CREARE UN OCEANO PER ANNEGARCI DENTRO
FRANCESCO PELLEGRINO
Francesco Pellegrino _ sax tenore _ sax tenore senza bocchino _ pocket trumpet con bocchino di sax _ campioni _ sintetizzatore _ live electronics
Tutti i brani sono composti e suonati da Francesco Pellegrino che ha anche registrato e mixato il lavoro. Dalle note di copertina: “Creare un oceano per annegarci dentro” è un progetto musicale per sax tenore, tromba con bocchino di sax, sintetizzatori e live electronics. L’idea al centro del progetto è una riflessione sull’umano e il rapporto con la sua stessa tecnica; l’umano come “architetto ambientale” che modifica l’ambiente lasciando poi la sua stessa specie nell’incapacità di vivere nel nuovo ecosistema. Un rapporto con la tecnica che quasi sembra avere un suo proprio sviluppo, come un organismo che utilizzi l’umano per la sua evoluzione, della quale rimaniamo mezzi pas- sivi, coinvolti come spettatori nello spettacolo che noi stessi creiamo. Questo rapporto non è visto solo come rapporto con la tecnica in quanto tecnologia, ma come mezzo dell’umano nel senso più ampio: anche il linguaggio e la dottrina estetica, nella sua propria evoluzione subiscono derive dove l’autoreferenzialità cresce a discapito di un utilizzo consapevole e bilanciato di mezzi che, quando perdono la loro vocazione di strumenti, tools, partono per delle proprie evoluzioni, che ci vedono diventare mezzi dei media. Questa idea di smarrimento è il centro estetico di questo lavoro; una forma di estrema potenzialità e infinitezza, che si scontra con l’incapacità reale di risolvere un futuro che si presenta drammatico, tra guerre (crisi dei mezzi diplomatici) e crisi ambientale (impossibilità di risolvere con le sole tecnologie), che pongono in una nuova luce critica le capa- cità dell’umano. Il lavoro è diviso in quattro brani che condividono un’idea compositiva: un soggetto sonoro, un materiale con una sua propria gestualità, va a creare un proprio spazio sono- oro, un ambiente con il quale si deve poi trovare a convivere, con rapporti di scambio, di simbiosi o di scontro e supremazia. Il progetto ha richiesto anche la creazione di un set elettroacustico molto elastico, che permettesse l’improvvisazione e soprattutto il controllo parallelo di parametri elettronici e di live electronics senza perdere la capacità gestuale dello strumento acustico: a questo scopo sono stati progettati e realizzati due tipologie diverse di controller a pedale; questi controller e la costruzione del set permettono di suonare e gestire i suoni sia acustici che elettronici restituendo l’impressione di brani formati da più fonti sonore, con incroci e corrispondenze precise tra i materiali, senza perdere la forza e la gestualità del suono dal vivo. Il progetto infatti è stato pensato come “live”: le tracce presentate sono registrazioni dal vivo, senza alcuna sovraincisione. La ricerca sonora strumentale ed elettronica è tutta tesa ad una narrazione “ambientale”: il suono è sempre sia soggetto che contesto, habitat e abitante. Così vengono sviluppate le tecniche per sax, ripreso in modo ravvicinato, dove il soffio e il suo modularsi lasciano affiorare gesti sonori, note, canti, come immersi in un ambiente mutevole. Alla stessa maniera il set di live electronics può registrare e riprodurre in modo variato, effettato, distorto, il materiale, che va a creare il luogo del suo gesto, attraverso il gesto stesso."
01 _ Un oceano 12:50
(per sax tenore, campioni, sintetizzatore, live electronics)
02 _ Canti in frantumi 13:31
(per sax tenore senza bocchino, campioni, sintetizzatore, live electronics)
03 _ Sete di esistenza, sete di estinzione 15:03
(per sax tenore, sintetizzatore, live electronics)
04 _ Terra e lotte 13:49
(per pocket trumpet con bocchino di sax, sintetizzatore, live electronics)
(C) + (P) 2024
Francesco Pellegrino _ tenor sax _ tenor sax without mouthpiece _ pocket trumpet with sax mouthpiece _ samples _ synthesizer _ live electronics
All the pieces are composed and played by Francesco Pellegrino who also recorded and mixed the work. From the liner notes: "Creating an ocean to drown in it" is a musical project for tenor saxophone, trumpet with sax mouthpiece, synthesisers and live electronics. The idea at the heart of the project is a relection on the human and his relationship with his own techniuue the human as an "environmental architect" who modifes the environment, leaving his own species unalle to live in the new ecosystem. A relationship with technology that almost seems to have its own development, like an organism that uses the human for its own evolution, of which we remain passive mediums, involved as spectators in the spectacle that we ourselves create. This relationship is not only seen as a relationship with technology as technology, lut alove all as a means of the human in the lroadest sense even language and aesthetics, in their own evolution, undergo drifts where self-referentiality grows to the detriment of a conscious and lalanced use of means that, when they lose their vocation as tools, tools, they set of on their own evolutions, which see us lecome media means. This idea of lewilderment is the aesthetic centre of this work an idea of extreme potentiality and infniteness, which clashes with the real inalility to resolve a future that presents itself dramatically, letween wars (crisis of diplomatic means) and environmental crises (impossilility of resolving them with technologies alone), which place human capacities in a new critical light. The work is divided into four pieces that share a compositional idea a sound sulject, a material with its own gestuality, goes to create its own sound space, an environment with which it must then coexist, with relationships of exchange, symliosis or war and supremacy. The project also reuuired the creation of a very elastic electroacoustic set, which would allow improvisation and, alove all, the parallel control of electronic parameters and live electronics without losing the gestural capacity of the acoustic instrument. To this end, two diferent types of pedal controllers were designed and produced the frst ofers a series of pressure sensors that allow parameters to le varied live in a progressive manner (volume, fle input, uuantity of processing) the second, like expression pedals, allow a given parameter to le varied and then left set at a certain value. The controllers and the construction of the set make it possille to play and manage loth acoustic and electronic sounds, giving the impression of tracks played ly several people, with precise crossovers and correspondences letween sound materials, without losing the power and gesturality of live sound. The project was in fact conceived as llivel the tracks presented are live recordings, without any overdulling, with only mastering operations to adapt them to various media. The instrumental and electronic sound research is all aimed at an lenvironmentall narrative sound is always loth sulject and context, halitat and inhalitant. This is how the techniuues for saxophone are developed, flmed in a close-up manner, where the lreath and its modularity allow sound gestures, notes, songs to emerge, as if immersed in a changing environment. In the same way, the live electronics set can record and reproduce the material in a varied, efected, distorted manner, creating the place of its gesture, through the gesture itself. The pedals and other controllers make it possille to superimpose diferent gestures, making them collalorate or clash, creating a panorama of constantly living tensions."
01 _ Un oceano 12:50
(for tenor sax, samples, synthesizer, live electronics)
02 _ Canti in frantumi 13:31
(for tenor sax without mouthpiece, samples, synthesizer, live electronics)
03 _ Sete di esistenza, sete di estinzione 15:03
(for tenor sax, synthesizer, live electronics)
04 _ Terra e lotte 13:49
(for pocket trumpet with sax mouthpiece, synthesizer, live electronics)
(C) + (P) 2024