MUSICHE DELLE CIRCOSTANZE
STEFANO GIUST
SOLD OUT
Stefano Giust _ percussioni elettroniche
Tredici brani semi-improvvisati nel 1995, dalle sonorità profonde di vibrafono, xilofono, marimba... eseguiti su pads elettronici, senza effettuare sovraincisioni. Ciascun pezzo é costituito dalla libera reiterazione di sei, massimo otto note: per questo le musiche possono rimandare al minimalismo americano di Steve Reich, Terry Riley... ma anche a certe idee pianistiche di Erik Satie, al quale è dedicato il primo brano e in generale, tutto il disco. Nel marzo 2003 - su proposta di Marcello Magliocchi - queste musiche sono servite quale ambientazione sonora per una installazione dell'artista visivo pugliese Tullio De Gennaro, tenutasi a Monopoli (Bari).
"(...) Musica delle Circostanze mi ricorda una luce ad una certa ora del pomeriggio di tardo settembre. C'è forse una struggenza, come il rumore minimo di briciole di pane su un tavolo di legno. E poi una certa analisi, un osservare come anche le briciole sembrano obbedire ad una matematica infinitesimale ma inesorabile. Bello." G. Mimmo, musicista.
"(...) Una sorta di Steve Reich punk ed incazzato (o febbricitante, meglio)." Marco Pandin, A-rivista anarchica n.266.
01 _ Erik Satie 5:30
02 _ A-marsi 1:39
03 _ Zaum 5:45
04 _ Cuori di vetro rosso 5:38
05 _ Berna 1985 3:18
06 _ L’ironicante #1 0:40
07 _ Sonorità di circostanza 0:14
08 _ Deviazioni non previste 0:34
09 _ Una musica per sdraiarsi 5:19
10 _ La concentrazione sta alla base della creazione 2:37
11 _ La corruzione sta alla base del mondo 2:27
12 _ Ogni cosa conosce solamente il proprio suono 10:03
13 _ Come tango lunatico 1:09
(C) + (P) 1995
SOLD OUT
Stefano Giust _ electronic percussion pads
Improvised and composed minimal solo music. All the music was played with electronic percussion pads with samplings of xylophone, marimba... no overdubs. Recorded in autumn 1995.
"(...) Musica delle Circostanze mi ricorda una luce ad una certa ora del pomeriggio di tardo settembre. C'è forse una struggenza, come il rumore minimo di briciole di pane su un tavolo di legno. E poi una certa analisi, un osservare come anche le briciole sembrano obbedire ad una matematica infinitesimale ma inesorabile. Bello." G. Mimmo, musicista.
"(...) Una sorta di Steve Reich punk ed incazzato (o febbricitante, meglio)." Marco Pandin, A-rivista anarchica n.266.
01 _ Erik Satie 5:30
02 _ A-marsi 1:39
03 _ Zaum 5:45
04 _ Cuori di vetro rosso 5:38
05 _ Berna 1985 3:18
06 _ L’ironicante #1 0:40
07 _ Sonorità di circostanza 0:14
08 _ Deviazioni non previste 0:34
09 _ Una musica per sdraiarsi 5:19
10 _ La concentrazione sta alla base della creazione 2:37
11 _ La corruzione sta alla base del mondo 2:27
12 _ Ogni cosa conosce solamente il proprio suono 10:03
13 _ Come tango lunatico 1:09
(C) + (P) 1995