LIGHT + COLOR + SOUND
TIZIANO MILANI (Visual art: Jorrit Tornquist)
SOLD OUT
Tiziano Milani _ computer _ field recordings _ oggetti trovati _ strumenti acustici
Jorrit Tornquist _ visual art
Queste architetture sonore sono state create da Tiziano Milani appositamente per una mostra tenutasi a Graz nel marzo 2018, dedicata ai quadri cromatici di Jorrit Tornquist ed al suo ottantesimo compleanno.
Tornquist è nato in Austria nel 1938, è biologo, studia architettura all’università di Graz, è uno dei massimi esperti del colore attivi oggi in Italia. La sua ricerca inzia nel 1959, è un appassionato studio del colore, sia nel suo rapporto con la luce e con la superficie del dipinto, sia nelle sue potenzialità di azione sull’ambiente, soprattutto in ambito architettonico. Il suo approccio, sempre di tipo scientifico, tende alla materializzazione dell’oggetto attraverso la luce, si rivolge non solo alla percezione del colore, ma anche alle sue funzioni in natura e agli effetti psicologici sull’uomo. Le sue opere sono presenti in musei d’Europa, Russia, Israele, Sud e Nord America. Il suo conseguente lavoro di ricerca sulla percezione ed uso del colore ha portato a significative applicazioni in campo architettonico e del design. Tra i suoi progetti cromatici più conosciuti in Italia per l’architettura, sono il PonteExpo a Milano e il Termovalorizzatore (ovvero l'inceneritore) A2A di Brescia.
In questo packaging ci sono le riproduzioni di 3 suoi quadri: in copertina Disco Cromatico (2013, acrilico su tela); nell'interno Bordered (2017, acrilico su tela) e sul disco Indian Spices (2016, tecnica mista su tela).
Tiziano Milani è un architetto acustico, un artista sperimentale che mescola sound art, field recording, improvvisazione, elettroacustica e rumore in tracce sonore lunghe, mutevoli, oniriche e variegate, che ama definire architettura acustica. Nel corso degli anni ha frequentato corsi e seminari di musica elettronica presso diversi conservatori italiani.
La grafica dell'album è stata curata e realizzata da Giusi Zane.
Dalle note di copertina, di Luca Rota, una puntuale presentazione: "Un architetto del colore, un architetto del suono, due materie artistiche, un’unica e inopinata scala cromatica. L’incontro tra Jorrit Tornquist e Tiziano Milani rende visibile il suono e udibile il colore, la luce viaggia su frequenze acustiche e ritma il tempo con cromie emotive, tracciando nello spazio le coordinate di un paesaggio geomentale totale, scientifico eppure metafisico, possente, di assoluta vitalità".
Per maggiori informazioni:
www.milanitiziano.wordpress.com
www.tornquist.it
https://it.wikipedia.org/wiki/Jorrit_Tornquist
"(...) Jorrit Tornquist è un famoso architetto che ha costruito la sua fortuna sui significati della colorazione. Qualche mese fa, sua moglie contattò il musicista Tiziano Milani, per commissionare una piece di elettronica per gli ottanta anni di Jorrit. Milani si è subito adoperato per creare Light + Color + Sound, sfruttando l'ampio patrimonio teorico disponibile sulle teorie delle corrispondenze tra colore e musica, punto di partenza dell'esplorazione sonora. Tornquist ha accettato il pensiero di Goethe e Steiner, nonché la vulnerabilità psicologica del colore sull'uomo. I colori e la loro combinazione, al pari dei suoni, servono per dirigersi su zone specifiche di quell'area ampia dei sentimenti riflessa dalla consapevole analisi fornita dalla nostra mente. La ricerca di Milani prova a sondarla. Qual è la maniera? Creare delle architetture acustiche, ossia come nelle sue parole "...lengthy, shifting, onereic and variegated sound tracks...". Lungi dall'essere uno studio elettroacustico di quelli alla Chion o dei soundscapes canadesi, Light + color + sound è una composizione che con presunzione vuole collocarsi in quelle sfumature del Disco Cromatico di Jorrit, che vorrebbe indagare emotivamente allo stesso modo con cui l'austriaco ha indagato per capire i fattori che stimolano la percezione del colore, e per farlo si serve della manipolazione del materiale tramite un computer.
