AVANGUARDIA CLANDESTINA
SERGIO FEDELE / TRIO KLANG (Sergio Fedele, Sergio Cacherano Staropoli, Filippo Tosi)
SOLD OUT
Sergio Fedele _ clarinetto
Sergio Cacherano Staropoli _ chitarra elettrica _ percussioni metalliche
Filippo Tosi _ marimba _ percussioni
Concerto del 26 aprile svoltosi a Spinea (Venezia) durante il primo festival setolare "Avanguardia Clandestina 1997". Dal pamphlet della rassegna: "Il lavoro si può considerare come una continuazione ed un approfondimento dell'esplorazione microstrutturale del suono, il quale fornisce, con le proprie regole, la materia musicale stessa e, tutto questo, in proporzione alle possibilità tecniche e sperimentali degli strumenti impiegati, della dimensione acustica, spazio temporale (silenzio incluso) e delle dinamiche permesse dal contesto stesso. Naturalmente Fedele tiene ampiamente in considerazione il lavoro già svolto in Italia in questa direzione da compositori quali Giacinto Scelsi e Franco Evangelisti. La forma in cui il Trio Klang opera è quella di un'improvvisazione guidata che muove ed anima una essenziale struttura base, consistente in una sorta di proto-composizione. Il movimento aleatorio ne costituirà gli spazi ed i confini". La composizione "12 kôan" (per clarinetto, marimba, piatto) è una sequenza di dodici brevi pezzi per clarinetto e marimba (tranne uno, per clarinetto e piatto). Lo scheletro della musica è costituito da una serie di dodici suoni e da undici variazioni canoniche da essa derivate. A esposizioni e variazioni seriali si alternano (sia in successione che contemporaneamente) serie incomplete o contaminate e movimenti liberi. Se lo scheletro è costituito dalle serie, l’organismo é il suono: anche quando le altezze sono definite, tutte le altre dimensioni, dalla durata alla dinamica, sono libere. Ogni suono è quindi un dilemma per l’esecutore-improvvisatore. Kôan è vocabolo giapponese ed è usato nella metodica Zen per indicare un problema paradossale che eserciti la mente al Vuoto; il kôan è un dilemma emblematico che contiene però, già nel suo semplice dettato, la risposta. Il numero 12 fa riferimento non solo ai dodici pezzi, ma anche alle dodici serie che ne costituiscono l’ossatura e, infine, ai dodici semitoni temperati; ogni nota è, dunque, un kôan. "Offerta" (per clarinetto, marimba, chitarra elettrica, percussioni metalliche) è suddiviso in sette parti fondamentali. Ciascuna è riferita ad una parte dell’albero: I Radice, II Tronco, III Foglia, IV Gemma, V Fiore, VI Frutto, VII Seme, ed è associata ad un’immagine simbolica: L’ostacolo, L’espandersi, Il labirinto, Il vortice, La ricerca, La risoluzione, L’andare. Ogni parte ha una propria autonomia e indipendenza e può essere eseguita isolatamente; la divisione interna di ogni parte ripete, infatti, quella dell’intero e, anche al suo interno, ricorrono le immagini simboliche citate. Offerta (che ha come motto “cedendo vincit”) è stato eseguito per la prima volta ai Giardini del Castello di Este (PD) in occasione di una rassegna di arte contemporanea (luglio 1996). Questa musica è dedicata a tutte le piante.
Per maggiori informazioni: www.sergiofedele-ecatorf.it
"(...) Due lunghe tracce catturate dal vivo al Festival Setolare in cui l’esplorazione “microstrutturale del suono” avviene mediante un’improvvisazione guidata della e sulla struttura basica della composizione. I 12 Kôan del primo pezzo, espressione Zen usata per indicare “un problema paradossale che eserciti la mente al Vuoto”, equivalgono ad altrettanti brevi pezzi in variazione seriale per le marimba di Filippo Tosi e il clarinetto di Sergio Fedele. Nel secondo, Offerta, suite in sette movimenti ciascuno dei quali riferito ad una parte dell’albero e associato ad una immagine simbolica, l’ensemble al completo si produce in un esercizio in cui ogni parte è autonoma e indipendente rifrangendosi in un gioco di specchi in cui la suddivisione interna di ogni singola parte è anche ripetizione dell’intera composizione. Difficile, ma non per questo meno interessante di altri titoli setolari." Stefano Pifferi, SentireAscoltare, 2008.
