DUE
COLLETTIVO DI RESISTENZA CULTURALE (Paolo Sanna, Elia Casu, Patrizia Oliva, Francesco Guerri, Stefano Giust)
SOLD OUT
Paolo Sanna _ set di percussioni preparate
Elia Casu _ chitarra elettrica preparata _ elettronica
Patrizia Oliva _ voce _ elettronica
Francesco Guerri _ violoncello
Stefano Giust _ batteria _ piatti _ oggetti
Questo è il secondo disco setolare a nome del Collettivo di Resistenza Culturale, un’idea di Paolo Sanna ed Elia Casu (vedi SM2220). L’idea alla base del progetto è quella di formare un ensemble, con musicisti sempre diversi, interessati alla sperimentazione e alla composizione istantanea. Infatti alla base degli inviti ai musicisti coinvolti di volta in volta, due brani degli stessi Sanna e Casu, con indicazioni minime e scritti come partiture grafiche, lasciano la totale libertà di interpretazione. In questo disco troviamo la seconda registrazione di queste interpretazioni, registrate dal vivo all'Area Sismica di Meldola, da Gionni Gardini e Ariele Monti.
"(...) Abbiamo già avuto modo di parlare di Paolo Sanna e Elia Casu durante l’uscita del loro bellissimo album “Short Stories” per OnGaku2. Paolo Sanna e Elia Casu sono anche ideatori del progetto “Collettivo di Resistenza Culturale” (CdRC), ensemble di musica sperimentale e di composizione istantanea. Il secondo album del Collettivo di Resistenza Culturale è stato pubblicato per l’etichetta Setola di Maiale e vede Paolo Sanna alla batteria e percussioni, Elia Casu alla chitarra ed elettronica, Francesco Guerri al violoncello, Patrizia Oliva alla voce e Stefano Giust ai tamburi, piatti ed oggetti. L’album è stato registrato all’Area Sismica di Forlì, uno degli spazi più attenti alla sperimentazione e alla musica di ricerca, che nel 2010 aveva già ospitato Paolo Sanna e Elia Casu durante la registrazione del live “Kado” per OnGaku2. Ogni esecuzione del Collettivo di Resistenza Culturale si basa su due partiture grafiche, una scritta da Paolo e l’altra da Elia, nelle quali viene lasciata ai musicisti piena libertà di espressione e di improvvisazione. La musica nasce da poche tracce, attraversa percorsi non definiti a priori ed acquista forma grazie all’incontro/scontro con eventi accidentali. Sperimentare per il Collettivo non significa concettualizzare il suono, ma al contrario, entrare in rapporto empirico con lo strumento e con la materia sonora. L’improvvisazione diviene movimento, gesto. Delle due tracce dell’album, la prima è incentrata sul ritmo mentre la seconda sulle atmosfere, entrambe contaminate da suggestioni free jazz e dal minimalismo. Le composizioni istantanee nascono delle varie sensibilità dei cinque musicisti, ma diventano allo stesso tempo la tessitura di un’unica trama, in cui ogni passaggio individuale è allo stesso tempo derivazione ed evento scatenante. Le partiture usate nelle varie edizioni del CdRC sono sempre le stesse, per cui quel che interessa ai musicisti è scoprire come l’energia prodotta sia in grado di creare nuove dinamiche d’insieme e nuovi meccanismi d’incontro. Proprio per questo, Paolo Sanna e Elia Casu desidererebbero portare questa esperienza in un paese lontano, ad esempio in Giappone o in Brasile per scoprire espressioni d’incontro ancora nuove. Chissà che una ipotesi cosi suggestiva non riesca a concretizzarsi in una delle prossime edizioni." Felice Marotta, Distorsioni 2013.
"(...) Nel set datato 2011, Sanna e Casu (Ongaku2, percussioni preparate, chitarra elettrica strapazzata/elettronica), in compagnia di Angelo Contini, Silvia Corda e Adriano Orrù, contemplavano una visione espositiva, maggiormente fratturata e ironica. Nel loro dispositivo/ensemble aperto, fissan ora l'attenzione, su dinamiche ad elevato tasso impro/cameristico. Due istantanee (di maggior impeto ritmico la prima, di lunare sottrazione la seconda), registrate dal vivo nel 2012. Partiture grafiche, proposte agli interpreti attuali (il patron setolare Stefano Giust, batteria, piatti e oggetti, Patrizia Oliva, voce/elettronica, Francesco Guerri, violoncello), aperte ad un fitto dialogo di segnali metallici accatastati, fra corde d'archetto sollecitate e tramestio d'oggettistica sballottata. Con la voce moltiplicata dall'elettronica, a soffermarsi su terre dell'est e dell'ovest. Materializzazione empatico/istantanea, di un sentir comune in libero intreccio. Che include eventi accidentali, gesto performativo ed ampi spazi minimali. Il Collettivo Di Resistenza Culturale, scandaglia energiche modalità d'insieme. Sensibilità reattive e non ortodosse in luminosa, reciproca contaminazione." Marco Carcasi, Kathodik 2013.
"(...) Coraggiosamente sperimentali si presentano i lavori del Collettivo di Resistenza Culturale, un gruppo a cinque nato da un'idea dei sardi Elia Casu (chit) e Paolo Sanna (perc): l'idea è di lasciare una libertà direi quasi spietata agli improvvisatori, che si basano solo su qualche suggerimento indicativo: due lunghe suites in cui l'estromissione dalla realtà è un fatto acclarato. Chiunque si può sentire in diritto di parlare con il suo linguaggio. La verità sorprendente è che alla fine sembra si sia raggiunto un livellamento armonico tra suoni di strumenti, voci, oggetti ed aggeggi elettronici." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2014.