E' così, dunque, che veniamo accolti da una litania di note di piano senza particolari congiunzioni e un prestante drone, che assieme a qualche ritardo e qualche percussione riciclata allo scampanellio meditativo, crea un'iniziale clima bucolico. Intorno al 13' minuto le intensità crescono ed emergono le sfumature dei processi, frammenti di suoni ricavati da oggetti e da strumenti, che annunciano un clima più misterioso. Il drone al 17' minuto diventa compatto, forte e, poco a poco, grazie a qualche nota melodica elaborata in modalità subliminale e modificata in densità e intensità volumetrica, porta in cattedra un climax benefico (25' minuto circa), paesaggi dell'auralità musicale che smistano ancora uno di quei sogni/viaggi che appartenevano ai corrieri cosmici (depauperati del fattore ritmico); l'onirico si stempera al minuto 37', quando la solidità dei suoni impone una conclusione (i versi distinti di uccelli nella struttura empatica propongono un'ecologia standard degli ambienti alla Schafer)." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2018.
"(...) Tra colore e musica. Tornquist e Milani. Musica e architettura si incontrano nella ricerca di Tiziano Milani, che stavolta guarda all’opera dell’“artista e scienziato” Jorrit Tornquist. La ricerca di Tiziano Milani prende sempre idealmente le mosse da un’idea di architettura intesa, in via generalissima, come scienza e arte dell’abitare uno spazio, sia esso fisico oppure immaginario. “Intrappolata” all’interno di una camera riverberante e legata alle proprietà fisiche degli oggetti (Im Innersten, Afe, 2009) o, al contrario, fatta vagare per la città sotto forma di deriva psicogeografica (The City of Simulation, Setola di Maiale, 2010), l’architettura è per Milani sempre “musica congelata”, a voler scomodare Goethe.
Un grumo custodito piuttosto gelosamente nel corso di una carriera ormai ventennale che il sound artist ha sciolto e poi impastato con cura come fosse colore da sgocciolare su un’enorme tela sonora in occasione di Light+Color+Sound (music for Jorrit Tornquist’s exhibition) (Setola di Maiale, 2018). Brano commissionato per la mostra dedicata dalla Galerie Loenhard di Graz agli ottant’anni di Jorrit Tornquist (Graz, 1938) che è ora anche un disco, Light+Color+Sound restituisce in quaranta minuti di musica astratta ma altamente evocativa, lo spirito erratico e al contempo rigoroso dell’architetto austriaco con cittadinanza italiana. Indeterminazione e casualità. Quella di Tornquist è figura di artista e scienziato assolutamente da scoprire – o da riscoprire: un uomo che, oltre a essere un meraviglioso segreto custodito dalla storia dell’architettura italiana, è prima di tutto un “fanatico ed eccellente cacciatore di arcobaleni”. Milani non ha paura di mettersi sulle tracce di questo rabdomante del colore e chiama ancora una volta l’ascoltatore a “costruire e a definire il proprio personale concetto di tempo”, fedele a un principio per cui “in fase di creazione musicale i suoni non sono vincolati alla dimensione temporale, intesa sia come ritmo che come durata”. L’ascoltatore, così, è libero di reinterpretare il proprio tempo sonoro anche in base al luogo e alle condizioni di ascolto.
“Sviluppando il concetto di indeterminazione e di casualità”, ci ha raccontato Milani, “sto cercando di svincolare ogni composizione dalla dimensione spazio-temporale”. E allora non sorprende che a fare da collante tra questi due artisti sia stato proprio il colore." Vincenzo Santarcangelo, Artribune, 2018.
"(...) Esiste un confine ben delineato, nell'universo elettronico italiano, é situato oltre la barriera della concettualità contemporanea nell'area indefinita della sperimentazione non blasonata. Una volta oltrepassato si rimane sospesi in un extra mondo formato da moltitudini di realizzazioni sonore per la maggior parte fini a sé stesse, prive di anima, mute nella loro assordante vuotezza. Molte volte gli autori di queste opere vengono incensati come i migliori esponenti del suono di avanguardia, senza tener conto che i veri alfieri del pensiero sperimentale sono i silenziosi abitanti della necessaria indagine sonora, coloro di cui si parla magari meno nei mensili specializzati ma che realmente sanno indagare nella sostanza sonica. Tiziano Milani é uno di questi, un attento costruttore di architetture sonore capace di raccontare con estrema capacità ciò che apparentemente risulta ostico, di non semplice comprensione.
She é un viaggio estremamente realistico nella concretezza della materia sonora e al tempo stesso un percorso sensoriale nella sua invisibile essenza visionaria. Durante il tragitto possiamo raccogliere frammenti di percezioni che contengono la purezza dell'estetica contemporanea, particelle di silenziosa dottrina ambient, interventi elettro-acustici che riportano l'ascolto nel reale per poi trascinarlo in una corsa a perdifiato attraverso un furioso diluvio elettrico che nutre e rigenera." Mirco Salvadori, Sherwood, 2019.