"(...) Trovo che i Kôan abbiano una staticità profonda, il linguaggio totalmente “europeo“ li cala in una zona rigorosa forse algida. Credo che farei eseguire i Kôan uno alla volta. uno al giorno direi. trovare un luogo dove eseguire, alla stessa ora ogni giorno per 12 giorni, la serie. Mi viene in mente La Monte Young e il suo Eternal Blues… Young dichiara che, essendo lui nato in un van lungo una statale e avendo vissuto la sua adolescenza in questo modo un po' nomade, i primi suoni che lo hanno influenzato sono quelli provocati dalle variazioni atmosferiche su cavi elettrici che correvano lungo la strada. Ora, anche qui mi sembra che compaia questa relazione fra natura e un fare proprio il suo linguaggio. Una specie di adesione reciproca, ma innocente e senza presunzione." Gianni Mimmo, musicista
01 _ 12 kôan 24:32
02 _ Offerta 49:38
(C) + (P) 1997
SOLD OUT
Sergio Fedele _ clarinet
Sergio Cacherano Staropoli _ electric guitar _ metal percussions
Filippo Tosi _ marimba _ percussions
Micro-structural compositions and improvisations. Recorded live in concert during our first festival "Avanguardia Clandestina 1997". Sergio Fedele is one of the most brilliant musician in Italy but not so well known. He is focused - from more than 25 years - on modern composition with complex scores that include indetermination and improvisation. In addition he writes essays, novels (using pseudonym Guido Carminati), drawing and painting. Then he finds time to design new tools with new sounds, like the prepared trombone and the most recent and impressive Ecatorf, not yet completly released.
For more info: www.sergiofedele-ecatorf.it
"(...) Due lunghe tracce catturate dal vivo al Festival Setolare in cui l’esplorazione “microstrutturale del suono” avviene mediante un’improvvisazione guidata della e sulla struttura basica della composizione. I 12 Kôan del primo pezzo, espressione Zen usata per indicare “un problema paradossale che eserciti la mente al Vuoto”, equivalgono ad altrettanti brevi pezzi in variazione seriale per le marimba di Filippo Tosi e il clarinetto di Sergio Fedele. Nel secondo, Offerta, suite in sette movimenti ciascuno dei quali riferito ad una parte dell’albero e associato ad una immagine simbolica, l’ensemble al completo si produce in un esercizio in cui ogni parte è autonoma e indipendente rifrangendosi in un gioco di specchi in cui la suddivisione interna di ogni singola parte è anche ripetizione dell’intera composizione. Difficile, ma non per questo meno interessante di altri titoli setolari." Stefano Pifferi, SentireAscoltare, 2008
"(...) Trovo che i Kôan abbiano una staticità profonda, il linguaggio totalmente “europeo“ li cala in una zona rigorosa forse algida. Credo che farei eseguire i Kôan uno alla volta. uno al giorno direi. trovare un luogo dove eseguire, alla stessa ora ogni giorno per 12 giorni, la serie. Mi viene in mente La Monte Young e il suo Eternal Blues… Young dichiara che, essendo lui nato in un van lungo una statale e avendo vissuto la sua adolescenza in questo modo un po' nomade, i primi suoni che lo hanno influenzato sono quelli provocati dalle variazioni atmosferiche su cavi elettrici che correvano lungo la strada. Ora, anche qui mi sembra che compaia questa relazione fra natura e un fare proprio il suo linguaggio. Una specie di adesione reciproca, ma innocente e senza presunzione." Gianni Mimmo, musician
01 _ 12 kôan (per clarinetto_marimba_piatto) 24:32
02 _ Offerta (per clarinetto_marimba_chitarra elettrica_percussioni metalliche) 49:38
(C) + (P) 1997