NBT II
NO BASE TRIO (Gabriel Vicéns, Jonathan Suazo, Leonardo Osuna)
2xCD digipack 8 pagine
Jonathan Suazo _ sax alto _ sax tenore _ flauto _ EWI
Gabriel Vicéns _ chitarra elettrica
Leonardo Osuna _ batteria
Nuovo album per No Base Trio, formatosi nel 2010 a San Juan, Porto Rico. Come già scritto per il precedente album del 2020 (vedi SM4180), il trio si concentra sulla creazione di musica senza barriere, spingendo costantemente i confini del suono e dell'improvvisazione. Il trio ha iniziato a suonare standard jazz in tutta l'isola, suonando occasionalmente un pezzo improvvisato per rompere il set. Dopo aver realizzato l'energia sorta quando il trio improvvisava, hanno deciso di continuare come un ensemble completamente improvvisato. Ogni membro ha un background nell'educazione musicale formale, ma l'attenzione del trio va oltre il genere e il mondo accademico, abbracciando elementi grezzi di suono, energia e interazione. Dipinto in copertina: Loor II di Emanuel Torres-Pérez.
Per maggiori informazioni: www.gabrielvicens.com
"(...) Secondo lavoro su Setola per il No Base Trio (Jonathan Suazo a sassofoni e flauto, Gabriel Vicéns alla chitarra elettrica e Leonardo Osuna alla batteria). NBT II è jazz più maturo rispetto al primo episodio del trio portoricano grazie ad una focalizzazione più chiara sul tipo di relazioni improvvisative e la concettualità che lo sostiene. Oggi il jazz porta con sé un peso, quello di creare tante storie ambigue che si riportano ad un passato che non sempre è stato un buon veicolo di valorizzazione sociale o musicale, perciò i tre musicisti sono ricercatori di modelli buoni, spendibili in un momento storico in cui le nostre menti subiscono una pressione incredibile per via delle distopie che ci circondano: cogliere opportunità in queste situazioni significa anche farsi carico di tanta responsabilità in termini di conoscenza del jazz. Da questo punto di vista generale, NBT II intercetta alcuni archetipi del jazz intesi sotto la luce del breve paradigma, mostrandoli con un processo di riadattamento: il sax tenore di Suazo fa pensare ad un riduzionismo stilistico di Shorter così come il suo flauto è un prompt di Yusef Lateef, l’elettrica di Vicéns sta Scofield e Frisell, i tempi di Osuna hanno una lenta propensione sulle rotte di Tito Puente; scendendo nel particolare, sarà difficile che questi si manifestino tutti assieme e in alcuni momenti ci sono delle forti deviazioni di percorso, una cosa che succede nella libera improvvisazione di ST [2] dove i modelli jazz si infrangono parecchio o nella più sommessa ST [7] annodata in un flusso drone apparente su cui si aggrappano le estemporaneità dei musicisti. Anime che respirano." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2022.
"(...) It’s an impressive album of synergy that manages to probe the wilds without bombast and total dissonance; kept together at all times with the most intuitive of unsaid musicianship and deft foresight." Dominic Valvona, Monolith Cocktail, 2022.
"(...) NBT instigate and inhabit the shadowlands... It is abstraction and revelation all at once." Mike Jurkovic, All About Jazz, 2022.
"(...) Con cada tema nos adentramos más profundamente en el universo particular de No Base Trio, un universo sin límites donde las leyes de la física musical no se aplican." Marcos Flores, Más Jazz Digital, 2022.
"(...) Featuring complex rhythms, free improvisation, and playful melodies full of energy and surprises, NBT’s sound is a kaleidoscopic one." C. F. Smith, Twistedsoul, 2022.
"(...) They manage to keep listeners captivated all throughout the ambitious 100 minutes of the release." Paul Medrano, Best of Jazz, 2022.
"(...) Leonardo Osuna, Jonathan Suazo, and Gabriel Vicéns play seven jams for drums, saxophones, flute, and EWI, and electric guitar on the 105’ NBT II.
As the title implies this is the second release of the trio, after their eponymous debut, though they appeared together before on each other’s individual efforts, such as Suazo’s Extracts of a Desire or Vicéns’ Days.
Extended grooves of syncopated polyrhythms shifting and in progressive movements, accented with bursts in density and dynamics, simmer with buoyant energy but never so wild as to boil over. A tight kit and bright clicks, clean and crisp guitar, and winds in biomorphic curves evoke a slickness complementary to its dextrous weaves. Which makes textural explorations like beefy riffs, amplifier hum, or scratching string corrugations, breathwork, and material changes across percussion and winds more impactful. Longer durations of subtler variations of tenacious repetitions can induce trance-like states and allow lines time to stumble in, find their footing, layer, and interlock in a way that might remind of Fela Kuti’s long introductions. For the head bobbers." Keith Prosk, Free Jazz Blog, 2022.