01 _ Light + Color + Sound 38:00
(C) + (P) 2018
SOLD OUT
Tiziano Milani _ computer _ field recordings _ found objects _ acoustic instruments
Jorrit Tornquist _ visual art
The sound architectures presented in this work, were created by Tiziano Milani specifically for an art exhibition held in Graz on March 2018, dedicated to the chromatic paintings of Jorrit Tornquist and his eightieth birthday.
Jorrit Tornquist, was born in Austria in 1938. A biologist, he studied architecture at the University of Graz, Austria, and is one of the top colour experts currently operating in Italy. Since 1959, he has passionately researched colour, both in its relationship with light and the surface of paintings, and for its potential for interaction with the environment, especially in the field of architecture. His approach is always scientific. He seeks to materialise objects through light, and focuses not only on the perception of colour but also on the functions of colour in the natural world, and its psychological impact on human beings. His work is exhibited in museums in Europe, Russia, Israel, North and South America. His related research on the perception and use of colour has led to remarkable applications in architecture and design. Among his best-known chromatic projects for architecture are Milan’s PonteExpo and the A2A municipal waste incineration plant in Brescia, Italy.
In this packaging there are reproducted 3 paintings: on the cover Disco Cromatico (2013, acrylic on canvas); in the interior Bordered (2017, acrylic on canvas) and on the disc Indian Spices (2016, mixed technique on canvas).
Tiziano Milani is an acoustic architect, an experimental artist who blends sound art, field recording, improvisation, electroacoustics and noise to create lengthy, shifting, oneiric and variegated sound tracks that he labels as ‘acoustic architecture’. Over the years, he has attended electronic music courses and seminars at various conservatoires in Italy.
The graphic design of the album has been curated and realized by Giusi Zane.
From the cover notes, written by Luca Rota, a punctual presentation: "An architect of colour, an architect of sound, two artistic media, a single, unexpected chromatic scale. Together, Jorrit Tornquist and Tiziano Milani can make sound visible and colour audible: light travels on acoustic frequencies, its rhythm pulsing with emotional hues, tracing the coordinates of an all-encompassing geo-mental landscape, scientific yet metaphysical, almighty and absolutely vital."
For more info:
www.milanitiziano.wordpress.com
www.tornquist.it
https://it.wikipedia.org/wiki/Jorrit_Tornquist
"(...) Jorrit Tornquist è un famoso architetto che ha costruito la sua fortuna sui significati della colorazione. Qualche mese fa, sua moglie contattò il musicista Tiziano Milani, per commissionare una piece di elettronica per gli ottanta anni di Jorrit. Milani si è subito adoperato per creare Light + Color + Sound, sfruttando l'ampio patrimonio teorico disponibile sulle teorie delle corrispondenze tra colore e musica, punto di partenza dell'esplorazione sonora. Tornquist ha accettato il pensiero di Goethe e Steiner, nonché la vulnerabilità psicologica del colore sull'uomo. I colori e la loro combinazione, al pari dei suoni, servono per dirigersi su zone specifiche di quell'area ampia dei sentimenti riflessa dalla consapevole analisi fornita dalla nostra mente. La ricerca di Milani prova a sondarla. Qual è la maniera? Creare delle architetture acustiche, ossia come nelle sue parole "...lengthy, shifting, onereic and variegated sound tracks...". Lungi dall'essere uno studio elettroacustico di quelli alla Chion o dei soundscapes canadesi, Light + color + sound è una composizione che con presunzione vuole collocarsi in quelle sfumature del Disco Cromatico di Jorrit, che vorrebbe indagare emotivamente allo stesso modo con cui l'austriaco ha indagato per capire i fattori che stimolano la percezione del colore, e per farlo si serve della manipolazione del materiale tramite un computer.
E' così, dunque, che veniamo accolti da una litania di note di piano senza particolari congiunzioni e un prestante drone, che assieme a qualche ritardo e qualche percussione riciclata allo scampanellio meditativo, crea un'iniziale clima bucolico. Intorno al 13' minuto le intensità crescono ed emergono le sfumature dei processi, frammenti di suoni ricavati da oggetti e da strumenti, che annunciano un clima più misterioso. Il drone al 17' minuto diventa compatto, forte e, poco a poco, grazie a qualche nota melodica elaborata in modalità subliminale e modificata in densità e intensità volumetrica, porta in cattedra un climax benefico (25' minuto circa), paesaggi dell'auralità musicale che smistano ancora uno di quei sogni/viaggi che appartenevano ai corrieri cosmici (depauperati del fattore ritmico); l'onirico si stempera al minuto 37', quando la solidità dei suoni impone una conclusione (i versi distinti di uccelli nella struttura empatica propongono un'ecologia standard degli ambienti alla Schafer)." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2018.
