvre ces deux musiciens sensibles dialoguer avec la guitare classique (Biason) et la flûte traversière (De Mattia). Voilà encore un cédé qu’on peut recommander à tout un chacun qui veut se mettre de la musique improvisée contemporaine dans l’oreille pour le plaisir de l’écoute, de la découverte sans pour autant aborder la nouveauté dernier cri de l’intelligentsia «New Music». Leur seule ambition est de jouer du mieux qu’ils peuvent avec réserve et fougue, intelligence et spontanéité. Je reçois leur message cinq sur cinq. Si je n’avais que ce disque à écouter, je n’hésiterais pas un seul instant pour les excellents moments, leur vraie sensibilité et la qualité musicale. Ils se servent avec à propos et inspiration des possibilités expressives de leurs instruments et du bagage harmonique issu de leur pratique de la musique classique contemporaine. Le guitariste a quelques trouvailles freak out qui me rappellent ma jeunesse quand on découvrait Roger Smith, Eugène Chadbourne, Raymond Boni et cie. Il y a tellement de musiques prétentieuses, bassement commerciales, facilement électroniques, fadement expérimentales, ennuyeuses ou exagérément bruyantes sur la terre que je ne puis qu’encourager ces deux musiciens à persévérer. Ils ont déjà un langage riche et un sérieux background, mais une véritable folie serait bienvenue. L’improvisation est aussi le règne de la fantaisie et du délire." J. M. Van Schouwburg, Improjazz 2009.
01 _ Duel 1 6:28
02 _ Duel 2 2:39
03 _ Duel 3 6:06
04 _ Duel 4 2:56
05 _ Duel 5 1:00
06 _ Duel 6 0:38
07 _ Duel 7 0:47
08 _ Duel 8 0:42
09 _ Duel 9 4:42
10 _ Duel 10 2:02
11 _ Duel 11 2:07
12 _ Duel 12 0:59
13 _ Duel 13 0:10
14 _ Duel 14 3:10
15 _ Duel 15 8:10
16 _ Duel 16 4:46
(C) + (P) 2008
SOLD OUT
Massimo De Mattia _ flute
Denis Biason _ acoustic guitar
Improvised music, really intense and extremely physical by two excellent musicians.
"(...) Le titre Duel n’est pas spécialement approprié lorsqu’on découvre ces deux musiciens sensibles dialoguer avec la guitare classique (Biason) et la flûte traversière (De Mattia). Voilà encore un cédé qu’on peut recommander à tout un chacun qui veut se mettre de la musique improvisée contemporaine dans l’oreille pour le plaisir de l’écoute, de la découverte sans pour autant aborder la nouveauté dernier cri de l’intelligentsia «New Music». Leur seule ambition est de jouer du mieux qu’ils peuvent avec réserve et fougue, intelligence et spontanéité. Je reçois leur message cinq sur cinq. Si je n’avais que ce disque à écouter, je n’hésiterais pas un seul instant pour les excellents moments, leur vraie sensibilité et la qualité musicale. Ils se servent avec à propos et inspiration des possibilités expressives de leurs instruments et du bagage harmonique issu de leur pratique de la musique classique contemporaine. Le guitariste a quelques trouvailles freak out qui me rappellent ma jeunesse quand on découvrait Roger Smith, Eugène Chadbourne, Raymond Boni et cie. Il y a tellement de musiques prétentieuses, bassement commerciales, facilement électroniques, fadement expérimentales, ennuyeuses ou exagérément bruyantes sur la terre que je ne puis qu’encourager ces deux musiciens à persévérer. Ils ont déjà un langage riche et un sérieux background, mais une véritable folie serait bienvenue. L’improvisation est aussi le règne de la fantaisie et du délire." J. M. Van Schouwburg, Improjazz 2009.