CD UNO
01 _ ST [1] 11:07
02 _ ST [2] 08:02
03 _ ST [3] 14:28
04 _ ST [4] 13:41
CD DUE
05 _ ST [5] 20:53
06 _ ST [6] 07:54
07 _ ST [7] 28:50
(C) + (P) 2022
2xCD digipack 8 pages
Jonathan Suazo _ alto sax _ tenor sax _ flute _ EWI
Gabriel Vicéns _ electric guitar
Leonardo Osuna _ drums
New album for No Base Trio, formed in 2010 in San Juan, Puerto Rico. As already written for the previous 2020 album (see SM4180), the trio focuses on creating music without barriers, constantly pushing the boundaries of sound and improvisation. The trio began playing jazz standards all over the island, occasionally playing an improvised piece to break the set. After realizing the energy that arose when the trio improvised, they decided to continue as a completely improvised ensemble. Each member has a background in formal music education, but the trio's focus goes beyond genre and academia, embracing raw elements of sound, energy and interaction. Cover painting: Loor II by Emanuel Torres-Pérez.
For more info: www.gabrielvicens.com
"(...) It’s an impressive album of synergy that manages to probe the wilds without bombast and total dissonance; kept together at all times with the most intuitive of unsaid musicianship and deft foresight." Dominic Valvona, Monolith Cocktail, 2022.
"(...) NBT instigate and inhabit the shadowlands... It is abstraction and revelation all at once." Mike Jurkovic, All About Jazz, 2022.
"(...) Con cada tema nos adentramos más profundamente en el universo particular de No Base Trio, un universo sin límites donde las leyes de la física musical no se aplican." Marcos Flores, Más Jazz Digital, 2022.
"(...) Featuring complex rhythms, free improvisation, and playful melodies full of energy and surprises, NBT’s sound is a kaleidoscopic one." C. F. Smith, Twistedsoul, 2022.
"(...) They manage to keep listeners captivated all throughout the ambitious 100 minutes of the release." Paul Medrano, Best of Jazz, 2022.
"(...) Leonardo Osuna, Jonathan Suazo, and Gabriel Vicéns play seven jams for drums, saxophones, flute, and EWI, and electric guitar on the 105’ NBT II.
As the title implies this is the second release of the trio, after their eponymous debut, though they appeared together before on each other’s individual efforts, such as Suazo’s Extracts of a Desire or Vicéns’ Days.
Extended grooves of syncopated polyrhythms shifting and in progressive movements, accented with bursts in density and dynamics, simmer with buoyant energy but never so wild as to boil over. A tight kit and bright clicks, clean and crisp guitar, and winds in biomorphic curves evoke a slickness complementary to its dextrous weaves. Which makes textural explorations like beefy riffs, amplifier hum, or scratching string corrugations, breathwork, and material changes across percussion and winds more impactful. Longer durations of subtler variations of tenacious repetitions can induce trance-like states and allow lines time to stumble in, find their footing, layer, and interlock in a way that might remind of Fela Kuti’s long introductions. For the head bobbers." Keith Prosk, Free Jazz Blog, 2022.
"(...) Secondo lavoro su Setola per il No Base Trio (Jonathan Suazo a sassofoni e flauto, Gabriel Vicéns alla chitarra elettrica e Leonardo Osuna alla batteria). NBT II è jazz più maturo rispetto al primo episodio del trio portoricano grazie ad una focalizzazione più chiara sul tipo di relazioni improvvisative e la concettualità che lo sostiene. Oggi il jazz porta con sé un peso, quello di creare tante storie ambigue che si riportano ad un passato che non sempre è stato un buon veicolo di valorizzazione sociale o musicale, perciò i tre musicisti sono ricercatori di modelli buoni, spendibili in un momento storico in cui le nostre menti subiscono una pressione incredibile per via delle distopie che ci circondano: cogliere opportunità in queste situazioni significa anche farsi carico di tanta responsabilità in termini di conoscenza del jazz. Da questo punto di vista generale, NBT II intercetta alcuni archetipi del jazz intesi sotto la luce del breve paradigma, mostrandoli con un processo di riadattamento: il sax tenore di Suazo fa pensare ad un riduzionismo stilistico di Shorter così come il suo flauto è un prompt di Yusef Lateef, l’elettrica di Vicéns sta Scofield e Frisell, i tempi di Osuna hanno una lenta propensione sulle rotte di Tito Puente; scendendo nel particolare, sarà difficile che questi si manifestino tutti assieme e in alcuni momenti ci sono delle forti deviazioni di percorso, una cosa che succede nella libera improvvisazione di ST [2] dove i modelli jazz si infrangono parecchio o nella più sommessa ST [7] annodata in un flusso drone apparente su cui si aggrappano le estemporaneità dei musicisti. Anime che respirano." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2022.
CD ONE
01 _ ST [1] 11:07
02 _ ST [2] 08:02
03 _ ST [3] 14:28
04 _ ST [4] 13:41
CD TWO
05 _ ST [5] 20:53
06 _ ST [6] 07:54
07 _ ST [7] 28:50
(C) + (P) 2022