LOVE
FRED CASADEI SPIRITUAL UNITY (Fred Casadei, Marco Colonna, Stefano Giust)
SOLD OUT
Fred Casadei _ contrabbasso _ composizione
Marco Colonna _ clarinetto basso
Stefano Giust _ batteria
Il Fred Casadei Spiritual Unity è un progetto aperto, attivo dal gennaio 2016, per il quale Fred scrive della musica con ampie possibilità di improvvisazione collettiva e solista, eseguita di volta in volta da organici differenti, seppure la frequentazione con alcuni di questi musicisti si è fatta più assidua. È il caso dei musicisti presenti in questo disco e nei 'gemelli' Sun e Sky: sono una serie di tre album usciti in contemporanea e che presentano una coppia di duo (Sun con Luca Venitucci e Sky con Francesco Manfrè) e questo trio. Altri musicisti che hanno suonato queste composizioni sono stati Riccardo Marogna, Paolo Pascolo, Gabriele Cancelli, Bruno Romani, Daniele Onori e altri. Questo disco è stato registrato in concerto al Blutopia di Fabrizio Spera a Roma, il 10 marzo 2017.
Per maggiori informazioni:
www.fredcasadei.net
www.marcocolonna.com
www.stefanogiust.it
"(...) Gli esperimenti tra improvvisazione libera e musica del territorio non sono certamente tra quelli più graditi dall'audiance, specie se il connubio infittisce il rapporto di reciproca conoscenza. Tuttavia sono anche uno dei canali alternativi della musica più originali da seguire. Il contrabbassista siciliano Fred Casadei ha le idee ben chiare in merito: in un open project portato avanti in tutta Italia grazie a concerti e dialoghi condivisi con tanti altri musicisti, Casadei ha dimostrato che un contrabbassista può fare un salto di qualità non indifferente; la sua è principalmente una scelta di campo, lavorare con il suo Spiritual Unity (creazione e interplay di una comunità) sta ridando lustro non solo agli esperimenti che condivideva con Gianni Gebbia, calati nella materia del contrabbasso, ma soprattutto sta cercando di dare un'anima quanto più convicente ad un genere che per molti sembra solo somigliare a corde tirate e piatti rotti.
Due date, due luoghi importanti della pratica del sottobosco musicale improvvisativo italiano, più una terminologia che chiama a raccolta i bei tempi del jazz, Ayler e le dinamiche del cosmo:
-Sun, con il fisarmonicista Luca Venitucci, al Blutopia di Roma il 15 gennaio 2016;
-Sky, con il cellista Francesco Manfrè, presso il Monteggiori Studio il 7 marzo 2017;
-Love, in trio con Marco Colonna al clarinetto basso e Stefano Giust a batteria e percussioni, sempre al Blutopia il 10 marzo 2017.
I nomi citati sono alcuni di quelli intervenuti nel suo viaggio, ma le tre esibizioni sono già completamente esaustive del suo pensiero: ogni performance ha i suoi binari, dove la parte scritta ha il valore più o meno simbolico di una porta aperta al libero svolgimento e interpretazione. Casadei pizzica profondo, e con il contrabbasso è capace quasi di simulare un ragionamento umano: in Sun la sua improvvisazione ha un rapporto speciale con il quotidiano e con il territorio grazie alla fisarmonica di Venitucci, mentre in Sky il violoncello anti convenzionale di Manfré è capace di sviluppare stagioni dell'arte che non sembrano più commestibili; più vicino ad Ayler è il trio di Love, ma fondamentalmente il trittico di cds sottolinea l'incommensurabile lavoro di cesellatura mentale tra le libertà improvvisative e un'amabile, sottostante tentativo di dare volto musicale a qualcosa che è parte della vita e della realtà, un connubio che può essere affrontato con le armi subdole di uno strumento che, pur avendo una timbrica ben definita, lascia passare la storia, gli attimi cruciali e le situazioni della vita.
Nonostante la titolazione si rincorra nelle tre esibizioni, non vi sarà permesso di assicurarvi una ripetizione in nessuna parte della performance, poiché la matassa aurale si modifica continuamente, proponendovi situazioni sempre diverse e degne della migliore rappresentazione. Alla fine c'è una imperscrutabile dimensione che si raggiunge, quella dell'artigiano che riesce a fare cose mirabili nel momento in cui le esegue. In Sun, Sky e Love tutti i partners sono al massimo dell'attenzione e sono co-artefici di un sentimento autonomo, che alla fine si impone, ossia il senso della vicinanza inaudita, una qualità che ci faceva amare la musica di Mingus; quella musica andava tanto lontano ma era incredibilmente interiorizzabile. Nell'attuale letteratura italiana del contrabbasso c'è ben poco che possa far pari con la sostanza di Fred." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2018.
"(...) Fin dal titolo [Spiritual Unity] vien dichiarata l’essenza di intima comunione non tanto espressiva quanto di sensibilità artistica tra chi partecipa. L’individalità si trasforma in collettività, in netto contrasto con gli egocentrismi e i protagonismi che dominano molti lavori. La registrazione conferma un’intesa immediata, l’improvvisazione si snoda in un interplay fluido ed evocativo." Monica Carretta, Musica Jazz, 2018.