"(...) Più che alle luci della ribalta, Massimo De Mattia e Dennis Biason puntano a un lavoro oscuro teso alla scoperta di codici espressivi poco battuti. Rispettivamente flautista e chitarrista, la coppia non è nuova a lavori concepiti senza sostegno ritmico (ricordo l'eccellente Re-Windows del 2005). Attivi nel milieu culturale friulano, De Mattia e Biason incarnano entrambi il prototipo dell'artista universale, dotati di rigore maniacale, di originale metodologia costruttiva, di un approccio naturale alla sperimentazione, di una maniera assolutamente trasversale di assorbire e "piegare" ogni forma espressiva, incluso il cinema (De Mattia). Pur privi di contrabbasso e batteria, in Duel i due evidenziano la necessaria autosufficienza per avventurarsi in sedici arrischiati "duelli" (le tracce del disco sono numerate in progressione). Poliedrici e coerenti, De Mattia e Biason convogliano con logica pungente le reciproche utopie sonore in un lessico stratificato e diversificato, sorretto da codici espressivi modulari, intercambiabili, continuamente rinvigoriti da intelligenti e sorprendenti aperture al nuovo. Le inedite alchimie qui partorite abbracciano nel contempo le micro variazioni ellittiche del minimalismo storico (Duel 9-14-15) e le rabbiose dissonanze free (Duel 12-13), il folk regionale (Duel 10) e gli umori della classica (Duel 11), serrati contrappunti di scuola contemporanea (Duel 1-2-3-4) e ostinati bordoni orientali (Duel 5-6-7-8). Rimaniamo catturati dagli interventi irregolari sfornati da De Mattia - non estraneo alla filosofia di Dolphy - e dalle infaticabili strutture edificate da Biason (è laureato, guarda caso, in architettura). Ricerca dal "sangue blu" dedicata a chiunque apprezzi la musica senza barriere." Enzo Pavoni, Audio Review, 2008.
"(...) Album giocato interamente - e avventurosamente - sull'improvvisazione istantanea con sedici serrati duelli tra flauto e chitarra classica. Il risultato riesce, in modo sorprendente, a essere nello stesso tempo ardito e sperimentale quanto eufonico e coinvolgente. Sia Biason che De Mattia dimostrano un totale controllo sullo strumento ma ciò che piu' colpisce è che - al di là della frammentazione del linguaggio - i due musicisti riescono a mantenere vivo e comunicativo il suono, un suono che scuote e evoca, esprime forza interiore e spessore artistico." Luigi Onori, Il Manifesto/Alias, 2008.
"(...) Frequenti collaboratori in progetti sempre caratterizzati dal coraggio della ricerca (clicca qui per leggere il loro Re-Window), Massimo De Mattia e Denis Biason si ripresentano qui in duo con un lavoro interamente improvvisato pubblicato dalla etichetta Setola di Maiale: sedici tracce, tutte con il titolo del disco stesso, Duel, che rimanda al confronto dialogico dei due musicisti. Siamo di fronte ad lavoro solo apparentemente frammentario (forte è infatti l'unitarietà dell'approccio e frequente la continuità del discorso tra una traccia e l'altra), molto libero, fatto di suoni prodotti con piena spontaneità, densi di umori, che trovano il loro senso - anzi, lo costruiscono in corso d'opera - dal mutuo intrecciarsi. Una musica, lo si capisce, che non è possibile descrivere (al massimo, forse, individuare), se non per dire che nel "duello" tra la chitarra di Biason e il flauto di De Mattia vengono impiegati ritmi e rumori, propulsioni dinamiche ed artifici tecnici (tutti, però, rigorosamente acustici), perfino qualche breve frase melodica. E che il tutto - ad un ascolto attento e orientato alla percezione del divenire che la musica, in ogni sua manifestazione, rappresenta - viene a comporsi come un percorso aspro ma ricco: di colori, di situazioni, di emozioni. Un lavoro vivo, che trova particolare intensità nelle tracce (senza soluzione di continuità) 5-8 e che merita ascoltare assieme all'altro lavoro, pressoché contemporaneo, dei due, MiKiRi, stavolta in quartetto: dal confronto scaturiranno ulteriori suggestioni." Neri Pollastri, All About Jazz, 2009.
01 _ Duel 1 6:28
02 _ Duel 2 2:39
03 _ Duel 3 6:06
04 _ Duel 4 2:56
05 _ Duel 5 1:00
06 _ Duel 6 0:38
07 _ Duel 7 0:47
08 _ Duel 8 0:42
09 _ Duel 9 4:42
10 _ Duel 10 2:02
11 _ Duel 11 2:07
12 _ Duel 12 0:59
13 _ Duel 13 0:10
14 _ Duel 14 3:10
15 _ Duel 15 8:10
16 _ Duel 16 4:46
(C) + (P) 2008