"(...) Tra colore e musica. Tornquist e Milani. Musica e architettura si incontrano nella ricerca di Tiziano Milani, che stavolta guarda all’opera dell’“artista e scienziato” Jorrit Tornquist. La ricerca di Tiziano Milani prende sempre idealmente le mosse da un’idea di architettura intesa, in via generalissima, come scienza e arte dell’abitare uno spazio, sia esso fisico oppure immaginario. “Intrappolata” all’interno di una camera riverberante e legata alle proprietà fisiche degli oggetti (Im Innersten, Afe, 2009) o, al contrario, fatta vagare per la città sotto forma di deriva psicogeografica (The City of Simulation, Setola di Maiale, 2010), l’architettura è per Milani sempre “musica congelata”, a voler scomodare Goethe.
Un grumo custodito piuttosto gelosamente nel corso di una carriera ormai ventennale che il sound artist ha sciolto e poi impastato con cura come fosse colore da sgocciolare su un’enorme tela sonora in occasione di Light+Color+Sound (music for Jorrit Tornquist’s exhibition) (Setola di Maiale, 2018). Brano commissionato per la mostra dedicata dalla Galerie Loenhard di Graz agli ottant’anni di Jorrit Tornquist (Graz, 1938) che è ora anche un disco, Light+Color+Sound restituisce in quaranta minuti di musica astratta ma altamente evocativa, lo spirito erratico e al contempo rigoroso dell’architetto austriaco con cittadinanza italiana. Indeterminazione e casualità. Quella di Tornquist è figura di artista e scienziato assolutamente da scoprire – o da riscoprire: un uomo che, oltre a essere un meraviglioso segreto custodito dalla storia dell’architettura italiana, è prima di tutto un “fanatico ed eccellente cacciatore di arcobaleni”. Milani non ha paura di mettersi sulle tracce di questo rabdomante del colore e chiama ancora una volta l’ascoltatore a “costruire e a definire il proprio personale concetto di tempo”, fedele a un principio per cui “in fase di creazione musicale i suoni non sono vincolati alla dimensione temporale, intesa sia come ritmo che come durata”. L’ascoltatore, così, è libero di reinterpretare il proprio tempo sonoro anche in base al luogo e alle condizioni di ascolto.
“Sviluppando il concetto di indeterminazione e di casualità”, ci ha raccontato Milani, “sto cercando di svincolare ogni composizione dalla dimensione spazio-temporale”. E allora non sorprende che a fare da collante tra questi due artisti sia stato proprio il colore." Vincenzo Santarcangelo, Artribune, 2018.
"(...) Esiste un confine ben delineato, nell'universo elettronico italiano, é situato oltre la barriera della concettualità contemporanea nell'area indefinita della sperimentazione non blasonata. Una volta oltrepassato si rimane sospesi in un extra mondo formato da moltitudini di realizzazioni sonore per la maggior parte fini a sé stesse, prive di anima, mute nella loro assordante vuotezza. Molte volte gli autori di queste opere vengono incensati come i migliori esponenti del suono di avanguardia, senza tener conto che i veri alfieri del pensiero sperimentale sono i silenziosi abitanti della necessaria indagine sonora, coloro di cui si parla magari meno nei mensili specializzati ma che realmente sanno indagare nella sostanza sonica. Tiziano Milani é uno di questi, un attento costruttore di architetture sonore capace di raccontare con estrema capacità ciò che apparentemente risulta ostico, di non semplice comprensione.
She é un viaggio estremamente realistico nella concretezza della materia sonora e al tempo stesso un percorso sensoriale nella sua invisibile essenza visionaria. Durante il tragitto possiamo raccogliere frammenti di percezioni che contengono la purezza dell'estetica contemporanea, particelle di silenziosa dottrina ambient, interventi elettro-acustici che riportano l'ascolto nel reale per poi trascinarlo in una corsa a perdifiato attraverso un furioso diluvio elettrico che nutre e rigenera." Mirco Salvadori, Sherwood, 2019.
01 _ Light + Color + Sound 38:00
(C) + (P) 2018