01 _ A Calm Starry Night 5:53
02 _ Closed Eyes Wax In The Head 11:16
03 _ A Star In A Vortex Foam 10:02
04 _ Threes Speech 10:55
05 _ Spring October Morning 9:02
(C) + (P) 2017
SOLD OUT
Fred Casadei _ double bass _ composition
Marco Colonna _ bass clarinet
Stefano Giust _ drums
Fred Casadei Spiritual Unity is an open project, active since January 2016, for which Fred writes compositions that have ample possibilities for collective and soloist improvisation. Many musicians have been involved, such as Riccardo Marogna, Paolo Pascolo, Gabriele Cancelli, Bruno Romani, Daniele Onori and others; in this disk and the other two twin albums, there are some of the most assiduous collaborators of the double bass player: it is a series of three albums published at the same time, featuring this trio and a pair of duo with Luca Venitucci and Francesco Manfrè. This record was recorded in concert at Fabrizio Spera's Blutopia in Rome, March 10th, 2017.
For more info:
www.fredcasadei.net
www.marcocolonna.com
www.stefanogiust.it
"(...) Gli esperimenti tra improvvisazione libera e musica del territorio non sono certamente tra quelli più graditi dall'audiance, specie se il connubio infittisce il rapporto di reciproca conoscenza. Tuttavia sono anche uno dei canali alternativi della musica più originali da seguire. Il contrabbassista siciliano Fred Casadei ha le idee ben chiare in merito: in un open project portato avanti in tutta Italia grazie a concerti e dialoghi condivisi con tanti altri musicisti, Casadei ha dimostrato che un contrabbassista può fare un salto di qualità non indifferente; la sua è principalmente una scelta di campo, lavorare con il suo Spiritual Unity (creazione e interplay di una comunità) sta ridando lustro non solo agli esperimenti che condivideva con Gianni Gebbia, calati nella materia del contrabbasso, ma soprattutto sta cercando di dare un'anima quanto più convicente ad un genere che per molti sembra solo somigliare a corde tirate e piatti rotti.
Due date, due luoghi importanti della pratica del sottobosco musicale improvvisativo italiano, più una terminologia che chiama a raccolta i bei tempi del jazz, Ayler e le dinamiche del cosmo:
-Sun, con il fisarmonicista Luca Venitucci, al Blutopia di Roma il 15 gennaio 2016;
-Sky, con il cellista Francesco Manfrè, presso il Monteggiori Studio il 7 marzo 2017;
-Love, in trio con Marco Colonna al clarinetto basso e Stefano Giust a batteria e percussioni, sempre al Blutopia il 10 marzo 2017.
I nomi citati sono alcuni di quelli intervenuti nel suo viaggio, ma le tre esibizioni sono già completamente esaustive del suo pensiero: ogni performance ha i suoi binari, dove la parte scritta ha il valore più o meno simbolico di una porta aperta al libero svolgimento e interpretazione. Casadei pizzica profondo, e con il contrabbasso è capace quasi di simulare un ragionamento umano: in Sun la sua improvvisazione ha un rapporto speciale con il quotidiano e con il territorio grazie alla fisarmonica di Venitucci, mentre in Sky il violoncello anti convenzionale di Manfré è capace di sviluppare stagioni dell'arte che non sembrano più commestibili; più vicino ad Ayler è il trio di Love, ma fondamentalmente il trittico di cds sottolinea l'incommensurabile lavoro di cesellatura mentale tra le libertà improvvisative e un'amabile, sottostante tentativo di dare volto musicale a qualcosa che è parte della vita e della realtà, un connubio che può essere affrontato con le armi subdole di uno strumento che, pur avendo una timbrica ben definita, lascia passare la storia, gli attimi cruciali e le situazioni della vita.
Nonostante la titolazione si rincorra nelle tre esibizioni, non vi sarà permesso di assicurarvi una ripetizione in nessuna parte della performance, poiché la matassa aurale si modifica continuamente, proponendovi situazioni sempre diverse e degne della migliore rappresentazione. Alla fine c'è una imperscrutabile dimensione che si raggiunge, quella dell'artigiano che riesce a fare cose mirabili nel momento in cui le esegue. In Sun, Sky e Love tutti i partners sono al massimo dell'attenzione e sono co-artefici di un sentimento autonomo, che alla fine si impone, ossia il senso della vicinanza inaudita, una qualità che ci faceva amare la musica di Mingus; quella musica andava tanto lontano ma era incredibilmente interiorizzabile. Nell'attuale letteratura italiana del contrabbasso c'è ben poco che possa far pari con la sostanza di Fred." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2018.
"(...) As the title suggests [Spiritual Unity], the essence of intimate communion is not declared as only expressive, but as artistic sensitivity among those who participate. The individuality is transformed into collectivity, in sharp contrast with the egocentrism and the protagonism that dominate in many works today. The recording confirms an immediate agreement, the improvisation unfolds in a fluid and evocative interplay." Monica Carretta, Musica Jazz, 2018.
01 _ A Calm Starry Night 5:53
02 _ Closed Eyes Wax In The Head 11:16
03 _ A Star In A Vortex Foam 10:02
04 _ Threes Speech 10:55
05 _ Spring October Morning 9:02
(C) + (P) 2017