01 _ Time 17:59
02 _ Time 13:02
(C) + (P) 2013
SOLD OUT
Paolo Sanna _ prepared drum set _ percussions
Elia Casu _ prepared electric guitar _ electronics
Patrizia Oliva _ voice _ electronics
Francesco Guerri _ cello
Stefano Giust _ drums _ cymbals _ objects
This is the second album on Setola di Maiale of the Collettivo di Resistenza Culturale, an open project runned by Paolo Sanna and Elia Casu (see SM2220). The idea behind the collective is to form an ensemble with musicians interested in experimenting and instant composition. In fact, the basis of calls to the musicians involved from time to time, are two pieces of the same Sanna and Casu, with a minimum of information and written as a graphic score, leaving the total freedom of interpretation. On this record, we find the second recordings of these interpretations (see SM2220): it was recorded live at Area Sismica (Meldola) by Gionni Gardini and Ariele Monti.
"(...) Abbiamo già avuto modo di parlare di Paolo Sanna e Elia Casu durante l’uscita del loro bellissimo album “Short Stories” per OnGaku2. Paolo Sanna e Elia Casu sono anche ideatori del progetto “Collettivo di Resistenza Culturale” (CdRC), ensemble di musica sperimentale e di composizione istantanea. Il secondo album del Collettivo di Resistenza Culturale è stato pubblicato per l’etichetta Setola di Maiale e vede Paolo Sanna alla batteria e percussioni, Elia Casu alla chitarra ed elettronica, Francesco Guerri al violoncello, Patrizia Oliva alla voce e Stefano Giust ai tamburi, piatti ed oggetti. L’album è stato registrato all’Area Sismica di Forlì, uno degli spazi più attenti alla sperimentazione e alla musica di ricerca, che nel 2010 aveva già ospitato Paolo Sanna e Elia Casu durante la registrazione del live “Kado” per OnGaku2. Ogni esecuzione del Collettivo di Resistenza Culturale si basa su due partiture grafiche, una scritta da Paolo e l’altra da Elia, nelle quali viene lasciata ai musicisti piena libertà di espressione e di improvvisazione. La musica nasce da poche tracce, attraversa percorsi non definiti a priori ed acquista forma grazie all’incontro/scontro con eventi accidentali. Sperimentare per il Collettivo non significa concettualizzare il suono, ma al contrario, entrare in rapporto empirico con lo strumento e con la materia sonora. L’improvvisazione diviene movimento, gesto. Delle due tracce dell’album, la prima è incentrata sul ritmo mentre la seconda sulle atmosfere, entrambe contaminate da suggestioni free jazz e dal minimalismo. Le composizioni istantanee nascono delle varie sensibilità dei cinque musicisti, ma diventano allo stesso tempo la tessitura di un’unica trama, in cui ogni passaggio individuale è allo stesso tempo derivazione ed evento scatenante. Le partiture usate nelle varie edizioni del CdRC sono sempre le stesse, per cui quel che interessa ai musicisti è scoprire come l’energia prodotta sia in grado di creare nuove dinamiche d’insieme e nuovi meccanismi d’incontro. Proprio per questo, Paolo Sanna e Elia Casu desidererebbero portare questa esperienza in un paese lontano, ad esempio in Giappone o in Brasile per scoprire espressioni d’incontro ancora nuove. Chissà che una ipotesi cosi suggestiva non riesca a concretizzarsi in una delle prossime edizioni." Felice Marotta, Distorsioni 2013.
"(...) Nel set datato 2011, Sanna e Casu (Ongaku2, percussioni preparate, chitarra elettrica strapazzata/elettronica), in compagnia di Angelo Contini, Silvia Corda e Adriano Orrù, contemplavano una visione espositiva, maggiormente fratturata e ironica. Nel loro dispositivo/ensemble aperto, fissan ora l'attenzione, su dinamiche ad elevato tasso impro/cameristico. Due istantanee (di maggior impeto ritmico la prima, di lunare sottrazione la seconda), registrate dal vivo nel 2012. Partiture grafiche, proposte agli interpreti attuali (il patron setolare Stefano Giust, batteria, piatti e oggetti, Patrizia Oliva, voce/elettronica, Francesco Guerri, violoncello), aperte ad un fitto dialogo di segnali metallici accatastati, fra corde d'archetto sollecitate e tramestio d'oggettistica sballottata. Con la voce moltiplicata dall'elettronica, a soffermarsi su terre dell'est e dell'ovest. Materializzazione empatico/istantanea, di un sentir comune in libero intreccio. Che include eventi accidentali, gesto performativo ed ampi spazi minimali. Il Collettivo Di Resistenza Culturale, scandaglia energiche modalità d'insieme. Sensibilità reattive e non ortodosse in luminosa, reciproca contaminazione." Marco Carcasi, Kathodik 2013.
"(...) Coraggiosamente sperimentali si presentano i lavori del Collettivo di Resistenza Culturale, un gruppo a cinque nato da un'idea dei sardi Elia Casu (chit) e Paolo Sanna (perc): l'idea è di lasciare una libertà direi quasi spietata agli improvvisatori, che si basano solo su qualche suggerimento indicativo: due lunghe suites in cui l'estromissione dalla realtà è un fatto acclarato. Chiunque si può sentire in diritto di parlare con il suo linguaggio. La verità sorprendente è che alla fine sembra si sia raggiunto un livellamento armonico tra suoni di strumenti, voci, oggetti ed aggeggi elettronici." Ettore Garzia, Percorsi Musicali, 2014.
01 _ Time 17:59
02 _ Time 13:02
(C) + (P) 2013